Monumenti di Accadia
I luoghi d'interesse culturale sono quelli legati alla natura, alla storia ed al culto, fra questi vi sono il Bosco Paduli e Pietra di Punta. Interessanti sono i luoghi legati alla storia del paese, Rione Fossi, primitiva sede del comune, che, sebbene ancora in fase di restauro, rappresenta il luogo di maggior interesse turistico e fa da scenografia naturale a vari eventi culturali e musicali.
I luoghi di maggior interesse sono:
Piazza dell'Orologio con la Torre dell'Orologio
La piazza prende il nome dalla torre dell'Orologio inaugurata nel 1883 e restaurata in seguito al terremoto del 1930. Sulla torre ci sono apposti due pannelli che rappresentano l'assedio aragonese di Accadia nel 1462 e l'epigrafe dell'umanista Giovanni Pontano che recita: «Aquadiam fortem cepit rex fortior urbem andegavos pellens viribus eximiis». Nella piazza c'è anche la fontana monumentale a forma di tempietto in stile neoclassico e realizzata con pietre locali. La fontana fu eretta sotto Ferdinando II di Borbone nel 1836, come riporta l’epigrafe sul frontone, in ricordo dell'acqua portata dal locale acquedotto. Nel 1987 sotto il portico furono inseriti due pannelli di bronzo in memoria dell'assedio aragonese del 1462. Tra i due pannelli apposti sulla fontana è riprodotto l’antico simbolo di Accadia con la data del 1701. Quattro colonne circolari sostengono il tetto a doppio spiovente e all'interno vi sono tre fontanelle in pietra distanti tra loro circa due metri, mentre al lato vi è una piccola vasca che serviva come abbeveratoio. Ai lati troviamo grandi catene, che oggi sono solo elementi ornamentali, ma che una volta servivano a poggiare i barili riempiti d’acqua. Dalla piazza dell'orologio si può ammirare il borgo antico di Accadia, denominato Rione Fossi, e il suo ingresso monumentale, definito Arco di Porta di Capo. Da questo ingresso le milizie del re Ferrante I, forti delle artigliere, irruppero nella rocca assediandola.
Piazza Matteotti e Piazza San Luigi
Piazza Giacomo Matteotti molti anni fa ospitava un convento ormai scomparso chiamato " Largo Sant'Antonio". Oggi la piazza, dalla quale si può ammirare Monte Serbarolo e il variegato paesaggio del Subappennino Dauno, rappresenta il principale luogo di ritrovo per la popolazione, insieme al Rione Fossi, delle manifestazioni e teatri che si tengono nel comune. Nella piazza c'è il monumento ai caduti di tutte le guerre realizzato nel 1971 con il contributo del comune e dei cittadini. Salendo dal Rione Fossi verso il piano della collina, si trova piazza San Luigi, detta popolarmente lu murt' cill, chiamata così perché c'è la chiesa di San Luigi.