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F1Un po’ come la Moto Gp, la Formula 1 degli ultimi anni è diventata questione per pochi, per quanto concerne la lotta al titolo mondiale, o meglio solo per uno. Hamilton è decisamente il Marquez della Moto Gp, certo non qualcosa che faccia benissimo allo spettacolo, soprattutto per noi italiani se ciò va’ a influire sulle prestazioni e i cattivi risultati della Ferrari nelle quattro ruote, o di Ducati e Valentino Rossi nelle due.

Si vola in Messico questa settimana, teatro di festeggiamenti negli ultimi anni per un Hamilton che si appresta a vincere il sesto titolo iridato della sua carriera, a meno uno da Schumacher e con ancora tanta fame e record da voler abbattere. Il pilota Mercedes anche quest’anno ha lasciato le briciole agli avversari, ha superato Senna nel numero di pole in carriera e mette nel mirino Michael per quel che riguarda le 91 vittorie.

Solo Bottas, compagno di squadra ideale e sin troppo accomodante, tiene aperto un campionato che solamente per la matematica non risulta ancora chiuso: il finlandese ha una cinquantina di punti di vantaggio su un Leclerc che da Spa in poi ha dimostrato di essere lui come pilota e la Ferrari come macchina, quanto meno a livello della freccia d’argento, se non superiore. Il che aumenta i rammarichi e rimpianti per un’annata partita malissimo, ma che lascia tante belle speranze per una stagione futura che non può cominciare come quella che sta per concludersi.

Attardati di una decina di punti, a parità in classifica, Verstappen e Vettel: ci si gioca il podio Mondiale, per quanto possa valere soprattutto per un quattro volte campione del mondo, il secondo posto resta improbabile da soffiare a Bottas, ma una Ferrari in palla come nell’ultimo periodo non è detto che non possa sperare fino all’ultimo.

Anche le quote sul prossimo Gran Premio di Formula 1 offrono grande credito alla rossa: Leclerc infatti è il favorito n.1 per la vittoria in Messico, dato a 2.75 precedendo anche lo stesso Hamilton, quotato a 3.25, a 4.50 un non lontano Vettel mentre è pagato 5 volte la posta Verstappen storicamente buon protagonista in Messico. Lontano come sempre nelle quote Bottas, pagato addirittura a 9.

Per la Ferrari gli ultimi quattro gran premi diranno se quello che è accaduto da Spa in poi è un fuoco di paglia legato ai favori per determinati circuiti in base alle caratteristiche della monoposto, o qualcosa di più: il dato che più sorprende è la velocità della macchina tanto in gara quanto in qualifica, il che ha senza dubbio sorpreso e non poco Toto Wolf e tutta la Mercedes.

In vista del cambio regolamentare radicale del 2021, occorrerà trarre il massimo dalla prossima stagione dove ben poco muterà a livello di regole e macchine: prima della grande rivoluzione, la Ferrari, vuole tornare ad essere campione.