Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 341 visitatori e nessun utente online

foggiaOggi, 10 Ottobre 2014, sono scesi in piazza: 1000 studenti a Foggia, 300 a San Nicandro Garganico, 2000 a Barletta, 1000 ad Andria, 7.000 a Bari, 4.000 a Taranto, 500 ad Altamura, 2000 a Brindisi, 3000 a Lecce.
In tutta la regione abbiamo espresso a gran voce la nostra contrarietà ai provvedimenti di questo Governo: siamo fermamente contrari alla finanziarizzazione delle scuole attraverso i "Social Impact Bond", alla trasformazione delle scuole in aziende, allo sfruttamento mascherato come "apprendistato", ad un'idea di scuola come strumento per insegnare la “flessibilità”. Riteniamo che il processo messo in atto dal Governo Renzi sia un passo indietro storico nel nostro paese: tanto all'interno delle scuole, quanto all'interno del mondo del lavoro si cerca di annullare il piano dei diritti in favore del “merito” con la logica del “lavoro come dovere”.

I cortei in Puglia hanno seguito percorsi congruenti alle rivendicazioni degli studenti, i quali sin dall'inizio dell'anno scuolastico hanno discusso in assemblee e collettivi i contenuti della “buona scuola” riscontrando un provvedimento parallelamente opposto alla loro idea di formazione. In tutte le città tappa comune sono stati gli Uffici Scolastici.
Tra questi, il massimo rappresentante del MIUR in Puglia: l'Ufficio Scolastico Regionale con sede a Bari in Via Castromediano n°123, è stato occupato dagli studenti.
Avevamo richiesto, infatti, un incontro ufficiale al quale tuttavia non abbiamo ricevuto risposta.

Il Governo sta attuando una “consultazione” tramite Rappresentanti di consulta come uno strumento di propaganda, senza ascoltare realmente la voce degli studenti.
“Riteniamo assurda la strumentalizzazione che vien fatta della rappresentanza studentesca, il cui ruolo sarebbe ridotto ad “ambasciatori del governo” invece di essere amplificatori delle istanze studentesche. Sono sei anni che gli studenti rifiutano l'entrata dei privati nelle scuole, rivendicando maggiore potere decisionale e diritti” dichiara Francesca Picci, coordinatrice dell'Unione degli studenti Puglia e prosegue “ dalle piazze di oggi è emersa la volontà di costruire una vera informazione all'interno delle scuole, non vogliamo subire una finta consultazione, ma vogliamo decidere! E' per questo che non ci fermeremo, metteremo in atto percorsi di partecipazione reali in cui poterci esprimere.
Ci mobiliteremo nei luoghi della formazione dal 20 al 25 Ottobre in tutte le forme e le modalità che conosciamo.”