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Primo piano

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ospedalefoggiaPresso il Policlinico Foggia, in data 10 aprile 2025, è stato eseguito un intervento chirurgico raro e complesso per la rimozione di un tumore addominale del peso di 21 kg.

Il caso ha richiesto un’approfondita valutazione multidisciplinare, dal momento che è stato trattato dalla Struttura Complessa di Ginecologia e Ostetricia Universitaria I, in collaborazione con la Struttura Complessa di Chirurgia Generale Universitaria e con la Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione Universitaria del Policlinico Foggia.

La massa del tumore, di dimensioni eccezionali, occupava l’intera cavità addominale della paziente, ostacolando i normali movimenti respiratori del diaframma e determinando una significativa compressione dei grossi vasi, in particolare dell’arteria aorta e della vena cava inferiore. Alla luce della gravità del quadro clinico e della compressione esercitata sugli organi vitali, si è reso necessario programmare un intervento con finalità salvavita.

Durante l’operazione, la reale entità della patologia è emersa in tutta la sua complessità in quanto la massa comprimeva strutture anatomiche fondamentali e rendeva estremamente difficoltose le manovre chirurgiche. Vista la situazione, si è dovuto ricorrere a una laparotomia estesa, abbandonando l’approccio mini-invasivo solitamente preferito nei casi oncologici.

La paziente, una donna di circa 50 anni residente a Foggia, è attualmente ricoverata. Le sue condizioni cliniche sono stabili.

Dott.ssa Angela Maria Fiore                                  Dott.ssa Maria Rosaria Lops
Responsabile Ufficio Stampa “Policlinico Foggia” Responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione
Specialista nei Rapporti con i Media –                  Giornalista pubblico Università di Foggia

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carlantino
La sostenibilità come concreta leva per il miglioramento della qualità della vita per i comuni delle aree interne

CARLANTINO È stata conferita al Comune di Carlantino la Libellula di Comune Sostenibile. Con questo atto, il comune della diga di Occhito è entrato ufficialmente nella “Rete dei Comuni Sostenibili”, l’associazione nazionale più grande in Europa di Comuni, Province, Città Metropolitane e Regioni che si dedicano allo sviluppo sostenibile. Il riconoscimento è avvenuto all’interno di un convegno che si è svolto sabato 12 aprile nell’auditorium “Carmine Colucci” dal titolo “Carlantino e i Monti Dauni: come praticare la sostenibilità tra tradizione e innovazione – Idee e azioni per lo sviluppo di una terra rara”.
La Rete dei Comuni Sostenibili accompagna gli enti aderenti nel processo di transizione per lo sviluppo sostenibile con un network di servizi e partnership utili alle amministrazioni locali.
La “Libellula Rete dei Comuni Sostenibili” rappresenta l’impegno e la volontà concreta delle amministrazioni comunali e provinciali di raggiungere gli obiettivi di Agenda 2030.
“Questa è una giornata importante per la nostra comunità perché abbiamo avviato un percorso che spero porti dei vantaggi concreti alla vita dei miei cittadini – ha dichiarato il sindaco di Carlantino, Graziano Coscia –. Entriamo in una rete che ci permetterà di confrontarci con altre realtà e di importare esperienze positive e buone pratiche altrui”.
Agli amministratori e tecnici degli Enti Locali aderenti alla Rete sono offerte opportunità formative di qualità su temi molteplici: dal master plan del verde pubblico alla digitalizzazione delle P.A.; dalle politiche di genere al green public procurement; dalle infrastrutture di telecomunicazioni alla mobilità sostenibile fino alle comunità energetiche. Particolare attenzione è offerta alle opportunità di finanziamento del PNRR. All’evento carlantinese hanno partecipato, fra gli altri, Piero Gambale, presidente dell’associazione “Per il Meglio della Puglia”; Patrizia Lusi, presidente dell’associazione nazionale “Paesaggi rurali di interesse storico”; Daniela Cafano, consigliera comunale di Carlantino con delega alla Cultura e al Turismo; Gianfilippo Mignogna, già sindaco di Biccari; Pasquale De Vita, presidente del “Gal Meridaunia” e, infine, rappresentanti del Consorzio di Bonifica e dell’Acquedotto Pugliese. Rosario Cusmai, consigliere per le Autonomie Locali del Presidente della Regione Puglia ha portato i saluti del governatore Michele Emiliano. All’incontro, inoltre, erano presenti Noè Andreano, sindaco di Casalvecchio e vicepresidente ANCI Puglia; Pasquale Marchese, sindaco di Castelluccio Valmaggiore e coordinatore per l’Area Interna Monti Dauni; i sindaci di Casalnuovo Monterotaro, Celenza Valfortore e Volturara Appula. “Accompagniamo i sindaci e gli amministratori in questa importante sfida dello sviluppo sostenibile mettendo al centro proprio il lavoro dei piccoli comuni e delle aree interne – ha dichiarato Giovanni Costoli, direttore generale dell’associazione “Rete dei Comuni Sostenibili” consegnando la Libellula al sindaco Coscia -. Il nostro scopo è misurare il contributo del Comune di Carlantino andando a monitorare la tendenza di 79 indicatori dedicati in parte preponderante a materie per le quali ha competenza diretta proprio l’amministrazione locale”.

