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davide emanuele

Niente strade e illuminazione pubblica. Una discarica abusiva piena di rifiuti speciali e pericolosi sotto i balconi e niente cassonetti per strada. Erbacce che vanno a fuoco più volte durante l'estate. Nessun negozio o luogo di socializzazione. Niente parchi gioco e spazi protetti per i piccoli cittadini.
È così che, nel 2020, vivono centinaia di famiglie che hanno avuto la sventura di acquistare casa nell'ultimo quadrante della periferia Sud di Foggia, dove solo i nomi delle strade sono altisonanti.
Come ci ha riferito un nutrito gruppo di residenti del prolungamento di via Almirante, che abbiamo incontrato là dove vivono, gli oneri di urbanizzazione sono stati regolarmente pagati da tutti - all'incirca 300mila euro a palazzina - ma le opere ancora non si realizzano. E così in una palazzina hanno acquistato e installato sul tetto un potente faro per illuminare almeno l'ingresso allo stabile; altri hanno montato zanzariere per fermare gli insetti e la polvere sollevata dalle auto in transito.
E poi ci sono i miasmi e i fumi pericolosi che si sviluppano dai terreni incolti circostanti, dove sono ben visibili tra le erbacce i cumuli di rifiuti edili e le lastre di eternit. Dov'è capitato di trovare anche carcasse di auto rubate.
Perfino Masseria Pantano è diventata una iattura a causa dei fuochi appiccati all'interno della recinzione perimetrale, invece di essere un fattore attrattivo e un luogo di socializzazione.
Il sindaco Landella, da queste parti, lo si vede solo in campagna elettorale e nessuna delle promesse fatte nel 2014 e nel 2019 è stata ancora mantenuta.
Sarà nostro compito ricordargliele e sollecitarlo a restituire piena dignità di cittadini e contribuenti a chi ha acquistato casa facendo sacrifici e oggi si ritrova ad abitare in un invivibile pezzo di città.