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Il sindaco di Casalnuovo Monterotaro, il paese della Puglia maggiormente colpito dal terremoto del 31 ottobre 2002, torna a sollecitare con forza l'adozione, da parte del Governo centrale, del provvedimento dello stato di criticità post-terremoto, senza del quale il processo di ricostruzione, peraltro ben avviato, subirebbe il blocco totale. In una nota di giovedì mattina, ad oggetto "Richiesta proroga O.P.C.M. 3916/2010", inviata al Capo del Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli, al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, al Prefetto di Foggia Francesco Monteleone, al Sub-Commissario per gli eventi sismici nella provincia di Foggia Giuseppe Capriulo e all'Assessore regionale ai lavori pubblici Fabiano Amati, il sindaco Pasquale De Vita scrive: «Questo Comune è stato colpito dal sisma del 31/10/2002 e fino alla data del 31/12/2011 ha operato in virtù della O.P.C.M. 3916/2010; a causa della mancata proroga della suddetta O.P.C.M. la ricostruzione è rimasta purtroppo ferma (e sono trascorsi ben 54 giorni!); nel 2011 sono stati otto gli incontri che questo Comune ha effettuato in seguito a crolli di abitazioni colpite dal sisma del 2002; nella notte del 22 febbraio è crollata l'ennesima abitazione in fascia D, prossima ad un locale pubblico (macelleria); nelle casse di questo Comune non c'è più un euro in quanto ancora non sono rientrate le compensazioni dei tributi comunali sospesi (1.400.000,00 euro) in seguito all'evento sismico; le unità immobiliari inserite in graduatoria senza copertura finanziaria sono n. 381; le abitazioni con ordinanza di sgombero non presenti in graduatoria sono n. 180«.
«Con la presente si sollecita un'immediata proroga dell'O.P.C.M. e nello stesso tempo, in assenza di questo strumento legislativo, lo scrivente è impossibilitato a garantire quegli interventi necessari per fronteggiare un così esteso pericolo per l'incolumità pubblica« - sottolinea il sindaco De Vita nella nota - «Per i nostri concittadini è inaccettabile che "emergenze" in piena attività non vengano dotate di O.P.C.M. per proseguire la ricostruzione, mentre "emergenze" scritte solo sulla carta e mai avviate (vedasi D.P.C.M. del 10/12/2010 relativo agli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico) siano dotate di strumenti legislativi superflui e certamente non a costo zero«. «Ciò posto - conclude nella nota il primo cittadino di Casalnuovo - «si significa che lo scrivente si vede costretto a declinare qualsiasi responsabilità per danni a persone o cose che dovessero verificarsi in questo Comune«.
In una dichiarazione a parte, De Vita ha rimarcato che «i sindaci del cratere sismico, dopo il recente incontro con il presidente Vendola che si era impegnato a incontrare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, sono in attesa di una risposta dello stesso Vendola riguardo alle nostre richieste in materia, nonchè in attesa di certezze di stanziamenti per il futuro, cosa che invece il Molise ha già garantito«.




comunicato stampa