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Politica

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logoPDPD FEDERAZIONE PROVINCIALE FOGGIA, PIERPAOLO d’ARIENZO PROCLAMATO SEGRETARIO E SABINA DITOMMASO ELETTA PRESIDENTE

Venerdì 31 marzo si è tenuta a Foggia l’Assemblea della Federazione provinciale di Foggia del Partito Democratico. Mariano Rauseo ha aperto i lavori. Più di 100 i delegati dai circoli che hanno partecipato all’ultima fase dei lavori congressuali a cui hanno preso parte anche altre forze politiche, sindacati, associazioni. Pierpaolo d’Arienzo (Sindaco di Monte Sant’Angelo) è stato proclamato segretario e Sabina Ditommaso (Presidente del Consiglio comunale di Cerignola) presidente.

Hanno portato i loro saluti: il segretario del Pd Puglia Domenico De Santis, il presidente della Provincia di Foggia Giuseppe Nobiletti, Maurizio Carmeno (segretario provinciale Cgil), Luca Maggio (segretario provinciale Uil), Domenico Rizzi (Arci), Innocenza Starace (Europa Verde) e le altre forze politiche con Massimo Colia (Civici di Emiliano), Mario Nobile (segretario provinciale di Sinistra Italia); Michele Santarelli (Partito Socialista); Pino Lonigro (Socialismo Dauno).

“È un onore essere stata eletta Presidente del Partito Democratico Provinciale di Foggia. Insieme al nuovo Segretario Provinciale Pierpaolo d'Arienzo inizia un nuovo cammino nel solco dell'unità, della condivisione e della pluralità. Buon lavoro a tutti i segretari di circolo e ai componenti del direttivo” - ha dichiarato la presidente Ditommaso.

Il segretario provinciale Pierpaolo d’Arienzo ha raccontato un pezzo della sua esperienza da amministratore come Sindaco di Monte Sant’Angelo: “Abbiamo puntato sulla legalità, sulla bellezza, sulla cultura, che sono gli stessi temi sui quali può e deve ripartire questo territorio. Metto la mia esperienza al servizio del Partito Democratico e del territorio”.

Si sofferma anche sulle prossime elezioni comunali a Foggia. “Il Comune di Foggia deve ripartire dalla legalità. La legalità in una pubblica amministrazione si fa mettendo persone oneste, competenti, persone che non sparano dal balcone con una pistola né che intascano tangenti o si fanno corrompere”. Ha ricordato anche Francesco Marcone nel giorno dell’anniversario. “Per eleggere il sindaco di Foggia penso ad un percorso ampio, lo stesso percorso che abbiamo fatto, per esempio, per eleggere il presidente della Provincia”.

La sua visione del nuovo Partito Democratico. “Noi la dobbiamo smettere di andare da soli, noi la dobbiamo smettere di non saper dialogare con gli altri e confrontarci. Noi la dobbiamo smettere di fare i radical chic e pensare che solo noi siamo intelligenti. Perché la politica non si fa così, la politica si fa con il dialogo, con il confronto, con la condivisione e se le tue idee sono buone, se sei capace, la gente lo riconosce. Perché i nostri cittadini sono intelligenti. Il Partito Democratico è uno dei pochi partiti, forse l’unico, che in ogni Comune ha una luce accesa e ha una targa fuori che, fondamentalmente, dice: qui dentro si incontrano delle persone, si siedono intorno ad un tavolo e discutono di dove deve andare questo Paese, questa città, questo territorio. Lo fanno, a volte, anche aspramente? sì, perché ci crediamo, perché ci mettiamo passione, perché ci mettiamo il cuore nelle cose che facciamo… quella luce deve restare accesa e le porte devono essere aperte e di quelle luci ne dobbiamo accedere ancora altre, in altri comuni”.

