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uniIl co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni giovedì incontrerà gli studenti del corso di laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari.
Appuntamento il 14 febbraio nell’aula magna dell’Ateneo (in via Caggese), l’evento aperto anche agli studenti delle superiori. Autentico boom di prenotazioni per ascoltare lo scienziato ligure: le oltre 1200 richieste di partecipazione hanno costretto l’Università di Foggia a trasformare la Lectio in giornata di Orientamento.

L’ospite delle Giornate scientifiche che ogni anno il corso di laurea in “Scienze e Tecnologie Biomolecolari” accoglie a beneficio dei suoi studenti e degli alunni delle quinte classi delle scuole superiori della città, quest’anno sarà un ospite di prestigio e profilo scientifico davvero internazionali: ovvero il prof. Michele De Luca, ordinario di Biochimica al Dipartimento di Scienze della vita e direttore del Centro di medicina rigenerativa Stefano Ferrari dell’Università di Modena e Reggio Emilia (https://www.associazionelucacoscioni.it/chi-michele-de-luca/). Il prof. De Luca si occupa da molti anni di cellule staminali epiteliali ed è considerato un punto di riferimento internazionale per la terapia cellulare e per la terapia genica di molte patologie degli epiteli di rivestimento, inoltre qualche anno fa è anche diventato co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni (https://www.associazionelucacoscioni.it/).
Si chiama Cellule staminali epiteliali in terapia cellulare e genica l’incontro organizzato col prof. Michele De Luca dall’Università di Foggia, in programma giovedì 14 febbraio dalle 9,30 in poi all’aula magna dell’Ateneo (presso il Dipartimento di Economia, in via Romolo Caggese 1 a Foggia), e sarà innanzi tutto una imperdibile occasione per discutere di scienza e antiscienza: uno dei temi più attuali e dibattuti del Paese (per l’occasione il dibattito scientifico sarà moderato dal prof. Aurelio Portincasa, direttore della Clinica universitaria di Chirurgia plastica e ricostruttiva e ordinario di chirurgia plastica all’Università di Foggia). «Si tratta di un’occasione davvero molto importante per l’Università di Foggia ma, più estesamente, per tutta la cittadinanza – argomenta la prof.ssa Claudia Piccoli, ordinaria di Biochimica e coordinatrice scientifica del corso di laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari -, perché il prof. De Luca rappresenta, dal punto di vista scientifico e divulgativo, un vero patrimonio per la comunità accademica italiana e non solo. Sarà ospite dell’Università di Foggia per un’intera giornata, in cui si metterà a disposizione degli studenti del nostro corso di laurea ma anche di quelli delle scuole superiori, dando vita a un momento di confronto assai utile soprattutto per le nuove generazioni. Noi siamo fieri di questo momento e di questa occasione, in un tempo in cui la scienza, la sua utilità e i suoi indiscutibili benefici vengono messi in discussione da teorie che, oltre a non trovare alcun riscontro nella realtà, rappresentano sul piano umano e scientifico un triste ritorno al medioevo».
Il prof. De Luca, poco più di un anno fa, è salito agli onori delle cronache nazionali e internazionali per aver salvato la vita al cosiddetto “bimbo farfalla”. Il riferimento è al piccolo Hassan, bambino siriano che all’epoca dei fatti aveva 7 anni ed era affetto da “epidermolisi bolllosa” causata dal difetto di un gene: l’epidermide, in mancanza di una proteina, non si lega al derma sottostante e la pelle si sfarina, si stacca, si sgretola e cade appunto come ali di farfalla (https://www.repubblica.it/salute/2017/11/08/news/nuova_pelle_con_le_staminali_medici_italiani_salvano_la_vita_a_un_bambino-180577319/). «Nella ricostruzione dell’epidermide con le staminali per gli ustionati, abbiamo ormai trent'anni di esperienza. E anche a distanza di tempo, in genere non ci sono problemi… » ha spiegato il prof. De Luca – che di questa tecnica è il pioniere nel mondo – durante una delle interviste rilasciate in seguito allo straordinario intervento ricostruttivo dell’epidermide compiuto per Hassan. «Prima del bambino avevamo trattato altri due pazienti – ha quindi aggiunto https://www.lastampa.it/2017/11/08/italia/hassan-il-bimbo-farfalla-che-grazie-alle-staminali-tornato-a-vivere-5GnalAoAQmnx0PB1ebUDqN/pagina.html – ma con superfici di epidermide molto ridotte. Gli interventi erano andati bene, ma non avevano inciso molto sulla qualità di vita. Ora siamo pronti per tentare nuove sperimentazioni». Il prof. Michele De Luca è nato a Savona (nel 1956) e si è laureato in Medicina e Chirurgia all’allora Facoltà di Medicina (oggi Dipartimento, NdR) dell’Università di Catania nel 1980. Si è specializzato in Endocrinologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma nel 1984. Tra i molti incarichi scientifici ricoperti, è stato stato direttore del laboratorio di Ingegneria dei tessuti dell’Istituto dermopatico dell’Immacolata di Roma e Visiting scientist al Department of Cell Biology presso la Harvard Medical School di Boston (nel 1985). È membro fondatore della International Ocular Surface Society, nonché autore di oltre 90 articoli pubblicati sulle maggiori riviste scientifiche internazionali tra cui Nature (https://www.nature.com/) e Science (https://www.sciencemag.org/).
Nel corso dell’incontro, prima di ascoltare le esperienze e la testimonianza diretta del prof. De Luca, prenderanno la parola il Rettore dell’Università di Foggia, prof. Maurizio Ricci; il preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Foggia, prof. Gianluigi Vendemiale; e appunto la prof.ssa Claudia Piccoli, coordinatrice scientifica del corso di laurea in “Scienze e Tecnologie Biomolecolari” di cui il prof. De Luca è ospite. Le richieste di partecipazione all’evento sono state così tante che, in fase di organizzazione della lectio che dovrà tenere il prof. De Luca, le prenotazioni da parte degli studenti – universitari e no – hanno superato quota 1200: da qui la decisione dell’Ateneo di modificare la natura dell’incontro, da formazione scientifica a momento di orientamento per chi intende iscriversi al CdL in “Scienze e Tecnologie Biomolecolari” (o più in generale ai CdL che compongono l’Offerta formativa dell’Università di Foggia). A raccontare lo stato della ricerca scientifica all’Università di Foggia saranno, infatti, il ricercatore di Medicina interna prof. Francesco Bellanti e lo studente Francesco Tucci, mentre peculiarità e caratteristiche del CdL in “Scienze e Tecnologie Biomolecolari” saranno invece descritte dagli studenti Mirko Tamma e Adele Biasco.

Davide Grittani