Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 386 visitatori e nessun utente online

logoPDCampo: “Tutti hanno diritto ad esprimere liberamente il proprio orientamento sessuale e ad essere tutelati contro le discriminazioni”
Dichiarazione di Paolo Campo, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale

Il Consiglio regionale approva la proposta di legge, sostenuta con forza dal Partito Democratico, che previene e contrasta le discriminazioni motivate dall’orientamento sessuale.
L’assunto affermato dal complesso normativo è che tutti hanno diritto ad esprimere liberamente il proprio orientamento sessuale, quindi, le istituzioni pugliesi hanno il dovere di prevenire e contrastare discriminazioni e violenze collegate all’identità di genere o alle variazioni nelle caratteristiche di sesso.
Ciò significa che nei luoghi di lavoro bisognerà adottare ogni misura utile a garantire la parità di trattamento in tema di accesso alle selezioni e alle assunzioni. Nelle scuole e nelle università si organizzino corsi di formazione e aggiornamento destinati agli insegnanti e al personale non docente capaci di contrastare le disparità e valorizzare le differenze, partendo dal linguaggio utilizzato in classe.
La legge prevede anche l’intervento attivo delle strutture sociosanitarie regionali nell’attività di soccorso, protezione, sostegno e accoglienza alle vittime di discriminazione o di violenza originate dall’orientamento sessuale.
La Regione, inoltre, agirà con il supporto del terzo settore e dell’associazionismo per l’organizzazione di eventi di sensibilizzazione sociale e culturali orientate alla non discriminazione e all’inclusione.
Grazie all’approvazione di questa legge, la Regione Puglia compie un enorme passo in avanti verso l’affermazione e la tutela dei diritti civili e sociali. Un risultato ottenuto grazie all’impegno profuso dal Partito Democratico e dal centrosinistra nell’ascolto della comunità pugliese e contro l’ostruzionismo ideologico delle destre che oggi hanno presentato in Aula 300 emendamenti con il solo intento di affossare la norma.