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Quali sono i guadagni di un architetto? Che differenza c’è, a livello economico, tra chi pratica la professione alle prime armi e chi invece vanta un’esperienza consolidata? Innanzitutto, è bene chiarire che, rispetto agli anni scorsi, oggi l’architetto si trova a fronteggiare da un lato un ambiente fortemente competitivo, per il surplus di laureati e dunque di offerta lavorativa rispetto alle richieste di mercato; dall’altro un netto calo dei guadagni in media.

arcTuttavia, l’avvento della digitalizzazione e la tendenza dei consumatori ad una sempre più spiccata personalizzazione anche dei propri ambienti, ha fatto sì che questo libero professionista abbia potuto applicare le sue competenze anche in altri settori, comunque affini all’architettura: un esempio sono le nuove sfide del design o della grafica informatica. Dunque, volendo analizzare nello specifico i guadagni attuali in Italia per gli architetti, sia che siano figure junior che senior, di seguito un piccolo excursus sui dati più rilevanti.


Architetto junior: una panoramica dei guadagni in media

Che cosa si intende per architetto junior? Bisogna distinguere i neolaureati, che dunque iniziano a muovere i primi passi nella propria carriera professionale, dagli junior, ovvero laureati che hanno meno di due o tre anni di esperienza (a volte anche cinque) nel settore. Ecco una breve lista dei guadagni:

  • Per i giovani neolaureati in architettura, che intraprendono il tirocinio obbligatorio presso uno studio, lo stipendio medio in genere oscilla tra i 500 e i 600 euro al mese;
  • Per le posizioni junior o potremmo dire "entry level", lo stipendio medio annuale si aggira intorno ai 14.550 euro o poco più. Si tratta di circa 1.200-1.300 euro al mese.


Architetto senior: i guadagni di chi ha più esperienza

Anche per quanto riguarda i senior bisogna fare delle distinzioni, in modo da comprendere efficacemente la panoramica dei guadagni:

  • Architetti che hanno maturato un’esperienza dai 4 ai 9 anni, arrivano in genere ad avere uno stipendio medio mensile di 1.950 euro;
  • Senior, con alle spalle 10-20 anni di carriera, possono raggiungere cifre mensili di 2.950 euro;
  • Professionisti a fine carriera, che hanno un mestiere consolidato e più di 20 anni di esperienza nel settore, possono aspirare complessivamente ad una retribuzione media di 3.160 euro.


Architetti liberi professionisti

Differente è il discorso per i liberi professionisti: i guadagni per queste figure non sono facilmente prevedibili poiché variano in base alla mole di lavoro, ma si può affermare che essi partono dalle poche centinaia di euro fino ad oltre 5.000 euro mensili. Tuttavia, bisogna considerare un aspetto fondamentale che riguarda in genere tutti coloro che esercitano la libera professione: le uscite. Chi lavora in proprio deve necessariamente fronteggiare maggiori spese rispetto ai lavoratori dipendenti, derivanti dall’iscrizione e dal rinnovo all’Ordine professionale, ad esempio, ma anche dalla formazione costante, requisito obbligatorio previsto dalla normativa in materia.

Essenziale è la considerazione riguardante le spese per la partita IVA. Fiscozen, servizio "all inclusive" per professionisti e imprese individuali, è un assistente fiscale online che agevola la gestione della partita IVA, alleggerendone il carico burocratico generalmente necessario. Grazie alla competenza e al supporto di consulenti fiscali specializzati, già dalla prima consulenza – che è gratuita – è possibile farsi un’idea chiara sulla soluzione più adatta alle proprie esigenze.

La formula migliore per la gestione della partita IVA da architetto, ideale soprattutto per chi è all’inizio, è l’abbonamento a 299 euro + IVA all’anno, dedicato ai contribuenti assoggettati al regime fiscale noto come “forfettario”.