Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 207 visitatori e nessun utente online

monossido

Ma conosciamolo meglio questo killer senza scrupoli
e’ arrivata la neve anche in capitanata e con essa oltre al divertimento di grandi e piccini la necesita’ dell’accensione forzata di tutto cio’ che porti il caldo nelle nostre case o in campagna o altri luoghi (ruderi ) dove allogiano “ tanti invisibili “che pur di riscaldarsi, accendono fuochi in ogni luogo .senza pensare che questi gesti possono essere veramente pericolosi poiche si puo’ formare il monossido di carbonio
cos’e’.....
l'ossido di carbonio e’ un inquinante molto insidioso, soprattutto nei luoghi chiusi dove si può accumulare in concentrazioni letali. tali situazioni sono purtroppo frequenti e innumerevoli sono i casi di avvelenamento e gli incidenti anche mortali il monossido di carbonio viene liberato nell’ambiente a causa di un processo di combustione incompleta dei combustibili organici (legno, carbone, olio e carburanti). Attenzione quindi che lo scaldabagno.. funzioni bene!!; le stufe e gli impianti di riscaldamento non abbiano difetti; i camini e le stufe a legna non abbiano le canne fumarie intasate; che gli stessi camini e stufe siano posizionati in locali sufficientemente ventilati; che i comignoli non siano occlusi da nidi di calabroni o di uccelli e braceri che vengono accesi vicino i giacigli occasionali... . essendo il co incolore, insapore, inodore e non irritatante, può causare morti accidentali senza che le vittime si rendano conto di quel che sta loro succedendo. una volta respirato, il co si lega all’emoglobina con una affinità che è 220 volte superiore a quella dell’ossigeno e forma un composto inattivo fisiologicamente che viene chiamato carbossiemoglobina. questa sostanza, al contrario dell’emoglobina, non è in grado di garantire l’ossigenazione ai tessuti, in particolare al cervello ed al cuore. la morte sopravviene pertanto per asfissia. l’effetto del co risulta maggiore in altitudine, per la ridotta percentuale di ossigeno nell’aria. spesso non viene riconosciuto e si addebitano i primi sintomi di intossicazione (mal di testa, leggera nausea, giramenti di testa) ad altre cause.
Se ci si accorge che siamo davanti ad un paziente intossicatoda co cosa si fa..
Dapprima tuteliamoci perche’ altrimenti poi non siamo di aiuto a nessuno quindi copriamoci naso e bocca con un fazzoletto e apriamo le finestre per far entrare ossigeno nell’ambiente; portiamo subito la persona intossicata all’esterno; telefoniamo al 118 il trattamento seguente prevede somministrazione di ossigeno ad alta concentrazione; una volta in ospedale la camera iperbarica è il trattamento spesso risolutivo dell’intossicazione da conei casi piu’ gravi .

Prevenzione

per prevenire questi drammatici incidenti è necessario tenere sempre ben presente due principi fondamentali: il primo riguarda l’adeguata ventilazione dei locali che ospitano gli apparecchi a combustione (cucina, bagno, box oppure salotto nel caso del camino o della stufa a legna o qualsiasi altro luogo), avendo sempre cura di controllare le apposite bocchette per l’areazione che non devono mai essere intasate, sporche o chiuse da oggetti lasciati incautamente davanti alle stesse. Il secondo principio riguarda invece il massimo rigore che si deve avere nella cura della manutenzione e del corretto funzionamento degli apparecchi a combustione: stufe a carbone, a gas, a legna, caldaie, boiler, cucine, camini aperti. la pulitura dei camini e dei condotti di evacuazione dei gas deve essere eseguita almeno una volta all’anno da operatori qualificati.
Rispettando piccole e semplici regole preveniamo intossicazioni ad alto che possono coinvolgere interi nuclei famigliari
quindi ....attenzione.

Tel h24 per emergenza/urgenza 0881/732326
fax 0881/736003
interno uff. CAV 0881/736268
interno uff. Resp.CAV 0881/736453