Siti archeologici di Accadia
Rione Fossi
Il Rione Fossi rappresenta una parte di storia per il comune di Accadia. L'antico borgo è sede del più antico insediamento urbano del comune, conservando una preziosa testimonianza architettonica e storica di un'antica civiltà contadina. In seguito al terremoto del 1930 il borgo fu abbandonato e oggi è completamente disabitato. Nell'antichità era considerato luogo di culto, poiché sorgevano templi, cenobi pagani e dimore sacerdotali. In epoca medievale e durante il periodo normanno-svevo-angioino-aragonese, il luogo era una munitissima piazzaforte, che sfruttava le fortificazioni messe a difesa dei templi classici, con all'interno i loro tesori. L’antica denominazione “ Fossa dei Greci ” è dovuta al fraintendimento e adattamento della denominazione greco-latina che era " Fossa Agroecorum " tradotta come “ Fosse degli orfici ” (asociali, perché gli orfici erano eremiti). All'interno del borgo ci sono case con stradine selciate e vicoli tortuosi, che danno una caratteristica forma a chiocciola. Attorno vi è la chiesa matrice dei Santi Pietro e Paolo, risalente all'epoca bizantina. All'interno del borgo ci sono ancora i resti del palazzo ducale. Al fianco dell'antico Arco di Porta di Capo, che era un tempo la porta d'accesso al borgo, vi è una piazzetta chiamata Ranuccio Zannella, eroico difensore di Accadia durante l'assedio del 1462.
Taverna romana
A 2 km da Accadia, in contrada Rotato, sulla strada per Foggia, vi sono i resti di una Taverna Romana, dove i viaggiatori sostavano per foraggiare gli animali. Fu fatta costruire sotto l'ordine dell'imperatore Massimiano e rifatta da Massenzio. Vicino alla contrada passava la via Herculeia, strada di raccordo tra l'Appia e la Traiana, che partiva dalle cave di San Liberatore, tra Greci e Ariano Irpino, attraversava Accadia proseguendo fino all'attuale Potenza.
Cultura di Accadia
Biblioteche
La Biblioteca comunale istituita nel 1967 è funzionante dal 1970 . Dal 2000, è stata collocata nel settecentesco Palazzo Vassalli, situato in prossimità del Rione Fossi. Il Museo civico di Accadia, inaugurato il 14 agosto 1999, ha sede nei pressi della Torre dell'Orologio. Al suo interno vi sono quattro sale e uno scantinato. Contiene sezioni di antichità, età medievale, età moderna, civiltà contadine e artigiana. La prima sala è destinata all'antichità classica. La seconda sala,è destinata a convegni, conferenze e altre attività culturali. La terza sala ha una destinazione mista: con reperti classici e pezzi di arte moderna o rappresentativi delle tre preminenti attività artigiane (calzolaio, falegname e fabbro). Lo scantinato si presta all'esposizione di testimonianze della civiltà contadina e artigiana.
Cucina
La tradizione culinaria di Accadia propone i piatti tipici della cucina contadina con ingredienti e condimenti di origine locale, come l'olio d'oliva proveniente dai numerosi frantoi della zona. Tutti i piatti sono accompagnati da vini locali, in particolare quello di Rochiano.
Primi piatti:
laghn' e fasul' (tagliolini con fagioli) tipici della festa di San Sebastiano, pizzott' e tall' (rombi di pasta a mano con talli di zucca, gnoct' e acc' (gnocchi e sedano), gnoct' a ott' descta c' la mullica fritta (gnocchi cavati con otto dita con mollica fritta).
Secondi piatti e contorni:
ciambotta (misto di melanzane, patate, peperoni, zucchine, pomodori e cipolle), patat' a' la munacennia (patate lesse condite con olio, aglio e peperoncino).
A Pasqua: Lu cas' e ova (formaggio, uova, agnello, cotto in forno)
Dolci:
pastarell', tarall', scallatill' ;
A Natale: Susumill' , crspell' e piccilatill' ;
A Pasqua: squarcelle e pizz'calzon' .