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deliceto
Il 5-6 e 7 maggio tre giorni di riprese e di esperienza immersiva e nel borgo per chi risponderà alla call
Da oggi call aperta a tutte e a tutti, info e domande di partecipazione a madarchivio@gmail.com
Il sindaco Bizzarro: “Promuoviamo il paese attraverso sguardi nuovi e punti di vista diversi e plurali”.

DELICETO Il Comune di Deliceto lancia una call aperta per videomaker e documentaristi. Coloro che a partire da oggi risponderanno alla chiamata, il 5-6 e 7 maggio 2025 parteciperanno al Deliceto videocontest, un’esperienza immersiva di tre giorni in cui i partecipanti saranno chiamati a realizzare brevi video o piccoli documentari ispirati all’identità culturale di Deliceto. In palio c’è un premio di 1000 euro destinato all’autrice o all’autore del miglior lavoro, secondo l’insindacabile valutazione della giuria. Per informazioni e iscrizioni, si può scrivere all’indirizzo mail madarchivio@gmail.com. Anche questa iniziativa è organizzata all’interno di “Mystica Harmonia, Deliceto dalle stelle in una grotta per aspera ad astra”, progetto finanziato nell’ambito del PNRR (Investimento 2.1, Attrattività dei borghi, linea B). Il piano prevede 18 azioni il cui obiettivo è promuovere il borgo e dotare Deliceto di strumenti, strutture e servizi che rafforzino l’identità del paese quale nuova destinazione turistica. Il filo conduttore è quello rappresentato dagli astri e dal grande patrimonio culturale materiale e immateriale delicetano: da “Tu scendi dalle stelle”, il canto di Natale composto a Deliceto da Sant’Alfonso Maria dei Liguori, al Castello Normanno-Svevo, senza dimenticare i boschi, il Convento della Consolazione, grotte e ipogei, le chiese, la valorizzazione in chiave moderna di tradizioni e vocazioni territoriali. “La call rivolta a videomaker e documentaristi”, spiega il sindaco Pasquale Bizzarro, “ha l’obiettivo di promuovere il paese attraverso sguardi nuovi, prospettive inedite e punti di vista diversi e plurali. Le giornate del 5-6 e 7 maggio per noi sono molto importanti, perché sono quelle in cui prepariamo e poi celebriamo il pellegrinaggio-processione dedicato alla Madonna dell’Olmitello”. Proprio il 7 maggio, infatti, una lunga fila di fedeli, muovendosi dalla Chiesa Madre, raggiunge dapprima la Chiesetta dell’Olmitello, poi il Convento della Consolazione. Un cammino lungo 7 chilometri tra i campi verdi e le colline in fiore, con il maestoso profilo del paese e del suo imponente castello che è sempre visibile, per tutto il percorso, come se l’intero borgo vegliasse sul pellegrinaggio accompagnandolo fino a destinazione.

