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Politica

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sindacoDopo dieci anni abbiamo la necessità di voltare pagina e lo faremo nel segno dell'agire. Agire è più di una semplice reazione agli eventi; è un atto di volontà, di determinazione e di coraggio. È il motore che ci spinge ad affrontare le sfide, a perseguire i nostri obiettivi e a creare un impatto duraturo sulla realtà che ci circonda. L'agire non è solo un gesto individuale, ma un impegno collettivo. Ogni volta che ci impegniamo a fare la differenza, ci uniamo a una lunga tradizione di attivisti, innovatori e visionari che hanno plasmato il corso della storia. È attraverso l'agire che superiamo le divisioni, costruiamo ponti e ispiriamo gli altri a unirsi alla nostra causa.

Tuttavia, il nostro percorso richiede anche responsabilità. Non dobbiamo solo voltare pagina, perché quando una pagina finisce è normale girarne un'altra, ma abbiamo voglia di riempire queste nuove pagine di contenuti che si trasformeranno in azioni che mirano a migliorare la comunità in cui viviamo tutti noi. Una comunità in cui non ci riconosciamo più, da cui i giovani scappano, in cui non ci sono attrazioni, in cui non c'è sviluppo, in cui le famiglie non hanno servizi e quelli che ci sono, di fatto sono inefficienti. Dobbiamo riavvicinare i cittadini alla città, renderli protagonisti di tutto ciò che di bello si può fare. Dopo un lungo lasso di tempo in cui i sanseveresi hanno dovuto subire una politica miope, autoreferenziale e finalizzata più all'apparire è giunto il momento di guardare verso nuovi e più luminosi orizzonti.

Anna Paola GIULIANI candidata a Sindaco di San Severo

 

 

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logoPDLibero Celestino Capolongo, libero di dimettersi da Consigliere Comunale

Questa mattina Celestino Capolongo, a cui il giudice ha revocato gli arresti domiciliari e tutte le misure cautelari nell’ambito dell’inchiesta Farmghosters, ha rassegnato le proprie dimissioni da Consigliere Comunale di Cerignola, eletto nel PD.
Il Segretario del Partito Democratico Daniele Dalessandro ha condiviso con Capolongo, tornato in libertà, l’opportunità di dimettersi. Dalessandro ha anche sospeso Capolongo quale tesserato del Partito Democratico.
“Sebbene l’inchiesta Farmghosters non abbia nulla a che fare con l’attività politica e amministrativa - commenta Dalessandro - ho condiviso con Capolongo l’opportunità delle dimissioni per tutelare il buon nome dell’Istituzione Comunale, del Partito Democratico e dello stesso Capolongo. Ho provveduto anche a sospenderlo dal PD come tesserato, in attesa che la questione venga chiarita”.
“La scelta ha, ovviamente, anche ragioni personali per Capolongo e cioè quella di affrontare l’eventuale percorso giudiziario con serenità e pervicacia, libero dalle responsabilità amministrative, al fine di dimostrare la sua totale innocenza ed estraneità ai fatti. Allo stato Capolongo risulta oggetto di attività investigativa, al termine delle quali sapremo se verrà rinviato a giudizio o se, ce lo auguriamo, la sua posizione verrà archiviata. Ciononostante Capolongo si è dimesso e, comunque vadano le cose, non sarà più consigliere comunale della nostra città”.
“Esprimo apprezzamento – ha concluso Dalessandro – per tutte quelle persone e quelle forze politiche, di maggioranza e di opposizione, che hanno commentato e trattato la questione con rispetto, consapevoli dell’estraneità della vicenda alla politica e all’amministrazione, che legittimamente hanno anche chiesto le dimissioni a tutela dell’immagine dell’Istituzione Comunale ma che - al contempo - hanno compreso la grevità di un eventuale procedimento a carico di una persona incensurata, in pensione, conosciuta in città come disponibile e al servizio degli altri. Se Capolongo ha sbagliato pagherà, secondo Legge e secondo la Magistratura a cui va sempre la nostra gratitudine e la nostra incondizionata fiducia per il lavoro svolto. Ai pochissimi sciacalli, giudicati sciolti per mafia dal Presidente della Repubblica Mattarella, che invece di tacere per la vergogna collettiva a cui hanno sottoposto il buon nome di Cerignola, oggi parlano di legalità e speculano su questa storia, addirittura sostenendo che la condotta di Capolongo abbia portato voti di dubbia provenienza al PD, va semplicemente ricordato che le persone coinvolte nell’inchiesta sono stranieri senza diritto di voto”.

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Il Pd di Cerignola: “La stessa destra con una mano chiede lo scioglimento del Comune di Bari e con l’altra nomina Carlo Dercole, sciolto per mafia, segretario cittadino di Forza Italia”

È di questi giorni la notizia della nomina della commissione di accesso agli atti per verificare eventuali infiltrazioni mafiose all’interno dell’amministrazione comunale di Bari, presieduta da Antonio Decaro, che dell’antimafia, dell’impegno quotidiano a combattere i clan del territorio, ne ha fatto una scelta di vita, rinunciando alla sua libertà, vivendo sotto scorta.

Una commissione invocata a gran voce da quegli stessi dirigenti della destra pugliese che cercavano accordi politici con il famoso avvocato Olivieri, al centro dell’inchiesta barese; quegli stessi dirigenti di destra che oggi siedono nella Commissione Antimafia, quegli stessi dirigenti che hanno poi effettivamente candidato nel centrodestra la moglie di Olivieri, consigliera comunale ora indagata nell’inchiesta che ha travolto più di 150 persone;

Stiamo parlando di Mauro D’Attis, attuale vicepresidente della commissione antimafia e segretario regionale di Forza Italia.