“Rimettiamo al centro i temi” - ha detto - “Non ci interessano le persone, le facce belle eccetera… ci interessano i temi, ci interessano i contenuti, ci interessa la visione: come cresce questo territorio? mettendo al centro la legalità, ripartendo dalla bellezza, con la cultura e il turismo, rimettendo l’agricoltura al centro dei processi: noi siamo il granaio d’Europa, i nostri pomodori vengono esportati nel mondo, noi siamo grandi ma ce lo dimentichiamo, forse… il futuro di questo territorio è fatto anche di grandi imprese e industrie che producono, esportano in tutto il mondo”.

d’Arienzo ha chiuso utilizzando l’orgoglio: “Noi dobbiamo tornare ad essere orgogliosi di essere del Partito Democratico: io sono orgoglioso di appartenere e di avere una tessera al Partito Democratico… Insieme ce la faremo”.

La diretta streaming con gli interventi di tanti ospiti: https://youtu.be/K1_Z08DcH5E
Tanti gli ospiti nella diretta streaming condotta dal nuovo portavoce del Pd Capitanata, Pasquale Gatta: Davide Emanuele (segretario Pd Foggia), Daniele d’Alessandro (Segretario Pd Cerignola), Giuseppe Nobiletti (Sindaco di Vieste e presidente Provincia di Foggia), Maurizio Carmeno (segretario provinciale Cgil), Lia Azzarone (segretario uscente del Pd Capitanata), Paolo Campo (consigliere regionale), Vittorio Presutto (segretario organizzativo uscente del Pd Capitanata), Leonardo Cavalieri (Sindaco di Troia), Maria Dibisceglia (vicesindaco di Cerignola), Michele Merla (Sindaco di San Marco in Lamis), gli interventi integrali del segretario del Pd Puglia Domenico de Santis, del vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, Stefano Pastucci (segretario provinciale Giovani Democratici), della nuova presidente del Pd Capitanata Sabina Ditommaso e del nuovo segretario provinciale Pierpaolo d’Arienzo.

PdCapitanata

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Cataneo
Chi vuole 20 sanità o 20 politiche energetiche? Io no!
Dichiarazione di Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale

Sono sempre stato convinto che l’autonomia differenziata sia una previsione in contraddizione con l’impianto complessivo del nostro ordinamento costituzionale. Fu un tentativo maldestro, compiuto nel 2001 con il centrosinistra al governo del Paese, per arginare la “fregola federalista” che sembrava aver contagiato tutti alla vigilia del voto. La Lega voleva la secessione, si rispose con questo pastrocchio e con lo sconsiderato aumento delle materie a potestà concorrente tra Stato e Regioni.
Oggi quelle previsioni trovano conferma con la scellerata intesa politica nel centrodestra, compiuta con la consapevolezza che essa possa essere l’anticamera della dissoluzione dell’unità nazionale.
Ne sono sempre più convinto e l’ho ribadito in occasione dell’incontro organizzato dalla Cgil Foggia a Pietramontecorvino, a cui ho avuto il piacere di partecipare insieme al segretario provinciale Maurizio Carmeno, il sindaco Raimondo Giallella e il presidente provinciale dell’ANPI Michele Galante.
Affrontiamo quotidianamente gli esiti infausti della riforma costituzionale fatta 22 anni fa e proprio questa esperienza dovrebbe dissolvere ogni dubbio sulla pericolosità dell’autonomia differenziata ulteriormente rafforzata.
Alcune delle funzioni concorrenti da allora attribuite alle Regioni hanno nel tempo prodotto conflitti istituzionali, aggravato il peso della burocrazia, arrecato disagi ai cittadini e ritardi alle imprese. Soprattutto, quella scelta non ha favorito la coesione tra aree geografiche che mantengono tutt’oggi gravi squilibri e sotto molteplici punti di vista.
Se, per ipotesi, tutte quelle stesse materie diventassero di competenza esclusiva delle Regioni, per un verso, i conflitti con lo Stato e le conseguenze di tali conflitti si aggraverebbero; per altro verso, allo Stato rimarrebbe la piena potestà legislativa solo per sicurezza, difesa e politica estera. Proprio lo Stato, soprattutto, non avrebbe più le risorse necessarie a riequilibrare le distanze e le differenze, come detta l’articolo 3 della Costituzione, perché sarebbero per la gran parte appannaggio di quella parte del Paese, le regioni ricche del Nord governate dalla destra, che del Paese non s’interessa.
La destra, utilizzando lo strumento del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, vuole esautorare il Parlamento delle sue funzioni e dar vita ad un nuovo patto sociale fondato sugli interessi di pochi a discapito di tanti, soprattutto dei più deboli.
La mia modesta proposta è che si metta all’ordine del giorno una nuova riforma del Titolo V della Costituzione, che aggiorni quanto deciso alla fine del ‘900 e faccia tesoro, anche, della tragica esperienza della pandemia e del drammatico impatto dei cambiamenti climatici sulla nostra vita. Davvero si vogliono 20 sanità e 20 politiche energetiche in Italia? Io non le voglio!

