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vetreriasangalliLA CRISI COLPISCE ANCHE IL GRUPPO SANGALLI, GLI IMPIANTI DELLA SANGALLI VETRO MANFREDONIA SpA SI FERMANO


Si è tenuto nella serata di ieri 28/10/2014, l’incontro tra la RSU di stabilimento assistita dal Sindacato Provinciale e la proprietà del gruppo Sangalli, la partecipazione di Giorgio Sangalli all’incontro è il segno più tangibile di quanto sia delicata la partita in questione.
L’Azienda nelle tre ore di incontro ha snocciolato i dati della crisi e le pesanti perdite accumulate fino ad oggi, anticipando le proiezioni del piano industriale che dovrà essere approvato dalle banche per poter finanziare l’intera operazione.
Il piano prevede la fermata dell’ impianto Float a partire dal 29 di novembre con un raffreddamento dello stesso che durerà circa una ventina di giorni, per poi arrivare allo spegnimento del Forno prima delle festività natalizie. A forno spento, l’azienda nei mesi successivi intenderebbe spostare l’impianto del Magnetronico da Macchia a San Giorgio di Nogaro, per produrre più vicino ai mercati di sbocco del nord Europa, abbattendo i costi di trasporto. Questa operazione evidenzierebbe anche una quarantina di esuberi tra le maestranze.
Il Sindacato in termini unitari ha rigettato qualsiasi ipotesi di delocalizzazione degli impianti, ricordando alla proprietà i sacrifici fatti anche in termini economici nel dare il proprio contributo al mantenimento di questi stabilimenti. Durante la discussione è venuta fuori nella sua gravità, l’ incertezza di tutta l’operazione secondo la visione Sindacale, mentre sappiamo quando si fermeranno gli impianti, non sappiamo quando e se verranno riavviati, visto che al momento l’Azienda ha chiesto 12 mesi di CIGS per crisi di mercato, alla Regione Puglia la richiesta della Valutazione di Impatto Ambientale per il rifacimento del forno non è ancora autorizzata e di conseguenza anche il contributo dello Stato per il rifacimento del forno è ancora non esigibile. Il gruppo Sangalli tra il 2012 e il 2014 si è fortemente indebolito economicamente e potrebbe decidere di concentrare le produzioni completamente al Nord chiudendo tutto lo stabilimento di Macchia una volta finito il primo anno di CIGS.
Le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito con forza che vi è un bisogno inderogabile di avviare un percorso che veda coinvolte le Istituzioni Locali, Regionali e Nazionali, attraverso l’apertura di un tavolo presso l’unità di crisi del Ministero dello Sviluppo Economico. A tale proposito, il Sindacato ha deciso di convocare un assemblea dalle ore 14 alle ore 16 del giorno LUNEDI 3 NOVEMBRE prossimo, per informare in maniera più dettagliata i lavoratori di tutto il gruppo e decidere le iniziative da intraprendere.

Macchia 28/10/2014

Le RSU di Fabbrica

FILCTEM CGIL BAT/FOGGIA FEMCA CISL FOGGIA UILTEC UIL BAT/FOGGIA

COMUNICATO STAMPA