Nel territorio comunale di Apricena ci sono da tempo 2 canili : il "canile sanitario", di proprietà comunale, ed il "canile rifugio", di proprietà privata. La spesa annuale onnicomprensiva (gestione, affitti, utenze) è pari a 186mila euro annui per entrambi, lo affermiamo dopo aver letto le carte. Ci lavorano 4 persone e gli affitti del rifugio vengono pagati ad una famiglia di Apricena. I cani sono ben tenuti e trattati amorevolmente(come certificano i documenti dell’Asl) dal gestore uscente, l'associazione "Una Casa per Pluto".
Nei giorni scorsi però, su indicazione del Sindaco, è stata espletata una gara per il trasferimento e la custodia dei cani di proprietà del nostro comune.
L'amministrazione vuole trasferire 84 cani(dei 180 presenti nei canili) in altra città (Vieste) per la durata di un anno, ovviamente rinnovabile, supportando una spesa di 2.30 euro al giorno per ogni cane, ossia circa 70mila euro, in più un affitto annuo di 36mila euro e 3mila euro per le utenze. Tutto ciò mantenendo comunque la gestione e il servizio per il canile sanitario con altri 96 cani, con relative spese.
Basti pensare che, oltre questi, si spenderanno 20mila euro per la gestione del canile sanitario (ditta Minerva), senza considerare la spesa per la gestione dei 96 cani restanti che, a rigor di logica, dovrebbero essere trasferiti in una struttura rifugio e dovranno quindi costare 2.30 euro al giorno per cane (come per gli altri 84), cioè circa 80mila euro.
Sommando tutte le spese otteniamo circa 210mila euro. Una cifra ben superiore ai 186mila euro spesi oggi!
Sarebbe opportuno che l’Amministrazione, nel rispetto degli amanti degli animali e dell'associazione che per tanti anni, con grande cura e passione, si è adoperata per la cura dei nostri amici a quattro zampe, spiegasse con più chiarezza quale vantaggio economico ci sia in questa operazione. A noi risulta che il Comune perda in termini economici, perda 4 posti di lavoro e perda un canile privato che così rischia di restare senza cani. A tutto ciò, mero conto economico, bisogna aggiungere il trauma da trasferimento per ogni animale, trattato come merce e non come essere vivente.
Noi crediamo che in questo brutto periodo, in cui tanta gente perde il proprio posto di lavoro, non sia il caso di lasciare quattro famiglie in mezzo alla strada, per questo chiediamo all’Amministrazione di trattare con gli stessi affinché il servizio venga reso alle stesse condizioni dall'associazione una “Casa per Pluto”, per salvaguardare gli operatori dell’associazione e per evitare anche agli animali il trauma del trasferimento e quindi dell'adattamento ad altre situazioni.
DemocraticaMente