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Politica

attivisti5stelleIl 4 dicembre 2016 ci sarà il Referendum confermativo Costituzionale, dove saremo chiamati ad esprimerci sul progetto di Riforma Costituzionale Boschi.
Fervono i preparativi per allestire al meglio la macchina organizzativa come per l’Ufficio elettorale che sta disponendo una campagna informativa per rinnovare la tessera elettorale, qualora fossero finiti gli spazi per votare.
A breve si riunirà anche la Commissione Elettorale Centrale che deciderà per la nomina dei 462 scrutatori necessari per le operazioni di voto, più un congruo numero di “sostituti” che l’ultima volta ad Aprile 2016 fu di 135 unità.
Anche questa volta come AttiVisti foggiani, abbiamo voluto riproporre alla CEC e al Sindaco, tramite pec la proposta di sorteggio degli scrutatori nella quota dei ⅔ necessari tra disoccupati, inoccupati e studenti iscritti all’albo e il restante ⅓ scelto sempre tra quelli iscritti all’albo, sorteggiandoli liberamente.
Alla nostra proposta inviata tramite pec, a più riprese, il 10 marzo, il 7/10/23 maggio e poi il 6 settembre 2016 non vi è stata data nessuna risposta né dal Sindaco (presidente della CEC) né dai membri della CEC.
Ricordiamo che tale proposta venne già inoltrata sia nel 2014 per le amministrative con la Giunta Mongelli , nel 2015 per le regionali e nel 2016 per il referendum abrogativo sulle trivelle, entrambe le volte con la Giunta Landella .
Tutto ciò per dimostrare che seppur con Giunte e Consigli di differente espressione politica, le legittime istanze dei cittadini per il sorteggio, sono sempre state messe da parte a favore della designazione degli scrutatori come prerogativa e atto meramente discrezionale dei consiglieri stessi.
“E’ la Legge che lo prevede e che ce lo permette” è la risposta ricorrente che abbiamo avuto in questi mesi dai consiglieri che si trincerano dietro i dettami normativi della legge 95/1989 modificata dalla 270/2005 che ha reintrodotto la designazione degli scrutatori.
Ma dimenticano i cari consiglieri che la Legge non prescrive l’obbligatorietà della “designazione” come metodo di scelta per gli scrutatori, permettendo anche di propendere per altre metodologie come quella del sorteggio.
Infatti molte realtà in provincia di Foggia come Lucera, Cerignola, San Severo etc..hanno scelto il sorteggio come modello di scelta durante il Referendum abrogativo per le trivelle.
Tutto questo per attestare che cambiare si può, basta solo la volontà politica e la considerazione da parte dei Consiglieri che l’equità , la trasparenza e la giustizia sociale, non sono solo concetti da usare nelle loro interviste o comizi, ma che possono e devono avere un reale riscontro negli atti e decisioni che adottano.
Per l’ennesima volta questa Amministrazione non ha voluto sentire e prendere in considerazione la proposta dei Cittadini.
E come si dice “non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire”.

AttiVisti foggiani