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ospedalefoggia«Il nuovo assessore regionale alla Sanità compia un atto politicamente rilevante, dimostrando in modo concreto che il diritto alla salute dei cittadini di Foggia non vale meno di quello delle comunità di altri territori della nostra regione». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, alle dichiarazioni del direttore del reparto di Anestesia e Rianimazione del Policlinico del capoluogo dauno. «Il rischio di un blocco degli interventi chirurgici è una prospettiva intollerabile, che non può essere presa in considerazione neppure a livello ipotetico – afferma il sindaco di Foggia –. Le carenze di organico a cui è legato questo allarme sono con ogni evidenza il frutto di una errata e superficiale programmazione che ha penalizzato in modo significativo quello che è il secondo Policlinico della Puglia». «Comprendo la stanchezza e il malessere dei medici che con una serietà ed uno spirito di sacrificio straordinari cercano di tamponare le difficoltà di personale, in particolare sul fronte degli anestesisti, con le quali sono costretti a confrontarsi quotidianamente – rileva il primo cittadino –. Occorre però che la Regione Puglia si occupi di quella sta assumendo i tratti della vera e propria emergenza in modo serio e risolutivo».

«Mi farò personalmente promotore, anche nella mia veste di massima autorità cittadina in materia sanitaria, di una forte sollecitazione nei confronti del nuovo assessore alla Sanità, Donato Pentassuglia, affinché affronti in modo celere e concreto questa questione – aggiunge Landella –. Non possiamo permettere che per un deficit di personale non certo ascrivibile al managment degli Ospedali Riuniti tantissimi cittadini di Foggia e della Capitanata siano obbligati ad operarsi fuori provincia o addirittura fuori regione – conclude il sindaco di Foggia –. La Regione Puglia ha il dovere di provare a porre rimedio a questa situazione, correggendo gli sbagli di programmazione commessi sino ad oggi, che tra l’altro hanno dato vita al paradosso per il quale sulla struttura del Policlinico sono state investite nel recente passato ingenti risorse economiche per la costruzione di strutture ad oggi rimaste vuote o inutilizzate proprio per la carenza di personale».