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Politica


comunetroiaIl sindaco Leonardo Cavalieri fa quadrato attorno all’eliminazione dell’automedica, in vista dell’incontro che si terrà in Regione Puglia il prossimo 29 dicembre.

Da Orsara di Puglia a Foggia ci vogliono almeno 40 minuti di auto. Da Castelluccio Valmaggiore 45 minuti circa. Da Celle di San Vito e Faeto si impiega poco meno di un’ora. Sempre che le strade permettano, viste le condizioni precarie in cui versano da anni, e sempre che il cattivo tempo non ci metta del proprio.
Minuti che diventano un tempo infinito, quando a dover coprire tali distanza è un paziente colpito da malore: 5 minuti di arresto cardiocircolatorio, ad esempio, sono sufficienti per provocare danni irreversibili ad un paziente non stabilizzato.
Questo il motivo per cui il sindaco di Troia, Leonardo Cavalieri, torna ancora una volta a sottolineare la decisione per cui dal prossimo anno sarà eliminato il servizio di automedica dalla cittadina dei Monti Dauni, cuore e raccordo fondamentale per gli abitanti dei paesi immediatamente limitrofi che da essa potrebbero trarre giovamento e vantaggi.
“Non si tratta di cieco campanilismo” spiega Cavalieri, “ma di un ragionamento fatto in ottica del bene comune e della salvaguardia al diritto fondamentale alla salute della popolazione di tutto il circondario, oltre che di Troia. Riuscire a conservare il servizio di automedica a Troia permetterebbe una gestione del rischio indubbiamente mitigata da distanze minori. Stabilizzare un malato in loco e poi trasportarlo al Pronto Soccorso del Riuniti di Foggia è fondamentale. Pensare di dover attendere un’eternità affinché un paziente non stabilizzato raggiunga gli ospedali foggiani è un pericolo concreto che non posso permettere si rifletta sulla popolazione. Per questo chiedo che la Regione Puglia torni a considerare la propria scelta, in vista dell’incontro che si terrà a Bari il prossimo 29 dicembre. Sono certo che si possa tornare a lavorare per il bene di un territorio tanto vasto e dimenticato come il nostro Subappennino Dauno”.
La scelta di cancellare il servizio da Troia rientra nelle linee di “Riorganizzazione della Rete dell’Emergenza-Urgenza della Regione Puglia”, una ottimizzazione presunta che non tiene conto dei costi in vite umane sottesi ad una simile scelta, che mette ancora una volta in ginocchio il territorio, anche in vista dell’eliminazione delle stesse ad Ascoli Satriano e Volturino.
“Il taglio è stato perpetrato solo perché molto probabilmente chi doveva rappresentare la provincia di Foggia, non aveva cognizione del territorio, per cui ha accettato, e non voglio pensare che costui abbia addirittura proposto lui stesso, questo mostro” così riferisce il dottor Francesco Marino, Segretario Nazionale della FIMMG (Federazione Nazionale Medici di Medicina Generale) Settore Emergenza Territoriale, continuando “Non si riesce a percepire la ragione, visto che assolutamente non è un problema di costi, considerato che nell’intera Regione Puglia ci sarà un incremento di oltre 100 medici. Il sistema dell’emergenza purtroppo non si costruisce che dei numeri scaturiti da aride formulette matematiche, ancorché gli stessi estensori di queste formulette abbiano previsto di adeguarle alle situazioni locali, ma tenendo conto dei tempi di intervento di un’assistenza adeguata che deve assolutamente essere portata entro 8 minuti nei territori urbani e 20 minuti in quelli extraurbani.”
L’assistenza è un servizio cui tutti hanno diritto, a maggior ragione se si tratta di servizi di emergenza in territori particolarmente disagiati. L’automedica in particolare risulta fondamentale per quegli interventi la cui programmabilità o prevedibilità dei rischi è di impossibile pianificazione. Un solo infermiere a bordo è evidente non possa garantire i profili di sicurezza necessari per un servizio di importanza vitale.


Domenico De Felice
Ufficio Stampa Comune di Troia