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comunesanseveroDAL 1 GENNAIO 2024 SAN SEVERO CAPITALE ITALIANA DELLA GENTILEZZA 2024.

E’ avvenuto ieri a Novara, in Piemonte, in maniera ufficiale, il passaggio di consegne della CAPITALE ITALIANA DI GENTILEZZA, che, per il 2023, è stato ospitato proprio dalla città di Novara. Dal prossimo 1 gennaio 2024 sarà San Severo, insieme ad altre 14 città della Daunia e a diverse città del Vesuviano, ad essere il volano del generare GENTILEZZA.
Nella cerimonia di Novara il Comune di San Severo è stato rappresentato dal Consigliere Comunale Antonio Stornelli, Presidente della I Commissione Consiliare e dall’Ambasciatrice alla Gentilezza del Comune di San Severo Arcangela De Vivo, unitamente a Marianna Pantano Ambasciatrice di Costruiamo Gentilezza. Le delegazione di San Severo e quella dei Comuni del Vesuviano, rappresentati dall’Ambasciatrice alla Gentilezza Anna Vitiello e dalla Ambasciatrice alla Canzone Napoletana nel Mondo Francesca Maresca, è stata ricevuta dall’Assessore Comunale alla Cultura Giulia Negri e dalla Ambasciatrice alla Gentilezza Mapi Negro.
“Siamo felici ed onorati di aver incontrato i rappresentanti di Novara – dichiarano il Sindaco Francesco Miglio, il quale segue direttamente la delega alla Gentilezza, il Presidente Stornelli e l’Ambasciatrice De Vivo - che per tutto il 2023 hanno generato idee, progetti, percorsi, spettacoli, affinché la GENTILEZZA fosse la protagonista, la forza di una città! Da lunedì 1 gennaio toccherà a noi di San Severo, assieme a 14 città della Daunia e a diverse città del Vesuviano, prendere il testimone e accettare questa meravigliosa sfida! Costruire la gentilezza non solo arricchisce le nostre vite, ma ha anche un impatto positivo sulla società nel suo complesso. Essa favorisce la costruzione di relazioni solide e proficue, promuove l’inclusione e incoraggia un clima di collaborazione e fiducia reciproca. La gentilezza può diffondersi come un contagio, influenzando positivamente coloro che entrano in contatto con essa e contribuendo a un mondo più felice e armonioso. Nella nostra città, già da diversi mesi, sono state tante le iniziative attuate, molte altre sono in cantiere per il 2024, con un programma ricco ed articolato, che darà vita alla prima edizione del festival della Gentilezza”.

Il Responsabile dell’Ufficio Stampa
Michele Princigallo

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bonusfiscale
Censiti i lavori edilizi incentivati dalle agevolazioni fiscali
Tra gli interventi trainati, è cresciuta la domanda di infissi e collettori solari