Francesco Quitadamo

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episcopo
L’opera sarà installata nei pressi della stazione ferroviaria in Piazzale Vittorio Veneto

Presentato nell’aula consiliare di Palazzo di Città il monumento dedicato alle vittime civili dei bombardamenti che colpirono duramente la città di Foggia nell’estate del 1943. L’opera, realizzata dallo scultore Alfredo Nemo Romagno, sarà installata a Piazzale Vittorio Veneto, proprio dinanzi alla stazione ferroviaria, uno dei luoghi simbolo della tragedia che costò la vita a migliaia di cittadini foggiani.
Alla conferenza hanno preso parte la sindaca Maria Aida Episcopo, l’assessore al Patrimonio Davide Emanuele, il consigliere comunale Pasquale Cataneo - primo firmatario della mozione del 2016 che diede avvio all’iter per la realizzazione del monumento -, il presidente del comitato promotore del monumento Albero Mangano, il presidente della Fondazione Monti Uniti Aldo Ligustro, il rappresentante della CGIL Maurizio Carmeno, il presidente dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra Michele Corcio, e l’autore dell’opera.
L’installazione sarà affiancata alla locomotiva storica (un tempo allocata nella Villa Comunale, ndr), a simboleggiare l’importanza strategica della città di Foggia e il motivo per cui fu colpita così duramente durante la Seconda guerra mondiale.
“Dopo tanti anni – dichiara la sindaca Episcopo -, torniamo finalmente a onorare una memoria che appartiene a tutti noi: la memoria dei volti, delle storie, dei momenti che continuano a vivere nella nostra coscienza collettiva. Ci riferiamo a un periodo segnato dalla fine di un conflitto bellico ingiusto e spietato, che ha lasciato dietro di sé numerose vittime, molte delle quali facevano parte della nostra comunità. Parlare di tutto questo oggi, e dare concretezza a quel ricordo con un gesto pubblico, significa entrare in sintonia con una memoria che non possiamo e non dobbiamo dimenticare. Questa iniziativa si collega idealmente a quanto custodiamo anche qui, in questa sala del Palazzo di Città: le medaglie d’oro al valore civile e al valore militare, un simbolo di memoria viva, grata e condivisa. È un tributo ai cittadini che, con il loro esempio, hanno onorato la nostra terra e continuano a guidarci. Dopo tanti anni, oggi compiamo un altro passo importante nel cammino della nostra città. Un cammino che trova una nuova espressione anche attraverso la storica locomotiva, oggi in fase di restauro e custodita in uno spazio di proprietà comunale. Questo intervento rappresenta un tassello prezioso nella costruzione di una memoria collettiva che guarda al passato con rispetto e al futuro con responsabilità”

“Al termine di un lungo percorso – afferma l’assessore Davide Emanuele -, riusciamo finalmente a dare concretezza a un'iniziativa che ha un profondo valore storico e simbolico. Era doveroso ricordare e onorare una delle pagine più drammatiche della nostra storia cittadina, che ha segnato generazioni e lasciato ferite profonde, materiali e umane. Abbiamo voluto accelerare i tempi, lavorando in sinergia con le Ferrovie dello Stato e gli uffici competenti, per poter anticipare la consegna dell’area individuata e dare così avvio al cantiere in tempi rapidi. Il sito scelto è fortemente simbolico: Foggia fu duramente colpita proprio per il suo ruolo strategico nel sistema di trasporti nazionale. È nostro dovere istituzionale e morale restituire memoria e dignità a quella tragedia, affinché anche le nuove generazioni possano comprenderne il significato. Personalmente, porto con me il ricordo di mia nonna paterna, rimasta ferita da una scheggia durante quei bombardamenti: una testimonianza diretta di quanto la guerra abbia inciso sulla vita quotidiana delle persone comuni. Oggi, in un tempo in cui i conflitti sembrano sempre lontani, è fondamentale ricordare che anche le nostre città sono state teatro di dolore. Questo monumento rappresenterà un luogo di memoria viva, un segno tangibile di ciò che è stato, per non dimenticare”

“Quando nel 2016 ho presentato la mozione per la realizzazione di un monumento dedicato alle vittime civili dei bombardamenti – spiega il consigliere comunale Cataneo -, sentivo forte il dovere morale di colmare un vuoto nella memoria pubblica della nostra città. Oggi sono profondamente soddisfatto di vedere concretizzarsi quel percorso, grazie all’impegno condiviso delle istituzioni, delle associazioni e dei cittadini. Un ringraziamento sincero va a tutti i consiglieri comunali che, dal 2016 a oggi, hanno garantito il sostegno a questa iniziativa, contribuendo a mantenerla viva con responsabilità e continuità, al di là delle diverse fasi amministrative. Il monumento che sarà installato a Piazzale Vittorio Veneto rappresenta un atto di giustizia e di riconoscimento verso chi ha sofferto e perso la vita in quei tragici giorni. È anche un messaggio forte per le nuove generazioni, perché la memoria non è solo celebrazione, ma impegno quotidiano affinché simili tragedie non si ripetano mai più”

