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Lu monache rinde a lu liette

Da Febbraio 02, 2019 20:30 fino a quando Febbraio 02, 2019 23:30
a Foggia
Postato da Antonio
Categorie: Teatro
Visite: 199

Lu monache rinde a lu liette: al Teatro Regio di Capitanata di Foggia il 2 e 3 febbraio la commedia della Compagnia Teatrale Santagatese.

Quarant’anni di attività per la Compagnia Teatrale Santagatese, che il sodalizio animato da Lidia Delle Noci festeggerà con il pubblico del Teatro Regio di Capitanata - in via Guglielmi, 8a (c/o Chiesa Madonna del Rosario) -, portando in scena sabato 2 e domenica 3 febbraio, nell’ambito della 18a stagione teatrale Enarché, la commedia in dialetto santagatese Lu moneche rinde a lu liette.
La trama. L’opera, liberamente tratta da una delle più belle pièce di Eduardo Scarpetta, è tutta ambientata negli anni ’50 a Sant’Agata di Puglia e del centro subappenninico rispecchia volti, persone e situazioni reali dell’epoca. Protagonista della storia è una coppia di neosposi, Giovanni Frascone e Filomena Piritiello, (Ortenzio Mocciola e Maria De Leo) che, a seguito di continui litigi, decide di separarsi. Nella vicenda sono coinvolti anche i loro camerieri, Michele Chiappetta e Angiulina Carestia, interpretati da Michele Ciciretti e Michela Maruotti, e soprattutto il malcapitato Gaetano Papocchia, uomo ambiguo e dal carattere singolare, interpretato da Gerardo Lionetti. Tra situazioni esilaranti e il divertente incalzare della trama, si crea un vortice inarrestabile, che catalizzerà il pubblico in una spirale di trovate e perfetti incroci tra i personaggi fino all’epilogo, in un crescendo di travolgente comicità.

La Compagnia Teatrale Santagatese - racconta Lidia Delle Noci, che della commedia firma l’adattamento e la regia - attraverso le sue opere, dialettali e no, è uno dei custodi di maggior spicco della memoria storica del paese. Le storie raccontate prendono, di volta in volta, forma e corpo a misura e dimensione del luogo, sia che vivano nelle trasonne, in piazza, nei palazzi gentilizi o nelle case contadine. In termini teatrali quindi, il dialetto diventa difensore prezioso delle tradizioni e delle comuni radici. Un bene comune da tutelare e perpetuare, come parte fondamentale del patrimonio storico e culturale del nostro territorio.
Di storia in storia sono trascorsi dunque più di quarant’anni, molti se si parla di un’associazione di un piccolo paese: un traguardo insperato. Il motivo di tanta longevità sulle scene è dato dalla comune passione per l’arte teatrale e l’amicizia. Un collante che è stato più forte del tempo e ha portato i nuovi e gli “ex ragazzi” a crederci fino in fondo, senza mai sentirsi “arrivati” anzi, con la voglia di cimentarsi ogni volta in esperienze diverse, confrontandosi anche con altre realtà e uscire così, dai propri confini fisici e mentali.

Ricordo che sabato 2 e domenica 3 febbraio, prima della messinscena, saliranno sul palcoscenico del Teatro Regio di Capitanata i rappresentanti dell’associazione di volontariato Vita (ANPAS), che illustreranno al pubblico i loro progetti e le loro attività. L’iniziativa rientra nel progetto Teatro Solidale, che la Compagnia Enarché presieduta da Carlo Bonfitto porta vanti da diversi anni, ospitando in teatro alcune realtà e associazioni di volontariato della Capitanata.


18a Stagione Teatrale 2018/19
Lu moneche rinde a lu liette
Commedia brillante in due tempi in vernacolo santagatese liberamente tratta da un’opera di E. Scarpetta
Adattamento e regia di Lidia Delle Noci
Con: Michela Maruotti, Michela Ciciretti, Ortenzio Mocciola, Maria De Leo, Gerardo Lionetti.
Scenografia: Maria Grazia de Rosa; audio e luci: Andrea Longone; costumi: Sartoria Shangrillà; fotografie: Alessandro Forcelli.
Sabato 2 e domenica 3 febbraio 2019
Porta: ore 20.30; inizio spettacolo: ore 21.00
Foggia, Teatro Regio di Capitanata – via Guglielmi, 8a (c/o Chiesa Madonna del Rosario)


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