Piuttosto che riqualificare i vecchi palazzi condominiali più energivori, il superbonus è servito a migliorare l’efficienza energetica anche di abitazioni indipendenti già in buone o discrete condizioni. Molti interventi finanziati grazie alla maxi-agevolazione, infatti, hanno consentito di raggiungere le classi energetiche più alte («A3» o persino «A4»), partendo, ad esempio, dalle classi intermedie («C» oppure «D») mentre la quasi totalità dei fabbricati della Puglia è rimasta ancora nelle classi più basse («F» oppure «G») e dunque ci sono tanti immobili con gli sprechi energetici più elevati.
È quanto emerge da uno studio condotto dal data analyst Davide Stasi.
Circa il 30 per cento delle case ha raggiunto, alla fine dei lavori, la classe «A4» e in un altro nel 25 per cento dei casi la «A3» oppure la «A2», in un altro 10 per cento la «A1». Così, per due ristrutturazioni su tre, la classe energetica di arrivo è stata la «A». A seguire le altre classi meno performanti.
Il cappotto termico si conferma il principale intervento di riqualificazione per poter fruire del superbonus. Altri committenti, invece, hanno optato per i sistemi ibridi di ultima generazione. La sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale rappresenta, infatti, l’altro intervento trainante. A quest’ultimo, poi, hanno abbinato gli interventi cosiddetti trainati: su tutti, i nuovi infissi e serramenti, il collettore solare a «piano vetrato», ma anche la building automation per farne un «edificio intelligente».
Nel corso dell’ultimo anno e mezzo, l’andamento nei cantieri è stato altalenante, a causa delle continue modifiche alla normativa. «L’intervento più consistente in termini di investimenti e di risparmio energetico annuo – spiega Stasi – ha riguardato l’involucro degli edifici: cappotti termici, sostituzione di infissi, coibentazione di soffitti e tetti. Riqualificare il patrimonio immobiliare residenziale è un percorso lungo per il quale si rende necessaria l’adozione di una strategia che veda coinvolti i proprietari di casa al fine di raggiungere gli ambiziosi obiettivi europei di efficientamento. Adottare un sistema a cappotto significa risparmiare energia e ridurre i costi in bolletta; incrementare il valore dell’immobile; migliorare il comfort abitativo ed aumentare la sostenibilità della casa. A cui vanno aggiunte altre soluzioni come la sostituzione dei serramenti, l’uso di pitture e rasanti isolanti che possano favorire il risparmio energetico e il comfort abitativo. È infatti importante intervenire dapprima sull’involucro edilizio per evitare gli sprechi di energia. Per la climatizzazione invernale, invece, sono stati installati i sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore). La loro installazione, specie se abbinate ai pannelli fotovoltaici, fa conseguire facilmente il miglioramento di almeno due classi energetiche, condizione necessaria per fruire del superbonus. Con quest’ultima agevolazione, che si è affiancata a tutti gli altri incentivi già esistenti (Bonus casa, Ecobonus, eccetera), l’offerta di bonus cui ricorrere nel caso di interventi di riqualificazione energetica di un immobile è diventata davvero molto variegata – sottolinea Stasi – Inoltre, la possibilità di ridurre di molto la spesa per la loro realizzazione, grazie alla possibilità di ricorrere agli strumenti alternativi all’uso diretto della detrazione, come la cessione del credito e il contributo in forma di sconto (come era nelle intenzioni del Governo) ha sicuramente invogliato tanti proprietari di casa, anche coloro che non ne avevano i mezzi, sostenendo al contempo il rilancio della produzione e incrementando l’efficienza energetica del patrimonio immobiliare. La scelta tra un incentivo e l’altro dipende da tanti fattori. Ad esempio, la sostituzione dei serramenti con altri più performanti ha costituito e costituisce tuttora uno degli interventi trainati più richiesto; non solo per i requisiti tecnici in termini di risparmio energetico ma anche per l’estetica dell’immobile come elemento d’arredo», fa notare l’analista.
«Anche l’installazione dei collettori solari, sia nel caso di abitazioni unifamiliari sia in ambito condominiale, influisce sul miglioramento della classe energetica dell’edificio e riguarda un servizio energetico che va sempre considerato nel calcolo della prestazione energetica globale dell’edificio. Come era da attendersi il tipo di collettore usato è il “piano vetrato”. L’incremento del mercato dei pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria può derivare da diversi fattori, tra i quali ha sicuramente inciso la volontà degli utenti di giungere finalmente ad una loro autonomia energetica; in questo senso, i pannelli solari sono stati spesso presentati dai tecnici come il completamento di un’offerta di riqualificazione energetica dell’immobile al fine di conseguire assieme ad altri interventi (trainanti e trainati) il necessario miglioramento di due classi energetiche o di una classe, se l’immobile è già in classe A3, condizione indispensabile per fruire dell’aliquota di detrazione al 110 per cento».
Riguardo alla tipologia di intervento, possono ritenersi indicativi i dati Enea che riassumono la spesa sostenuta nel 2022. In particolare, sono stati spesi 693,4 milioni per le pareti verticali (cappotti termici). Pari al 36 per cento del totale: un miliardo 913 milioni di euro.
Altri 666,5 milioni di euro per la sostituzione degli infissi (pari al 35 per cento); altri 373,7 milioni di euro per i soffitti e tetti disperdenti (pari al 19,5 per cento); 320,7 milioni di euro per il fotovoltaico; 295 milioni di euro per i sistemi di accumulo; 274,9 milioni di euro per le pompe di calore a compressione di vapore elettriche; 256,3 milioni di euro per i sistemi ibridi; 131,8 milioni di euro per le caldaie a condensazione; 123 milioni di euro per i collettori solari. Gli altri interventi con quote di spesa via via decrescenti.
Da segnalare, però, la forte impennata dei costi. «I prezzi unitari risultano più elevati rispetto ai corrispondenti dell’ecobonus, a causa della maggiore complessità della procedura e degli adempimenti previsti dal superbonus e forse anche per l’entità dell’aliquota di detrazione che risulta più alta (110 per cento contro il 65 per cento). Se la ditta ha applicato lo sconto in fattura, azzerando o quasi la spesa per il cliente, si annulla spesso il contrasto di interessi tra committente e fornitore, inducendo un rialzo dei prezzi rispetto agli stessi lavori pagati di tasca propria o incentivati con altri bonus come l’ecobonus.

