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118Ieri sera due ragazzini di 22 e 23 anni, sono stati accoltellati da un 60enne a Monte Sant'Angelo. 
I due sarebbero colpevoli di aver fatto pipì nei pressi dell'abitazione del 60enne. Una pattuglia di carabinieri in servizio, ha visto un giovane al suolo, riverso, su una scalinata in stato di incoscienza, in una pozza di sangue con le mani che si copriva l’addome. Poco distante i militari notavano l'altro ragazzo, con una vistosa ferita da taglio alla gamba. Il ragazzo riferiva ai carabinieri che un uomo gli aveva accoltellati.
I militari, seguivano le tracce di sangue sulla strada ed arrivavano all’abitazione dell'aggressore. Alla porta il 60enne confessava ai carabinieri: “sono stato io ma sono stato costretto”.
Gli agenti entravano in casa per trovare l’arma dell'aggressione. L’uomo, consegnava ai carabinieri un coltello a serramanico della lungo circa 16 cm. A prima vista, quel coltello non avrebbe potuto causare tali lesioni ai due ragazzi.
I carabinieri capivano che avrebbero dovuto insistere per farsi consegnare l’arma del delitto. L'uomo, allora, tirava fuori da un ripostiglio un pugnale, molto più lungo, circa 30 cm, e 18 cm per la lama.
La causa scatenante dell'ira del 60enne è stata, che i giovani mentre erano vicini a casa sua, avrebbero fatto pipì e l'uomo si sarebbe affacciato accusandoli di essere lì per fare tali cose, come succedeva spesso. A questo punto l'uomo andava in strada per farsi giustizia e sferrava diversi fendenti ai due ragazzini, colpendo uno all’addome e l’altro alla gamba.
L'uomo è ora accusato di tentato omicidio e lesioni personali dolose gravi.
I due ragazzi
, sono stati sottoposti alle cure mediche ed hanno uno, una ferita lieve guaribile in otto giorni, mentre, l’altro è ricoverato in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita, anche se le sue condizioni sono preoccupanti.