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Politica

comunetroia
Nella nota a firma del sindaco di Troia, Leonardo Cavalieri, la preoccupazione per quanti si accorgono solo oggi dello stato delle strade dei Monti Dauni a fini propagandistici, senza parlare invece delle importanti risorse già stanziate a livello regionale e provinciale.
Sto notando nelle ultime settimane un gran parlare sullo stato delle strade dei nostri Monti Dauni, una specie di risveglio collettivo su quello che è un problema che ben conosciamo, da anni. Sembrerebbe una strumentalizzazione forte sulla questione viabilità dei Monti Dauni, da inquadrare nel novero di quelli che saranno i “capisaldi” delle prossime settimane di campagna elettorale.
Leggo della presenza di Angelo Cera al sit-in di Roseto Valfortore, di come Cataneo abbia tuonato contro la Provincia di Foggia, ma nessuno di loro riferisce che a riguardo ci sono 15.000.000 di euro già pronti per le procedure delle gare d’appalto, che, anche per inerzia di alcune situazioni dovute a noi stessi, sindaci dei Monti Dauni, non partono.
Così come nessuno riferisce che Nicola Gatta, sindaco di Candela, ha partecipato nelle scorse settimane, su delega del presidente Aree Interne Michele Dedda, sindaco di Bovino, alla Cabina di Regia del Patto per la Puglia, durante il quale si è discusso anche di viabilità interna dei Monti Dauni, deliberando l'avvio delle progettazioni, a cura della Provincia di Foggia, per ulteriori 30.000.000 di euro che si aggiungono ai progetti per 15.000.000 di euro di Area Interna di cui sopra, già approvati dalla Regione e a breve appaltati.
Da amministratori sappiamo bene quale sia l’iter da seguire, così come conosciamo perfettamente i tempi elefantiaci della burocrazia, ma, per favore, non cadiamo nella rete della politica qualunquista e populista che in questi anni ci perseguita, combattiamola, non facciamo strumentalizzare questioni atavicamente note e diciamo con forza che non votiamo chi tratta solo oggi il tema delle strade dei Monti Dauni, perché è assoluta ipocrisia averne riguardo solo in questo mese.
Il problema c’è, lo sappiamo bene da residenti e da amministratori, e va affrontato con fermezza e forza, senza farci strumentalizzare, pensando piuttosto alla possibilità di fare squadra nelle sedi opportune per costituire una massa critica di soggetti realmente interessati alla questione e spostare su di noi l’attenzione degli attori istituzionali.