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Si è insediato il nuovo Consiglio comunale del Comune di Foggia ed è stata nominata la Giunta.
"Una grande squadra a lavoro per Foggia dove importante è la presenza delle donne con ruoli di grande responsabilità: oltre alla sindaca Maria Aida Episcopo sindaca la presidenza del Consiglio comunale è stata affidata a Lia Azzarone. Complimenti all’Assessore al Bilancio Davide Emanuele, all’Assessora alla cultura Alice Eliana Amatore, al Capogruppo Pasquale dell’Aquila, a tutti i nostri consiglieri" - ha dichiarato il Segretario provinciale di Foggia del Partito Democratico, Pierpaolo d'Arienzo, che ha aggiunto - "Sono stati mesi intensi, di visione e di costruzione del futuro insieme a tutte le forze di maggioranza e oggi Foggia ha finalmente una squadra di governo di grande competenza a lavoro per una Città che merita un riscatto ed un rilancio importanti. È tempo di costruire sulle macerie dello scioglimento per condizionamenti mafiosi, è tempo di ridare dignità ad una città che oggi, è vero, è fanalino di coda in Italia ma che ha tutte le possibilità per reagire. Foggia riparte dalla legalità, dalla cultura, dall’ambiente, dall’onestà e dall’impegno dei suoi amministratori per il bene di tutta la città".

"Auguri di buon lavoro alla sindaca, al Consiglio tutto, alla Giunta. Il Partito Democratico Capitanata sarà sempre al fianco della Città di Foggia, sarà sempre in prima linea per costruire la città che meritano i foggiani" - ha concluso d'Arienzo.

#PdCapitanata | www.facebook.com/PdCapitanata

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bimbi
L’esito del focus nazionale, le parole di Ludovico Vaccaro, Procuratore della Repubblica
A confronto sul tema della violenza intrafamiliare la rete di istituzioni, professionisti e associazioni