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amonteQUESTIONE SEASIF. PER IL GRUPPO “A MONTE”, QUANDO SI PARLA DI LAVORO-AMBIENTE-SALUTE, OCCORRE AGIRE TUTTI ASSIEME
Nei giorni scorsi, dopo la richiesta del Gruppo A Monte, si è tenuta la seduta di Consiglio Comunale monotematico dedicato alla “Questione Seasif”. Siamo stati chiari nella nostra disamina e nelle nostre proposte. Partendo dal presupposto che non siamo favorevoli o contrari preventivamente all’arrivo di nuovi imprenditori sul nostro territorio, abbiamo tenuto a dire con molta determinazione che, prima di pronunciarsi, dobbiamo leggere tutti gli atti e che, quindi, bisogna che l’imprenditore faccia conoscere tutto, oltre alla relazione di annuncio del progetto. Abbiamo sottolineato che, se è vero che questo territorio ha bisogno di lavoro da offrire ai tanti disoccupati, è anche vero che la gente deve conoscere se i nuovi insediamenti industriali sono compatibili con la vocazione turistica della nostra terra, ma soprattutto se l’ambiente e la salute saranno rispettati e non aggrediti. Abbiamo chiesto se i diversi attori istituzionali e tecnici hanno detto la loro. Abbiamo chiesto se l’Ufficio Ambiente ha detto la sua. Abbiamo proposto di affidare un incarico di studio all’Università di Foggia e al Politecnico di Bari, istituzioni qualificate a dire su quali possano essere gli impatti di questo nuovo insediamento industriale. Inoltre, abbiamo invitato il Sindaco ad aprire subito una discussione e un confronto, utili e concreti, con Manfredonia, perchè più di Monte città, saranno i cittadini di Macchia e i cittadini di Manfredonia ad avere come vicini i nuovi insediamenti produttivi e a fare con loro i conti. Ecco perchè abbiamo sottolineato che, quanto prima, si tenga un Consiglio Comunale congiunto tra Monte e Manfredonia. E questa nostra ennesima proposta nasce dal fatto che, a Manfredonia, a chiedere chiarezza sono tutti i Rappresentanti politici, senza distinzione di appartenenza, ma ci preoccupa anche la posizione di Sua Eccellenza il Vescovo, Padre Franco Moscone, Pastore equilibrato e attento alle problematiche del nostro territorio: la Politica deve risposte chiare a tutti! E allora, è giusto ragionare insieme e insieme prendere una decisione e comunicare ai cittadini che le scelte saranno fatte solo a tutela della salute, dell’ambiente, del benessere, del lavoro; abbiamo chiesto di avviare un processo partecipativo, dove tutti gli attori da coinvolgere – la Politica, i Tecnici, gli Imprenditori, i Cittadini, le Associazioni ambientaliste ecc. – possano dare il loro contributo, lo stesso processo che si usa per costituire un’APPEA (Area Paesaggisticamente ed Ecologicamente Attrezzata).
Al termine del nostro intervento, l’Amministrazione Comunale ha condiviso tutto quanto da noi detto e proposto, tanto che a breve sicuramente sarà costituito un Gruppo di lavoro perchè si affrontino insieme le questioni e insieme si trovino le soluzioni.
Una cosa è certa: quando si parla di fatti così importanti e delicati – possibilità di lavoro, rispetto della salute e dell’ambiente – il Gruppo A Monte è chiaro: non ci sono appartenenze politiche.

