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CataneoDopo la battaglia sull’Autonomia differenziata, altro risultato rilevante conseguito dal Movimento 24 Agosto sul RF.

Foggia, 21 ottobre 2020. Una settimana fa l’approvazione da parte di Senato e Camera di alcuni atti relativi al Recovery Fund (RF), che è uno dei fondi previsti dall’Unione Europa nel cd NEXT GENERATION EU, per contrastare gli effetti sanitari, sociali ed economici della crisi legata al Covid 19.

Questa misura stabilisce per l’Italia, in applicazione dei tre criteri (popolazione, inverso del PIL, media disoccupazione degli ultimi 5 anni) previsti dall’accordo siglato a luglio, circa 209 miliardi di euro, solo con la popolazione poco meno della metà! Dopo l’accordo raggiunto dal Governo, per le ipotesi di ripartizione si sono proiettati politici, economisti, docenti e esperti di conti pubblici, rappresentanti di questa e di quella associazione datoriale. In prima linea il PD con il suo segretario, fautore di una quota sul totale del 34%, per il Mezzogiorno, corrispondente solo alla popolazione residente, poi la ministra delle infrastrutture e trasporti ed il responsabile Economia, sempre PD, unitamente ad altri politici hanno innalzato tale percentuale al 40%.

“Il Movimento 24 Agosto Equità Territoriale ha prodotto da fine di luglio un dossier per la ripartizione del RF in Italia, applicando in cifre ciò che prevede l’accordo con i tre citati criteri - afferma Pasquale Cataneo referente del Gruppo di studio “Economia e Sviluppo” del M24A-ET - con il risultato che circa il 70% dei soldi devono essere indirizzati al Mezzogiorno e da ritenersi aggiuntivi alle altre fonti di finanziamento, in quanto, la cifra complessiva dei circa 209 miliardi è stata determinata a Bruxelles, proprio in rapporto anche agli altri due ulteriori criteri, per le pessime e precarie condizioni economiche e sociali del Sud e delle Isole.”

Dall’emanazione del dossier M24A-ET, mai contestato, è stata condotta un'opera di capillare informazione con i pochi strumenti disponibili e con i media nazionali “disattenti”, qualche citazione, intervista e articoli di encomiabili media locali e/o regionali, sia sulla carta stampata e sia on-line, meridionali e non. A ciò si è aggiunto l’invio, con PEC, a tutti i governatori e presidenti dei Consigli regionali del Mezzogiorno oltre ai canali social (le dirette fb di Pino Aprile e l'opera di divulgazione locale a cura di dirigenti e attivisti). Successivamente lo studio è stato inviato al Presidente Conte e ai parlamentari ed infine è stato presentato, con la manifestazione nazionale di M24A-ET #NonUnPassoIndietro, in Piazza Montecitorio, a Roma il 06 ottobre. L’azione di alcuni parlamentari, più sensibili e attenti, ha fatto sì che la nostra impostazione fosse sostanzialmente accolta, una settimana dopo, nella relazione citata ed approvata nelle aule in Parlamento.

“Le nostre tesi sono state citate in alcune audizioni fatte dalle due Commissioni (V^ della Camera e XIV^ del Senato), incluse in alcune memorie scritte e sostanziate nella relazione conclusiva della V^ sull’Individuazione delle priorità nell’utilizzo del Recovery Fund, specificando ancor di più, a pag. 20 della relazione - XVIII legislatura DOC. XVI N.4, - sottolinea Cataneo segretario del circolo foggiano e componente del direttivo nazionale- che è necessario seguire nella redistribuzione delle risorse del Recovery Fund, all'interno del Paese (tra le regioni e le macro-aree), il criterio di riparto stabilito dall'Europa nell’assegnazione del montante complessivo tra gli stati membri in modo da sostenere le aree economicamente svantaggiate. Non solo, ma che queste risorse saranno aggiuntive sia agli altri ordinari finanziamenti europei del QFP 2021-2027 nonché sia alla quota di cofinanziamento nazionale. In pratica le indicazioni del dossier!”

Si tratta di un’occasione storica fornita al Sud ed alle Isole per colmare il divario rispetto alle zone più sviluppate del Paese, come scritto nella relazione, perché le risorse per entità, in percentuale sul PIL nazionale, superano quelle dell’intervento straordinario per il Mezzogiorno che è, ancora, dopo oltre 70 anni di storia repubblicana, purtroppo, la più vasta area in ritardo di sviluppo in Italia ed in Europa.

“Pertanto ora queste risorse dovranno essere indirizzate, con una visione strategica complessiva, al Mezzogiorno per contribuire a colmare il gap socio-economico Nord-Sud e a rilanciare l’economia italiana anche attraverso l’interdipendenza economica - conclude Raffaele Cariglia referente provinciale – il M24A-ET è in campo per il Mezzogiorno e le aree interne fin dalla battaglia, terminata con l'arresto, finora, della cd. “Autonomia differenziata” ed ora anche in questa, appena iniziata, sul Recovery Fund, per rendere questo Paese più equo e giusto, più costituzionalmente orientato a dare uguaglianza sostanziale e formale ai suoi cittadini. Siamo solo all'inizio, unitevi a noi e saremo ancor più incisivi!”


https://movimento24agosto.it/wp-content/uploads/2020/07/Recovery-Fund_prima_parte_FINALE.pdf