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scherma60° GRAN PREMIO GIOVANISSIMI “RENZO NOSTINI”: MEDAGLIA DI BRONZO A PARI MERITO NELLA SCIABOLA ALLIEVE PER ALICE COCO (CS SAN SEVERO) E LEONILDA BUENZA (DAUNO FOGGIA)

RICCIONE - Altri due prestigiosi piazzamenti sul podio per la scherma pugliese a Riccione nella terza giornata delle finali della 60^ edizione del Gran Premio Giovanissimi “Renzo Nostini”.
Arrivano entrambe dalla gara di sciabola Allieve, che ha visto Alice Coco del Club Scherma San Severo e Leonilda Buenza del Circolo Schermistico Dauno Foggia chiudere a pari merito sul terzo gradino del podio.
Coco ha sconfitto nell’ordine Valeria Cernuto del Piccolo Teatro Milano per 15-2, la compagna di squadra Nicole Bentivoglio per 15-9 e Ludovica Maria Parma della Società del Giardino Milano per 15-7 ma in semifinale si è arresa per 15-9 ad Anna Torre della Fides Livorno.
Buenza invece ha messo in riga Federica Vecci del Posillipo Napoli per 15-10, Marta Meroni della Scherma Verbania per 15-6 ed Angela Carolina Fusco del Club Scherma Napoli per 15-10 prima di cedere all’ultima stoccata in semifinale con Greta Vinci della Scherma Ariccia. La medaglia d’oro è andata ad Anna Torre, impostasi in finale per 15-8.
Il bilancio aggiornato per la Puglia dopo tre giornate di gare è di una vittoria e quattro terzi posti, tutti nella sciabola. Particolare curioso: nella prima giornata di gare aveva vinto la medaglia di bronzo anche Renato Coco, fratello minore di Alice, nella sciabola Maschietti.

Per conto di:
Ufficio Stampa
Federazione Italiana Scherma

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celle
Ciclisti in viaggio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla Sindrome di Cornelia de Lange
Il gruppo è stato accolto dalla sindaca Giannini e dalle ragazze dello sportello linguistico

CELLE DI SAN VITO Per arrivare da Andria a Celle di San Vito, in bicicletta, hanno percorso oltre 100 chilometri in più di 6 ore di pedalate. Un’impresa che alcuni ciclisti hanno compiuto nell’ambito dell’iniziativa denominata “Run Fornelia – Il viaggio 2 – Bike Edition”, una corsa per far conoscere in Italia la sindrome di Cornelia de Lange, una sindrome genetica rarissima. La corsa è partita il 25 aprile scorso da Santa Maria di Leuca e arriverà a Vigonovo (provincia di Venezia) il prossimo 11 maggio passando per Roma (Città del Vaticano) per un totale di 1.900 chilometri.
La Sindrome di Cornelia de Lange è una malattia genetica multisistemica e molto rara (1 caso ogni 45.000 – 60.000 nati) ed è caratterizzata da alterazioni multiple della faccia, delle mani e dei piedi con ritardo della crescita fisica e mentale. L’evento “Run Fornelia – Il viaggio 2 – Bike Edition” vuole promuovere una raccolta fondi in favore dell’Associazione nazionale di volontariato “Cornelia de Lange”. L’associazione (nata nel 1997 su iniziativa di un piccolo gruppo di genitori con figli affetti dalla sindrome) è impegnata nell’organizzazione di diversi progetti. Il più importante, fra tutti, è quello di contribuire alla individuazione di una possibile terapia che, quantomeno, limiti gli effetti patologici di questa malattia che colpisce così duramente i bambini. Le attività dell’Associazione sono quasi esclusivamente fondate sul lavoro volontario di genitori, amici e personale tecnico, che con passione si dedicano a portare avanti e parallelamente, tutte le iniziative pianificate annualmente per raggiungere gli obiettivi prefissati come la divulgazione dell’esistenza della sindrome di Cornelia de Lange e la tutela delle persone affette dalla sindrome stessa favorendo un’ampia diffusione delle informazioni esistenti. A Celle di San Vito, i ciclisti sono stati accolti dalla sindaca Palma Maria Giannini e dalle ragazze dello Sportello Linguistico: “Siamo stati felici di accogliere questa iniziativa – ha dichiarato la sindaca di Celle di San Vito, Palma Maria Giannini – dobbiamo avere tutti più attenzione per tematiche come la ricerca scientifica e il diritto alle cure per migliorare la qualità della vita di chi soffre di patologie molto rare e dalle conseguenze molto gravi. La Comunità di Celle di San Vito c’è sempre, è sensibile e non si tira mai indietro”. A Celle di San Vito era presente, fra gli altri, Vincenzo Placida, vicepresidente dell’Associazione “Cornelia de Lange”. “Questo è un viaggio che considero un insieme di spiritualità, forza, beneficenza e amore per la vita – ha dichiarato Placida – Cercheremo nel prossimo futuro di coinvolgere ciclisti professionisti oltre a figure rappresentative della politica e del mondo sociale”.

