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Politica

comune foggia 01Nella 2 giorni di consigli comunali, il quadro desolante sotto gli occhi di tutti è una “natura morta” della politica: giovedì mattina un consiglio “sciolto” per mancanza di numero legale, venerdì mattina un consiglio mai iniziato per mancanza dei consiglieri e venerdì pomeriggio un consiglio surreale senza il sindaco che lascia vuoto, provocatoriamente, il suo scranno, dopo averci abituato ai “vuoti” dell’azione amministrativa, ai “vuoti” del programma elettorale che è naufragato nelle beghe di partito e ai “vuoti” nella gestione dei bilanci comunali oltre
che nelle partecipate come Ataf.
Quello che emerge dai comunicati istituzionali e che preme al sindaco e alla sua maggioranza è superare solamente lo “scoglio” dell’assestamento di bilancio e del completamento della debitoria della municipalizzata Ataf del 2014.
In questi giorni gli echi dei contrasti in consiglio ci consegnano una maggioranza impegnata più sui fronti della “guerra delle poltrone” assessorili e delle partecipate che sulla valutazione e discussione di delibere (come la delibera G.C. n 89 sull’allungamento della sosta tariffaria) o sul documento strategico del Piano del Commercio.
Infatti il famoso documento sul Piano del Commercio e sulle nuove aree mercatali licenziato dalla giunta in data 15 luglio 2016 era pronto per essere discusso nel consiglio di venerdì 29 luglio alle 9.30, ma è stato rimandato a settembre per la mancanza dei consiglieri di maggioranza che invece di discutere di legalità, nuovo piano del commercio e sistemazione delle aree mercatali preferivano giocare una loro personale “partita a scacchi” con il sindaco per tentare di ottenere più promesse e premialità in termini di potere possibili.
Di fronte a questi giochi di potere e scontri tra partiti per mantenere le loro rendite di potere immutate nel tempo AttiVisti foggiani chiede per l’ennesima volta ai consiglieri di maggioranza e di opposizione di staccare la spina a questa consiliatura e porre fine a questa esperienza politica, anteponendo gli interessi di una comunità intera in cerca di risposte che questa amministrazione non ha saputo dare.
Chiediamo perché il nostro comune non abbia ancora un contratto definitivo con Amiu, quanto ci costerà portare il nostro umido a Padova questa estate, perchè il piano di raccolta porta porta sperimentale non decolla e perchè non si pensa a una progettazione di ampio respiro per portare la raccolta differenziata a livelli di città all’avanguardia come Parma.
Sono tanti gli interrogativi a cui questa amministrazione non fornisce risposte, e la discontinuità tra destra e sinistra rimane una bandierina da sventolare dal sindaco per mascherare i vuoti della sua gestione.