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anziano non autosufficienteGrazie a SPI Cgil e a un’operatrice INCA, un vedovo 83enne recupera quanto gli spettava
E’ vedovo da 5 anni, i 2 figli vivono lontano, ora però passerà un Natale più sereno

POGGIO IMPERIALE La comunicazione gli è arrivata in questi giorni, giusto in tempo per prepararsi a un Natale più sereno: un anziano signore di Poggio Imperiale, dopo 5 anni, si è visto finalmente riconoscere circa 30mila euro di arretrati sulla pensione di reversibilità cui aveva diritto. Merito del patronato INCA e dello SPI Cgil, il più grande Sindacato dei Pensionati Italiani. Merito di un’iniziativa, quella di portare i diritti in piazza attraverso “Nello”, il pullmino che nell’ultimo anno ha attraversato la provincia di Foggia. Lo scorso 26 luglio, a bordo di “Nello”, gli esperti in materia pensionistica dello SPI e del patronato INCA Cgil si recarono a Poggio Imperiale. “A un certo punto”, ha raccontato Laura Mimmo, operatrice INCA di Sannicandro Garganico che si è occupata di risolvere positivamente la questione, “al pullmino si avvicinò un anziano signore”. Quel signore era un uomo che oggi ha 83 anni, ed è rimasto vedovo a gennaio del 2014. Quando morì sua moglie, si rivolse all’Inps per chiedere se avesse diritto alla reversibilità. Gli fu riconosciuta solo in parte. “Si tratta di un anziano che vive da solo”, ha aggiunto Laura Mimmo. “I suoi due figli, da tempo hanno lasciato Poggio Imperiale per vivere e lavorare altrove. Quello che abbiamo fatto è ricostruire tutta la sua vicenda, raccogliendo e mettendo in ordine le carte per verificare se tutto fosse a posto. L’uomo si rivolgeva a noi per la prima volta. Ricostruita la situazione, siamo riusciti ad avere un’interlocuzione approfondita con Inps e, finalmente, a quell’anziano signore sono stati riconosciuti circa 30mila euro di arretrati sulla reversibilità”. “E’ un risultato importantissimo”, ha dichiarato Franco Persiano, segretario provinciale SPI Cgil Foggia, “per il quale voglio ringraziare pubblicamente Laura Mimmo, il patronato INCA e tutti gli operatori SPI che ogni giorno, in Capitanata, svolgono un compito prezioso, rappresentando un punto di riferimento e spesso una vera e propria ‘ancora di salvezza’ per centinaia di cittadini, lavoratori, disoccupati e, soprattutto di pensionati che vivono soli, hanno difficoltà a interloquire con una burocrazia troppe volte sbrigativa, impersonale, fredda e lontana. ‘Nello’, il pullmino dei diritti, è un’iniziativa che, come ‘Carosello’, sta portando il Sindacato dei Pensionati direttamente nelle piazze di paesi e paesini. La Capitanata, soprattutto nelle zone interne”, ha aggiunto Franco Persiano, “vive situazioni di grande disagio e isolamento. Sta aumentando il numero degli anziani soli. Il lavoro che stanno facendo gli operatori di ‘Nello’ è encomiabile, per questo motivo voglio ringraziarli tutti: risultati come quello di Poggio Imperiale cambiano letteralmente la vita a persone che sono in una situazione di difficoltà e solitudine. Non è la prima volta che ci occupiamo di casi simili, anche se meno clamorosi. I nostri operatori si mettono a disposizione, ascoltano chi gli sta di fronte, valutano scrupolosamente le situazioni e le carte, così poi da procedere. In questo modo, ogni anno, riescono ad aiutare centinaia di pensionati a ottenere quanto spetta loro”. ‘Nello’ ha già compiuto diversi ‘tour’ in tutta la provincia di Foggia: quest’anno, sia in primavera che a inizio estate il pullmino dei diritti ha macinato chilometri su chilometri, arrivando in decine di piazze e incontrando centinaia di persone. “Continueremo anche nella prossima primavera, vogliamo portare informazioni e diritti in ogni paese della Capitanata per dare una mano a chi ne ha bisogno”.