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scherma60° GRAN PREMIO GIOVANISSIMI “RENZO NOSTINI”: GIUSEPPE ORSOGNA DEL CLUB SCHERMA CASALVECCHIO CAMPIONE D’ITALIA, MEDAGLIE DI BRONZO PER I SANSEVERESI RENATO COCO E EMMA PIA STROPPA

RICCIONE - La scherma pugliese torna a vincere un titolo italiano al Gran Premio Giovanissimi dopo sette anni di attesa grazie al successo di Giuseppe Orsogna nella sciabola Maschietti. In una prima giornata memorabile arrivano anche due medaglie di bronzo targate Club Scherma San Severo con Renato Coco nella stessa gara e per Emma Pia Stroppa nella sciabola Giovanissime.
Orsogna ha messo subito le cose in chiaro regolando per 10-1 Bernardo Ciabatti (Scherma Prato), per 10-0 Leonardo Magnoni (Ginnastica Triestina) e per 10-5 Edoardo Simonelli (Puliti Lucca); nei due turni seguenti sono arrivati i successi nei derby con i sanseveresi Ottavio Irmici (10-4) nei quarti e Renato Coco (10-8) in semifinale. Nell’assalto con il titolo tricolore in palio Orsogna ha sconfitto per 10-4 Diego Tuzzolino (CH4 Torino).
Coco invece aveva regolato 10-2 Simone Vender (Farnesiana Parma), 10-4 Francesco Di Simone (Scherma Chiaia), 10-5 Leonardo Cinelli (Frascati Scherma) e 10-8 Antonio Gargano (Club Scherma Roma) prima di fermarsi in semifinale con Orsogna ed è giunto terzo a pari merito con Luca Viale del Champ Napoli.
Terzo gradino del podio nella sciabola Giovanissime, come detto, anche per Emma Pia Stroppa del Club Scherma San Severo che nel suo cammino ha sconfitto per 10-5 prima Giulia Calcei (CH4 Torino) poi Fiamma Vittoria Mercuri (Circolo Scherma Lametino) e successivamente Maria Vittoria Parma (Società del Giardino Milano) per 10-7 ma in semifinale ha ceduto col medesimo punteggio a Ginevra Izzo della Scherma Ariccia. Il titolo italiano è andato ad Annemarie Ndiaye (Ager Nucerinus), terzo posto anche per Lucrezia Birolo (Augusta Taurinorum).

Per conto di:
Ufficio Stampa
Federazione Italiana Scherma

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strada statale 30Episcopo e Galasso: “Troppe vittime in questi anni, grazie ad ANAS più sicurezza”

