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Politica


lacittadeidirittiVerde pubblico trasformato in discarica, marciapiedi inutilizzabili, strade-pozzanghera
“Riqualificazione mai iniziata, nessun progetto presentato da Landella”
Al Martucci un solo scivolo per i bambini, al Diaz il parco c’è ma i giochi sono fuori uso da anni

FOGGIA Aree destinate a verde pubblico abbandonate e trasformate in discarica, strade dissestate che diventano grandi pozzanghere con la pioggia, l’assenza pressoché totale di spazi verdi attrezzati per i bambini, nessun vero parco pubblico, un traffico congestionato e pericoloso soprattutto negli orari di uscita dalle scuole. “La situazione del Rione Martucci è quella che abbiamo documentato in questo dossier fotografico realizzato oggi, martedì 14 maggio 2019”, ha spiegato Pino Lonigro. “Sono nato e vivo in questo quartiere, ne conosco ogni angolo e la storia”, ha aggiunto il candidato al Consiglio comunale nella lista “La Città dei Diritti”. “Fui io a interessarmi dell’installazione dei dossi artificiali che ora sono completamente saltati. Mi interessai direttamente anche del PIRP, il Programma Integrato di Riqualificazione delle Periferie che destinava al Martucci-Diaz circa 4 milioni di euro: bisogna chiedere a Landella perché né quel piano né altri progetti siano mai stati portati a termine o ideati ex novo per migliorare i quartieri di cui stiamo parlando”, ha aggiunto Lonigro, che sostiene la candidatura a sindaco di Pippo Cavaliere. “Venite a farvi una passeggiata da queste parti: i marciapiedi praticamente non esistono, invasi come sono da erbacce e vegetazione senza manutenzione; la sera è ancora peggio, perché la pubblica illuminazione insufficiente. Foggia ha avuto i finanziamenti per ben due reti pubbliche di videosorveglianza, ma il Rione Martucci, così come il Villaggio Artigiani, il Rione Diaz e altri quartieri decentrati sono stati sempre esclusi, nemmeno considerati per ciò che attiene alla sicurezza”, ha detto Pino Lonigro. “Il progetto di riqualificazione che avviammo, e che Landella non ha mai portato a termine, prevedeva la creazione di un vero parco giochi, la riqualificazione completa di Via Raffaele Petrilli, un vero e proprio ‘budello’ di cemento e degrado con fabbricati fatiscenti”. La situazione è perfino peggiore nell’attiguo Rione Diaz: qui un parco giochi c’è, fu realizzato dall’Amministrazione Ciliberti, ma le attrezzature ludiche per i bambini sono rotte, arrugginite, con altalene senza seggiolini. “Anche al Rione Diaz, marciapiedi e strade sono dissestati, senza manutenzione, in alcuni casi con tratti impercorribili. Per non parlare dei cassonetti per l’immondizia, la maggior parte dei quali in stato di evidente degrado, che non sono mai stati sostituiti. In questi giorni, le cassette postali dei condominii di tutta la città sono state riempite da ‘Foggia Informa’, una pubblicazione di 30 pagine in cui Landella racconta i suoi cinque anni di attività amministrativa. Cinque anni, 30 pagine, più di 1800 giorni di amministrazione e niente, nemmeno una parola su come sono ridotti i nostri quartieri periferici. Neanche una parola sul Rione Martucci, il CEP, il Rione Diaz, la zona del Salice, Candelaro, via Lucera, le baracche in lamiera e cemento vicino al Palazzo di Giustizia e quelle poste nel cuore di Foggia. Cosa è stato fatto per via San Severo e per quei quartieri negli ultimi cinque anni? Nulla è stato fatto anche per le periferie più lontane dal nucleo della città, vale a dire le borgate: Tavernola è al buio, con strade pericolosissime; Segezia, Arpinova e Cervaro sono state completamente abbandonate. Le potenzialità di Borgo Incoronata restano inespresse, dimenticate. Landella può inventarsi di tutto, ma la situazione purtroppo è quella che vediamo. Mancano luoghi pubblici, strutture dove gli anziani possano ritrovarsi, dove i giovani possano organizzare corsi, iniziative, concerti. Non ci sono strutture sportive. Al Rione Diaz il passaggio a livello strozza il quartiere, crea code, disagi, scie di smog. Cosa è stato fatto per il CEP? A Candelaro, in via Lucera, al Salice, ma anche nella zona 167 nulla è stato fatto. E infatti nulla c'è scritto in quelle 30 pagine di propaganda”.