Gruppo A MONTE Monte Sant’Angelo

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0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

logoPDDichiarazione del segretario cittadino del Partito Democratico Davide Emanuele

Un nuovo grave episodio di intimidazione, contro una persona con ruoli di responsabilità in aziende pubbliche che si occupano di servizi essenziali per la cittadinanza, deve suscitare attenzione e vigilanza attiva in tutta la cittadinanza.
Il Partito Democratico di Foggia esprime solidarietà e vicinanza a Stefania Piarullo, responsabile del Personale di ATAF SpA, la società partecipata dal Comune di Foggia che si occupa del trasporto urbano delle persone, bersaglio di un attentato che ha incendiato la sua auto privata. Un gesto che riecheggia un analogo attentato incendiario indirizzato, dieci giorni fa, contro un’altra donna, anche lei con responsabilità nella gestione del personale, in qualità di caposervizio dell'unità operativa di Foggia di Amiu Puglia, la società pubblica che invece si occupa del ciclo dei rifiuti.
Stiamo parlando di due realtà che si occupano dei servizi di base di una grande città capoluogo e che, per di più, attraversano una fase di riorganizzazione e razionalizzazione. Una fase che, a sua volta, procede mentre sta per chiudersi la lunga e dolorosa fase di commissariamento per mafia del Comune di Foggia, con la città mobilitata affinché la piena ripresa della cita democratica si accompagni a una rigenerazione complessiva all'insegna della legalità e del buon governo.
Non possiamo permetterci di lasciare soli nessuno di coloro che si impegnano, a ogni livello, per la rinascita di Foggia. È un dovere che dobbiamo avvertire tutti, alla vigilia della Giornata nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie che, il 21 marzo 2018, portò l’Italia intera a sfilare a Foggia, e del 31 marzo, data simbolo dell’impegno civile per la legalità in ricordo dell’assassinio di un servitore dell’Amministrazione finanziaria dello Stato come Francesco Marcone, barbaramente ucciso nel 1995 per motivi connessi alle sue responsabilità di direttore dell’allora Ufficio del Registro.
Il PD è certo di interpretare il sentimento di tutta comunità foggiana nel confidare che gli autori di attentati così odiosi e vigliacchi siano perseguiti e puniti con la massima severità.

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campo
Con lei sarà più facile assumere posizioni nette su valori, idee, metodi, organizzazione”
Dichiarazione di Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale

La vittoria di Elly Schlein è un evento importante per la sinistra italiana.
Lo è perché una donna, per la prima volta, assume la guida del più grande partito della sinistra rivendicando la matrice femminista del suo percorso politico e delle sue scelte personali.
Lo è perché figlia della militanza diffusa e attiva negli interstizi delle nostre comunità, quelli meno illuminati e più faticosi da abitare.
Lo è perché ottenuta con la forza della credibilità personale, della riconoscibile e riconosciuta corrispondenza tra ciò che dice e ciò che è.
Lo è perché ha il sapore della radicalità, delle leggibilità, della immediatezza di ciò che afferma e di ciò che propone.
La scelta che ho fatto decidendo di sostenere Elly Schlein e la sua mozione al congresso nazionale del Partito Democratico è l’esito di un’approfondita riflessione sull’identità della comunità politica a cui, oggi, sono ancor più orgoglioso di appartenere e sulla conseguente necessità di partecipare attivamente al cambiamento tante volte dichiarato e poche volte realizzato, di assumere con passione una posizione netta su valori, idee, metodi, organizzazione.
Oggi non ci sono vincitori e vinti, oggi ci sono compagne e compagni con i quali tornare nelle piazze, reali e virtuali, a rivendicare lavoro, eguaglianza, diritti contro una destra forte con i deboli e totalmente inadatta a fronteggiare le sfide politiche del nostro tempo.
Con Elly Schlein alla guida del Partito Democratico sarà più facile farlo.

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