Si tratta, quindi, dello stesso Mauro D’Attis che con la mano destra chiede lo scioglimento del Comune di Bari e con la mano sinistra, dall’oggi al domani, senza un congresso e senza discussione con gli iscritti, nomina Carlo Dercole segretario cittadino di Forza Italia: ex assessore allo Sport della giunta Metta e suo genero, il cui nome è scritto nel decreto di scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Cerignola, firmato dal Presidente della Repubblica.

Ecco la destra. Ecco la destra autoritaria che, sconfitta alle elezioni, tanto a Bari come a Cerignola, fa un uso politico di uno strumento normativo fondamentale per la lotta alla criminalità organizzata, importante e delicato come quello della procedura per lo scioglimento dei Comuni per infiltrazioni mafiose.
Superando le regole e le procedure: basti pensare che la Commissione di Accesso agli atti a Bari non è stata chiesta dalla Prefettura di concerto con la Procura, ma è stata inviata direttamente dal Ministero degli Interni su richiesta di qualche parlamentare di destra.
Se non è questo un atteggiamento autoritario, ci spieghi il buon senso cosa è.

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comuneapricena1Apricena è la comunità a cui appartengo e in cui è radicata la storia mia e della mia famiglia.
Qui ho sperimentato quanto possa essere gratificante ed entusiasmante darsi da fare per contribuire a migliorare la vita di chi ti sta accanto, rendere più gioiosi i momenti di convivialità sociale o raggiungere insieme un traguardo sportivo.
Qui ho lavorato alla costruzione dell’impresa creata anche per offrire opportunità di lavoro a chi le aveva perse o non ne aveva avute.
Da qui sono partito per affrontare le sfide che la vita mi ha posto davanti, facendo di me quel che sono.

Apricena è un buon paese.
È abitato da gente laboriosa, che siano lavoratori o imprenditori, e da ragazze e ragazzi che s’impegnano per migliorare sé stessi e la comunità in cui vivono.
Le cave di pietra e i campi coltivati rendono evidente il buon lavoro svolto nei secoli per trasformare preziose risorse in occasioni di lavoro e sviluppo, benessere e bellezza.
Siamo eredi di tradizioni che affondano le loro origini nei millenni alle nostre spalle e siamo stati eletti a custodi di patrimoni culturali, materiali e immateriali, il cui valore non è misurabile solo con il denaro.

Apricena ha diritto ad un buon governo.
Siamo chiamati, tutti noi, a confrontarci con temi politici, sociali, economici, culturali epocali. Sfide che non possono essere affrontate isolando la nostra comunità dal resto della Capitanata, della Puglia e dell’Italia.
La carenza di lavoro è una delle cause che produce l’emigrazione dei più giovani, spesso i più formati e più competenti, che ci impoverisce culturalmente ed economicamente; l’aumento dell’età media ci impone di ripensare le politiche sociali comunali e i servizi dedicati all’assistenza e la cura.
È arrivato il momento di confrontarsi con la sostenibilità ambientale e sociale del nostro modo di produrre e lavorare, con l’indispensabile transizione ecologica per cogliere le opportunità che saranno generate.
Occorre strutturare servizi pubblici locali efficienti, economicamente sostenibili per i cittadini, e garantiti in tutte le zone del paese, per ridurre le marginalità e le disuguaglianze economiche e sociali.

Apricena richiede l’impegno delle donne e degli uomini di buona volontà.
La nostra comunità in questa fase ha bisogno di impegno condiviso, partecipazione attiva, confronto costruttivo. Le contrapposizioni ideologiche sganciate da contenuti reali e le alleanze familistiche sono state, sono e saranno un danno per Apricena.
Mettiamo insieme storie diverse, cerchiamo le ragioni che ci uniscono, ascoltiamo le voci degli altri e impegniamoci per il nostro buon paese.

Apricena merita un buon sindaco!

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comune foggia 01Ho comunicato, per le vie brevi, alla Presidente del Consiglio comunale e alla Sindaca, che nella prima seduta utile del Consiglio comunale formalizzerò, ai sensi dell'articolo 5 comma 5 del Regolamento,
il distacco dal Gruppo in cui sono stato eletto e la mia dichiarazione di indipendenza.
In occasione delle elezioni comunali del 22 e 23 ottobre dello scorso anno, ho aderito con passione e fiducia al movimento e alla lista "Popolari per Foggia" da esso ispirata.
Mantengo i miei principi e i miei ideali come faro di orientamento nella mia pratica politica, fortemente radicata nel sociale e sempre attenta ai bisogni che si agitano nella comunità cittadina.
Tuttavia, verificata l'assoluta impraticabilità politica e personale in un movimento sempre più caratterizzato da una concezione proprietaria e personale - tutta concentrata sull'accaparramento di
fette di potere e assai poco attenta ai bisogni dei ceti sociali più poveri e emarginati - ho deciso di lasciare un movimento nel quale è sparita ogni forma e traccia di democrazia e di rispetto civile e personale,
con spinte del tutto lontane dai miei convincimenti democratici.
Una decisione serena, la mia, malgrado le sofferenze provocate a me e alle persone a me vicine da azioni di natura intimidatoria, da offese e perfino dalla diffusione di inesistenti legami di parentela.
A far data dal prossimo Consiglio Comunale, quindi, dichiarerò in aula tali convincimenti e mi dichiarerò indipendente, ma saldamente organico all'interno di una maggioranza nella quale
continuo a riconoscermi e a sostegno della Sindaca Episcopo, con la quale condivido linee politiche di mandato e indirizzi amministrativi.
Il mio impegno con i cittadini foggiani viene e resta prima di tutto e, per onorarlo al meglio, è bene cominciare a respirare aria nuova.

Il Consigliere Comunale Benedetto Buenza

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