Questa mattina Anas (Società del Polo infrastrutturale del Gruppo Fs Italiane) ha consegnato all’impresa esecutrice “R.T.I Vittadello S.p.A. (mandataria) - Di Vincenzo Dino &Co s.p.a., Paving Technology s.r.l.” i lavori per l’adeguamento della strada statale 16 “Adriatica” nel tratto compreso tra i comuni di San Severo e Foggia, un progetto fortemente voluto dalle Istituzioni locali presenti sul posto.
Alla consegna hanno sono intervenuti: il Vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, l’assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile Debora Ciliento, il Sindaco di Foggia Maria Aida Tatiana Episcopo, il sindaco di San Severo Francesco Miglio, e la Responsabile Nuove Opere Anas Puglia Francesca Maria Marranchelli.
L’intervento riguarda il miglioramento delle condizioni di sicurezza e dei livelli di servizio della statale Adriatica tra il km 651,000 (allaccio tangenziale di S. Severo) e il Km 670,500 (allaccio con la tangenziale di Foggia) per uno sviluppo complessivo di circa 22,5 km. Il progetto prevede l’adeguamento alla categoria C1 della sede stradale, la realizzazione delle banchine, la messa in opera delle barriere di sicurezza e l’ottimizzazione delle condotte idrauliche. Di seguito, si procederà alla realizzazione delle viabilità di servizio e delle complanari che avranno la finalità di servire gli accessi privati e di assorbire il traffico “lento” costituito da mezzi agricoli e pesanti.
“Il tratto della strada statale 16 che collega Foggia a San Severo è una delle arterie principali della nostra provincia, un percorso importante anche per la logistica e l’economia del territorio - dichiarano la sindaca Maria Aida Episcopo e l’assessore Giuseppe Galasso -. Tuttavia, proprio a causa del suo elevato traffico e della mancanza di adeguate misure di sicurezza, si è trasformata in uno dei tratti più rischiosi per gli automobilisti, diventando talvolta tragiche per le persone coinvolte.
per questo motivo, la messa in sicurezza di questa strada era diventata una priorità assoluta. fortunatamente, grazie a questo intervento di ANAS spa, possiamo oggi dare il via ai lavori per rendere più sicuro il tratto stradale.
una serie di misure che rappresentano un passo importante verso la riduzione del numero di incidenti e il miglioramento delle condizioni di sicurezza di chi percorre questa strada ogni giorno. l'intervento di ANAS spa è di fondamentale importanza per realizzare queste opere, e vogliamo esprimere il nostro sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato per trasformare questo progetto in un cantiere, affinché queste opere possano presto divenire realtà nella fruizione dei cittadini.
Siamo fiduciosi che queste modifiche contribuiranno a rendere il tratto Foggia-San Severo della statale 16 un itinerario stradale più sicuro per tutti. È nostro dovere continuare a promuovere e sostenere iniziative come questa, che migliorano la qualità e sicurezza delle infrastrutture nella nostra provincia a beneficio di tutti coloro che ne fruiscono quotidianamente o occasionalmente per le ragioni più disparate”

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palazzodicittfoggiaEpiscopo e Galasso: “Un percorso condiviso per la rigenerazione della nostra città”

“Un incontro tecnico di alto profilo con condivisione di intenti e metodologie lavoro, per tracciare lo sviluppo di progetti e sinergie finalizzate alla rigenerazione urbanistica e sociale della nostra città”. Lo affermano la sindaca Maria Aida Episcopo e l’assessore all’Urbanista e ai Lavori Pubblici Giuseppe Galasso al termine dell’incontro tra l’amministrazione e i rappresentanti della Rete delle Professioni Tecniche, la rete che riunisce gli ordini e i collegi professionali del territorio. Presenti Giovanna Amedei, presidente dell'Ordine dei Geologi Puglia; Francesco Faccilongo, presidente dell'ordine degli architetti; Roberto Palmieri, presidente dell'ordine dei periti industriali; Stefano Torraco, presidente dell'Ordine degli ingegneri; Antonio Troisi, presidente dell'ordine dei geometri.
Al centro del confronto, gli aspetti operativi per conseguire rapidamente una approvazione della legge regionale 36/2023, quella sulla riqualificazione edilizia, approfondita ulteriormente anche alla luce delle argomentazioni già illustrate e dibattute durante l'incontro pubblico svoltosi lo scorso 16 aprile presso l’auditorium Santa Chiara, e alle osservazioni e suggerimenti che sono pervenute nei giorni scorsi alla e-mail appositamente predisposta all’indomani dell’incontro pubblico.
“Abbiamo avuto l'occasione - spiega Galasso - anche di iniziare a confrontarci sulle tante problematiche che afferiscono la materia urbanistica della città di Foggia, partendo dallo strumento urbanistico principale, il PUG, fino a toccare tematiche di settore tipiche di alcune zone della città, tra cui il centro storico e la famosa “testa di cavallo”, ma anche i Quartieri Settecenteschi, il Villaggio Artigiani, il Quartiere Ferrovia e tanto altro. È stata anche condivisa la linea del Comune di dover ipotizzare strumenti urbanistici specifici e particolareggiati per il recupero di singole aree che si inquadrano in una cornice più generale di una programmazione urbanistica che stiamo affrontando già con il prof. Karrer nell’ambito del PUG, e che abbiamo avuto modo di incontrare nei giorni scorsi. Un altro aspetto emerso durante il dibattito è la volontà di istituire quanto prima un urban center in modo da attivare un luogo fisico in cui esercitare un livello di partecipazione continuativo finalizzato a una stretta collaborazione tra le professioni tecniche e l'amministrazione - con il coinvolgimento dell’intera cittadinanza -. Questo permetterà un confronto in tempo reale su tutti quelli che possono essere gli argomenti che afferiscono allo sviluppo urbanistico della città. Siamo grati agli ordini professionali per l’attenzione e disponibilità riservataci”

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