Il nuovo commissario della Fiera di Foggia, Massimo Arena, vuole cambiare la Fiera di Foggia, oserei dire, vuole mettere in moto la macchina Fiera. Ente dalle grosse potenzialità.
I dipendenti non prendono lo stipendio da giugno, debiti vicino al milione di euro, tra pagamenti di fornitori, evasione utenze, vecchie pendenze. Cifra importante ma non impossibile da pareggiare. 
Chi mi ha voluto lì, l’assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese, mi ha rassicurato che dalla Regione Puglia sono favorevoli al rilancio. Risanamento e rilancio che avranno come obiettivi, l'innovazione, cultura, agroalimentare, eventi. 
Tutti dovranno farsi carico per migliorare tale Ente. Quando dico tutti, parto della Regione e arrivo a Provincia, Comune e Camera di Commercio.
La Fiera funziona. Cultura, co-working, incubatore di imprese. Dobbiamo darle una visione. Abbiamo già il finanziamento per un hub rurale importante, allacciato i contatti con l’Università di Foggia, dalla quale ho incassato massima disponibilità. Sto cominciando a riempire il calendario di saloni espositivi ed eventi.
La prima cosa che voglio fare è uno spazio di coworking per tutti i giovani professionisti che non hanno uno studio proprio, questo è il futuro. La seconda è realizzare un incubatore di imprese a vocazione agroalimentare. Se siamo la provincia che produce l’80% del pil alimentare regionale, non vedo perché non dobbiamo andare in questa direzione. Anche la Fiera dell’agricoltura va ripensata in quest’ottica: non più l’evento meramente espositivo dove si passeggia con i pop-corn per vedere gli animali. Quello è un tempo andato affidato ai ricordi. La nostra fiera che deve raccontare l’agricoltura sociale e l’agricoltura dell’innovazione. Guardare, sperimentare, anticipare il futuro.