FOGGIA Foggia e la Capitanata hanno un patrimonio di competenze multidisciplinari, di elevate professionalità e di grande sensibilità per quanto attiene alla difesa dei diritti dei bambini, in special modo dei minori che vivono o hanno vissuto il dramma e le tragedie della violenza intrafamiliare. Ieri, giovedì 14 dicembre, la rete fatta di istituzioni, associazioni e professionisti impegnati in questo particolare ambito si è ritrovata nella Sala Fedora del Teatro Umberto Giordano di Foggia, per un focus nazionale organizzato dalla Camera Minorile di Capitanata. Il tema discusso è quanto mai attuale: “Femminicidio e violenza familiare: i figli vittime due volte”. “Ci hanno fatto enormemente piacere la partecipazione e le parole pronunciate da Ludovico Vaccaro, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, nel suo intervento”, dichiara Anna Lucia Celentano, presidente della Camera Minorile di Capitanata. “Il Procuratore della Repubblica ha spiegato che Foggia e la Capitanata, per quanto attiene all’ambito così complesso e importante, qual è quello del sostegno ai minori che vivono o hanno vissuto la tragedia della violenza intrafamiliare, non sono affatto ‘ultime’, ma rappresentano una realtà fatta di formazione continua, competenze, sensibilità e una elevata propensione a fare squadra”. Magistrati, avvocati, psicologi, pediatri, assistenti sociali, medici, personale qualificato del terzo settore: dietro le quinte di femminicidi e violenza intrafamiliare, accanto a chi è stato tragicamente colpito da vicende dolorosissime, c’è un impegno più vasto e complesso di quanto emerge.
Nei nuclei colpiti dalla violenza intrafamiliare e sconvolti dall’orrore dei femminicidi, i figli sono vittime due volte: lo sono sulla propria pelle, ma anche nelle drammatiche conseguenze di lungo corso che seguono alla perdita di una madre e all’abbandono di un padre carnefice.
Entrando nel merito del sistema di leggi, interventi e tutele che caratterizzano il fenomeno dei femminicidi e della violenza interna alle famiglie, il focus si è caratterizzato per le disamine e gli interventi di Ludovico Vaccaro, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia; Anna Lucia Celentano, presidente della Camera Minorili di Capitanata; Maria Emilia De Martinis, responsabile del Settore Psicosociale pedagogico dell’Unione Nazionale Camere Minorili; Anna Carlucci, assistente sociale del Comune di Foggia delegata dalla sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo, ieri impegnata nell’esordio della nuova giunta e del rinnovato Consiglio comunale; Giulio Treggiari, presidente della Camera Penale di Capitanata; Ermenegildo Russo, avvocato del Foro di Foggia; l’avvocato Massimiliano Arena, fondatore della Camera Minorile di Capitanata; l’avvocato Roberta di Bella, del Foro di Genova; Rosa Pensa, Sostituto Procuratore; Grazia Tiziana Vitale, dirigente psicologo UOSD Psicologia GIADA del Policlinico Giovanni XXIII di Bari; la dottoressa Maria Teresa Vaccaro, Associazione Viola Dauna.
DONNE PROTAGONISTE. Le donne al fianco delle donne e dei minori vittime di violenza: a Foggia e in Capitanata, le professioniste che garantiscono quotidianamente il proprio impegno in questo complesso e delicatissimo ambito sono molte, espressione di una dedizione ammirevole e di competenze multidisciplinari elevatissime. È uno degli aspetti emerso nel focus nazionale di ieri, con la partecipazione qualificata e qualificante di professioniste che hanno dato vita a un confronto capace di approfondire i mille aspetti differenti e complementari del triste fenomeno della violenza intrafamiliare.
“L’incontro di ieri sera”, dichiara Maria Emilia De Martinis, segretario della Camera Minorile di Foggia, “rappresenta un’altra tappa importante di formazione e confronto all’interno di una rete di persone, donne e uomini, che vogliono continuare a impegnarsi al massimo delle loro capacità, possibilità e competenze per affrontare tutte le problematiche inerenti al tragico fenomeno della violenza all’interno delle famiglie e alle drammatiche conseguenze sui minori”.

Francesco Quitadamo

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cia Lo stallo delle quotazioni, il rischio che i cerealicoltori rinuncino alla semina, la questione del valore
“Si promuova una campagna di sensibilizzazione per il consumo di pasta 100% italiana”
“Lavoriamo insieme per aumentare i contratti di filiera e diminuire la dipendenza dalle importazioni”

