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UniversitàAteneoPotrebbe partire già dall’anno accademico 2020/21, se approvato metterebbe insieme esigenze integrative, sociali, culturali e i grandi progressi fatti da UniFg nel campo dell’Internazionalizzazione.
L’obiettivo è l’apprendimento a livello avanzato di almeno due lingue straniere (tra Inglese, Tedesco e Francese) e di competenze di base
in almeno una terza lingua (a scelta tra il Cinese e lo Spagnolo).

Su proposta del Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della Formazione, l’Università di Foggia ha avviato le consultazioni con parti sociali e territorio per addivenire all’eventuale attivazione del nuovo corso di laurea in “Lingue e culture straniere”. Si tratta di una svolta importante per l’intera Offerta formativa dell’Università di Foggia, perché da più parti – soprattutto negli ultimi anni – l’attivazione di un corso di laurea in lingue straniere viene auspicato per molte ragioni, a cominciare dal fatto che sarebbe un modo concreto per tenere insieme esigenze integrative, sociali, culturali, professionali (in allegato la “Scheda del progetto”, da cui si possono evincere anche gli sbocchi professionali possibili) e i grandi progressi ottenuti negli ultimi anni dall’Università di Foggia nel campo dell’internazionalizzazione. «Il progetto di istituzione di un corso di laurea in “Lingue e culture straniere”, avviato dal Dipartimento di Studi umanistici e in attesa di essere sottoposto prima agli organi accademici e poi all’accreditamento ministeriale – argomenta la prof.ssa Lucia Perrone Capano, ordinario di Letteratura Tedesca al Dipartimento di Studi umanistici –, intende rispondere, attraverso una forte professionalizzazione dei laureati, alle esigenze di una società sempre più globalizzata e di un territorio con molte potenzialità come quello Foggiano, fornendo una solida preparazione linguistica e culturale e un curriculum specifico per il settore del turismo e delle imprese. L’Università di Foggia ha già conseguito, in questi ultimi anni, ottimi risultati nell’ambito dell’internazionalizzazione. Il corso di “Lingue e culture straniere” non potrà che rafforzare e consolidare queste conquiste e contribuire ad un sempre migliore posizionamento del nostro ateneo in ambito nazionale e internazionale».
Il nuovo corso di laurea potrebbe partire già dall’anno accademico 2020/21, tuttavia «abbiamo interpellato il territorio proprio per raccogliere suggerimenti o integrazioni – spiega il direttore del Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della Formazione, prof. Pierpaolo Limone – prima di procedere a una valutazione complessiva, negli organi accademici, nel prossimo autunno». In caso di approvazione il corso durerà 3 anni e conferirà 180 CFU suddivisi in due percorsi curricolari: “Lingue per l’impresa e il turismo” e “Lingue e culture straniere”. L’accesso sarà libero, inoltre il corso si propone di formare laureati con elevate competenze letterarie e linguistiche, nonché con una solida conoscenza in ambito storico-culturale, antropologico, geografico e glottodidattico. Ma l’obiettivo specifico è l’apprendimento, a livello avanzato, di almeno due lingue straniere (tra Inglese, Tedesco e Francese) e di competenze di base in almeno una terza lingua (a scelta tra il Cinese e lo Spagnolo). L’offerta didattica sarà strutturata in lezioni frontali, seminari disciplinari e interdisciplinari, esercitazioni e attività di laboratorio, con il supporto del Centro Linguistico di Ateneo, al fine di assicurare agli studenti una metodologia di apprendimento dinamica e innovativa e un rapido inserimento nel mondo del lavoro.

Davide Grittani