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ospedalefoggiaL'ospedale di Foggia utilizzerà metodiche innovative per un approccio sempre più mininvasivo alle patologie neurochirurgiche neoplastiche, vascolari e spinali.
Proprio l'aumento dei casi trattati negli ultimi mesi presso il Policlinico di Foggia, ha portato alla sperimentazione di tali sistemi.
Obiettivo del dott. Colamaria è, infatti, quello di implementare, con l’utilizzo delle ultime tecnologie a disposizione, la varietà di interventi neurochirurgici. In particolare, l’utilizzo del Neuro-navigatore, una tecnologia innovativa che consente l’asportazione della lesione senza coinvolgere le aree cerebrali sane e/o le biopsie di lesioni profonde di piccole dimensioni in aree cerebrali critiche e del Neuro-endoscopio che permette l’asportazione di tumori intraventricolari e tumori della regione ipofisaria per via trans-nasale.
Tutti gli interventi neurochirurgici in aree critiche vengono effettuati con l’ausilio del monitoraggio intraoperatorio. La Neurofisiologia intraoperatoria rappresenta, infatti, uno dei settori di maggiore progresso della moderna Neurochirurgia. Laddove, tradizionalmente, il chirurgo si era sempre basato su un’informazione puramente anatomica nel decidere la miglior strategia chirurgica per operare nel cervello o nel midollo spinale, vi è ora la possibilità di acquisire una preziosa informazione funzionale.
Di recente acquisizione, inoltre, presso la sala operatoria della Struttura il nuovo microscopio robotizzato ad elevatissimo contenuto tecnologico. L’apparecchiatura consente di memorizzare più posizioni, di fissare un punto nel campo operatorio mantenendolo in diverse angolazioni (pointlock), di visualizzare mediante tecnologia digitale ibrida anche senza oculari e possiede filtri integrati nel sistema ottico che permettono di definire meglio i tumori e il flusso ematico cerebrale per un più efficace trattamento delle malformazioni vascolari.
I riuniti di Foggia, avvieranno un percorso per garantire anche il trattamento delle patologie vascolari cerebrali, tipo gli aneurismi cerebrali. Sono stati effettuati presso la Struttura Complessa di Neurochirurgia i primi due interventi chirurgici di ernia discale mediante l’innovativa metodica della discectomia endoscopica transforaminale.
L'operazione sarà endoscopica mini-invasiva. Il paziente verrà trattato in analgesia locale con sedazione oppure con un’anestesia locoregionale spinale, in posizione prona o in decubito laterale. Grazie ad un’incisione cutanea di 1 cm non è necessario scollare o tagliare muscoli ed altri tessuti, rispettandone l’anatomia: questo determina una minore formazione di cicatrici o aderenze nella zona d’intervento, con una chiara riduzione del dolore post-operatorio e dell’uso di farmaci analgesici.
Diversi studi dimostrano come questa nuova tecnica consenta di ottenere un più rapido recupero funzionale, accelerando il processo di guarigione di diverse settimane rispetto alle tradizionali tecniche “a cielo aperto”. “La nuova frontiera nella Neurochirurgia è rappresentata - ha dichiarato il Dott. Colamaria - dall’utilizzo di esoscopi e bracci robotizzati che permettono una sempre maggiore mininvasività con un miglior risultato nella radicalità nel trattamento delle patologie neurochirurgiche”.