“Sul grano duro italiano, riguardo alla tutela dei produttori e al rafforzamento della redditività della cerealicoltura italiana, il Governo deve fare molto di più. È una questione importante, profondamente connessa con la sicurezza alimentare dei consumatori e la sovranità in campo agricolo delle nostre produzioni”. È Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, a tornare su una questione che ha mobilitato l’organizzazione a tutti i livelli con una petizione sottoscritta da circa 75mila italiani (https://chng.it/zVC8sWyT75) e una campagna alla quale hanno aderito 44 comuni pugliesi, coinvolgendo circa 1 milione e 200mila cittadini.
STALLO DELLE QUOTAZIONI. “Abbiamo apprezzato l’operatività del piano straordinario di controlli nei porti italiani sul grano importato, così come ci siamo espressi favorevolmente sulla riattivazione della Commissione Sperimentale Nazionale sul prezzo del frumento, ma dobbiamo ribadire che quanto fatto finora non basta”, aggiunge Sicolo, “perché i cerealicoltori italiani stanno ancora aspettando il pieno avvio di tutte le misure contenute in Granaio Italia, con l’attivazione del Registro Telematico e di tutte le misure sulla tracciabilità del grano duro importato in Italia. Il Governo deve attivare gli strumenti adeguati a certificare e garantire provenienza, qualità e salubrità del grano duro che arriva nei porti italiani. Inoltre, invitiamo il Governo a promuovere una campagna di sensibilizzazione, rivolta ai consumatori, per sostenere l’acquisto e il consumo di pasta 100% italiana, realizzata interamente con grano duro prodotto in Italia”. “Le quotazioni del grano duro italiano sono caratterizzate, negli ultimi messi, da uno stallo e un livello dei prezzi ancora troppo bassi. Il rischio è che, mancando redditività, gli imprenditori agricoli rinuncino alla semina e disinvestano”.
CONTRATTI DI FILIERA. “Occorre che il Governo e tutti i soggetti del settore si impegnino per favorire i contratti di filiera che valorizzano la qualità del grano italiano, riconoscendo ad essa la giusta valutazione di mercato. Con i contratti di filiera abbiamo uno strumento importante per favorire e incentivare concretamente la produzione di grano italiano, così da diminuire la dipendenza dalle importazioni di frumento”, dichiara Sicolo. “Solo in questo modo possiamo agire realmente per salvaguardare la Sovranità Alimentare del nostro paese”.
L’APPELLO AI CONSUMATORI. Gennaro Sicolo, poi, torna a rivolgere un appello ai consumatori. “È fondamentale che i consumatori abbiano consapevolezza di quanto sia importante e decisivo il loro ruolo”, spiega Sicolo. “Per questo motivo, la nostra organizzazione chiede ai consumatori italiani di scegliere esclusivamente pasta realizzata al 100% con grano duro italiano. La battaglia che abbiamo intrapreso ha cominciato a ottenere alcuni importanti risultati, come la riattivazione della Commissione Sperimentale Nazionale sul prezzo del grano duro e il piano straordinario di controlli nei porti sul frumento importato. È chiaro, però, che questo non basta. Nel 2024, tutti devono essere impegnati a dare risposte ai produttori cerealicoli italiani e ai consumatori. Occorrono risposte concrete e positive sulla questione del valore riconosciuto al grano duro italiano, sulla redditività delle aziende cerealicole, sulla reale difesa e valorizzazione della produzione cerealicola nazionale.
LA QUESTIONE DEL VALORE. “La questione del valore ai produttori cerealicoli per il loro grano, con un impegno a favorire condizioni per una più equa distribuzione del valore aggiunto lungo la filiera, resta centrale e purtroppo in questo senso non ci sono ancora delle misure concrete da parte del Governo. I passi compiuti sono importanti, ma non ancora sufficienti, perché i problemi devono essere risolti e c'è ancora una questione importante a cui va data risposta, vale a dire l'attivazione delle misure di Granaio Italia, col registro telematico e tutte le altre azioni a tutela sia dei produttori cerealicoli sia dei consumatori sulla qualità dei grani e gli standard di sicurezza alimentare delle importazioni. Rinnoviamo il nostro invito, rivolto a tutti i consumatori, di scegliere pasta realizzata al 100% con grano italiano: a tutela sia della salute di ciò che si mangia sia a difesa del presente e del futuro della cerealicoltura italiana. Continueremo a lottare fino a quando tutti gli obiettivi e le proposte che abbiamo illustrato nella nostra petizione diverranno realtà concreta", conclude Sicolo.

Ufficio Stampa Cia Puglia
Francesco Quitadamo

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