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cia
Nuovi ribassi alle borse merci di Bari e Foggia, il valore del cereale più pregiato vicino ai 300 euro/tonnellata Sicolo: “Danno economico enorme equiparabile a quello causato dai dazi di Trump, ora sarà mobilitazione” “L’azione degli speculatori simile a quella degli strozzini: stanno distruggendo la cerealicoltura italiana”

“Ora serve un intervento serio e deciso del Governo. Le speculazioni della parte industriale hanno determinato un vero e proprio tracollo delle quotazioni del grano duro italiano, con danni economici ai nostri produttori superiori a quelli paventati dalla mannaia dei dazi. Va fermata subito questa scellerata spirale al ribasso ed è ora di tornare tutti a mobilitarsi affinché la voce di chi lavora e produce con enormi sacrifici sia finalmente ascoltata”.
Gennaro Sicolo, vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani e presidente dell’organizzazione per la Puglia, commenta con queste parole l’ulteriore ribasso delle quotazioni del grano duro italiano. Nelle ultime sedute delle borse merci di Bari e di Foggia, le diverse qualità di grano duro italiano hanno subito un ribasso rispettivamente di 9 e di 7 euro alla tonnellata. Il grano duro “Fino” è sceso a 315-320 euro alla tonnellata. Il “buono mercantile” si attesta a 305310, mentre il “mercantile” è già sotto la soglia con un valore economico riconosciuto di 293-298 euro alla tonnellata.
“Il malcontento dei produttori è diffuso e generale”, spiega Sicolo. “Si discute giustamente delle gravissime ripercussioni che la guerra dei dazi scatenata da Trump avrà su settori vitali e fondamentali per la nostra economia, compresi i fiori all’occhiello dell’agroalimentare italiano rappresentati dal vino e dal nostro ineguagliabile olio extravergine d’oliva, ma sta passando sotto silenzio la manovra a tenaglia con cui gli speculatori stanno operando una vera e propria azione di ‘strozzinaggio’ nei confronti della cerealicoltura italiana. I costi di produzione per ogni singolo ettaro di grano sono già di gran lunga superiori ai ricavi. Questo significa che, dopo le contrazioni già registrate negli scorsi anni, un numero crescente di agricoltori rinuncerà a coltivare grano. Le conseguenze economiche e occupazionali di questa dinamica a perdere sono immaginabili, ma a perderci alla lunga sarà l’intera filiera italiana grano-pasta, compresi i consumatori, poiché saremo sempre più dipendenti dal grano estero che ha caratteristiche diverse dal nostro ed è spesso prodotto con standard qualitativi e di sicurezza nettamente inferiori. Spesso si tratta di grano estero di dubbia provenienza anche da triangolazioni. Per questo motivo il tracollo del settore cerealicolo è una questione”. CIA Agricoltori Italiani, sia a livello nazionale sia attraverso la mobilitazione costante e continua di CIA Puglia sul territorio, negli ultimi tre anni ha sollevato con forza la questione cerealicola: petizioni, manifestazioni e un dialogo fitto con le istituzioni a tutti i livelli hanno più volte rimarcato il rischio di una vera e propria “desertificazione” economica per la cerealicoltura italiana.
Le importazioni massicce, lo squilibrio lungo la catena di filiera a tutto svantaggio dei produttori, la crescita dei costi di produzione, la siccità e le croniche lacune infrastrutturali subite dalla nostra agricoltura stanno mettendo a serio rischio la nostra cerealicoltura, con disinvestimenti resi ormai evidenti dalla diminuzione dei terreni seminati a grano. “Stiamo lottando con tutte le nostre forze per Granaio Italia e l’attivazione del Registro Telematico. Continueremo a batterci in questa direzione e siamo ancora più convinti che servano ulteriori azioni e anche una presa di posizione forte da parte dei consumatori. Intervenga subito il Governo. Si attivino al più presto possibile tutte le misure di granaio Italia. I consumatori scelgano solo pasta realizzata al 100% con grano italiano. Il Governo nazionale respinga l’azione delle lobby che stanno mettendo a repentaglio la nostra sovranità cerealicola con un ricorso massiccio alle importazioni di grano dall’estero. “Invitiamo il Governo a muoversi con ogni mezzo a sua disposizione e a promuovere il consumo della pasta realizzata al 100% con grano italiano”.

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