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Politica


comunetroiaSi è riunito presso gli uffici Regionali di via delle Magnolie in Modugno, lo scorso 4 febbraio, un tavolo tecnico regionale ad hoc per la programmazione e l’attuazione delle misure necessarie alla bonifica e messa in sicurezza della discarica di Giardinetto.

“L’incontro del 4 febbraio è l’ulteriore prova tangibile che stiamo facendo di tutto per risolvere una volta per tutte una questione che va avanti da quasi venti anni”, queste le parole del sindaco di Troia, Leonardo Cavalieri, all’indomani del Tavolo tecnico convocato dalla Regione Puglia (prot. 783 del 27 gennaio 2016), alla presenza dell'ing. Giovanni Scannicchio e della dottoressa Rosa Marrone, cui hanno partecipato oltre al Comune di Troia (rappresentato dall’Assessore all’ambiente, Antonella Capozzo, dal Consigliere Angelo Moffa e dall'Ing. Ciro Gaudiano), la Provincia di Foggia con l’Assessore Antonio Tutolo ed il Dirigente Arch. Stefano Biscotti, l'ARPA DAP Foggia con l’ing. Antonio Fascia.
Nel corso della riunione, è stato esaminato il piano di caratterizzazione approvato dalla Regione Puglia nel 2009 e le relazioni prodotte nell'ambito dell'ultimo processo dal dott. Scapicchio (consulente del P.M.) e dal prof. Salvatore Masi (Consulente Tecnico d'Ufficio nominato dal Giudice).
A termine della seduta, il Comune di Troia si è reso disponibile all'attuazione immediata del Piano di Caratterizzazione mentre la Provincia di Foggia ha manifestato il proprio impegno per la copertura delle spese necessarie.
“Un piano di caratterizzazione che risale al 2009, ben 7 anni fa, che se fosse stato eseguito dalla IAO a tempo debito avrebbe permesso oggi l’immediata bonifica e messa in sicurezza del sito. Ci facciamo oggi carico di tale responsabilità grazie all’intervento e alla disponibilità di Regione Puglia, Provincia di Foggia ed ARPA. È sicuramente il primo e fondamentale passo per la soluzione del problema, frutto della auspicata collaborazione tra enti, unica strada percorribile per venire fuori dalle sabbie mobili del tempo in cui l’ex sito industriale della IAO rischiava nuovamente di finire”.