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Fast-Confsal: Treno-tram/BRT, la “commedia” dei trasporti solo in Capitanata.
Tante le contraddizioni, i ritardi e gli stravolgimenti negli ultimi 15 anni che penalizzano il territorio, le imprese e i cittadini foggiani.

Le ultime novità sul treno-tram e gli interventi, tra i quali quello dell’assessore pugliese ai trasporti Anita Maurodinoia sollecitano la Fast-Confsal di Capitanata ad intervenire atteso che l’Organizzazione sindacale autonoma pugliese è intervenuta più volte, sia a livello provinciale che a quello regionale, con note scritte e partecipando ai tavoli segnalando puntualmente sia all’assessorato regionale a Bari che alla al Presidente Gatta della Provincia di Foggia, verbalmente e in forma scritta, le rilevanti contraddizioni per l’incomprensibile azione in controtendenza in Capitanata rispetto agli indirizzi di programmazione europea e nazionale (che sono ulteriormente rafforzati con il PNRR) sulla mobilità sostenibile attraverso il maggior utilizzo dell’intermodalità, il rilancio del trasporto pubblico con maggiori e migliori e servizi per la collettività.
“Quanto oggi viene affermato sui ritardi del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili o problemi con R.F.I. Spa in merito al collegamento della tratta Foggia-Manfredonia le motivazioni e le cause probabilmente risiedono nella presentazione di progetti non sostenibili per varie ragioni, di contro e nel contempo, invece, l’assessorato ai trasporti della Regione Puglia, secondo quanto previsto dal D.Lgs 422/97, ha posto in essere rilevanti contraddizioni per esempio rispetto all’elettrificazione delle tratte ferroviarie regionali con due diverse strategie rispetto alla Foggia-Manfredonia (con risorse programmate da oltre 10 anni ma mai effettuate) e alla Barletta-Spinazzola - afferma il segretario Fast-Confsal Foggia Domenico Santodirocco che di seguito precisa- la stessa Regione Puglia ha sottoscritto il Contratto di Servizio (2018-2032) per il T.P.L. regionale/ locale con Trenitalia Spa, compreso la tratta Foggia-Manfredonia che, in attesa decennale dei lavori di elettrificazione e l’acquisto del materiale rotabile, è di vitale importanza per lo sviluppo dell’intera Capitanata anche in funzione delle aree e dei sistemi produttivi locali e il collegamento del Porto Alti Fondali alla rete TEN-T unitamente ai collegamenti ferroviari tra Foggia e Manfredonia che vengono effettuati, tranne il periodo estivo, con servizi sostitutivi (88 bus/giorno) con i negativi risvolti legati all’inquinamento ambientale, alla (in)sicurezza stradale e congestione urbana, alle programmazioni contraddittorie e ai finanziamenti non spesi.”
Pertanto mentre in Capitanata non si realizza l’elettrificazione e l’acquisto di materiale rotabile ferroviario finanziato da anni (venendo meno ai principi della mobilità sostenibile con servizi inadeguati che creano enormi disagi alla collettività) nel resto della Puglia, a partire dalla Provincia BAT, e nel centro-nord del Paese, INVECE si fanno gli investimenti per le linee regionali ferroviarie con l’adduzione su gomma per favorire il pendolarismo (scolastico, lavorativo e per servizi, amministrativi, socio-sanitari, ecc. ) e i collegamenti turistici e culturali.
“La Fast-Confsal di Puglia ha proposto, INASCOLTATA, a Bari e a Foggia anche soluzioni, adeguate e percorribili, come il modello di esercizio già presente in Capitanata tra Foggia e Lucera anche sulla Foggia-Manfredonia per conseguire i seguenti risultati: tempi di percorrenza ridotti, maggiore integrazione tra le reti e modalità di trasporto, riduzione della congestione e aumento della sicurezza del traffico stradale extra urbano e urbano, riduzione inquinamento ambientale, concorrenza al trasporto privato. Era ed è INCOMPRESIBILE - chiosa il segretario regionale di Puglia Vincenzo Cataneo - quanto sta avvenendo che come Fast-Confsal abbiamo denunciato per tempo, a tutti i livelli istituzionali, anche per gli esiti dei mancati investimenti sui livelli occupazionali del personale di Trenitalia Spa, Rfi Spa e appalti ferroviari, con la riduzione dei carichi di lavoro delle attività per equipaggi, manutenzione ciclica e corrente dei treni e dell’infrastruttura. Emergono i ritardi e le contraddizioni di chi disattende, in Capitanata, gli indirizzi legislativi europei, nazionali ed anche regionali pugliesi. Risulta essere per tali motivi essenziale rivedere queste incomprensibili scelte ed urge un confronto immediato a Foggia e a Bari. Noi di Fast Confsal ci siamo e gli altri. E la politica foggiana e regionale?”

Ufficio Stampa Fast Puglia e Basilicata