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Politica

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sangiovanniLa situazione politica, degli ultimi mesi, della nostra Città, richiede un'azione decisa, determinata e responsabile, per far sì che, pur in una situazione complessa, possa ritrovare un rilancio per lo sviluppo economico e sociale.
In ragione di ciò, fin da adesso il Partito Democratico, San Giovanni Rotondo Popolare, Unione di Centro, Partito della Città, intendono costruire nel solco di un rinnovato Centro Sinistra, una alleanza politica rivolta anche al Movimento 5 Stelle, il cui presidente e concittadino è Giuseppe Conte.
L'obiettivo è quello di un coinvolgimento di tutte quelle forze che si riconoscono nei valori democratici, progressisti, riformisti, ambientali, anche se non rappresentati in Consiglio Comunale per confrontarsi sui temi quali PNRR, Giubileo 2025, tutela idrogeologica, infrastrutture e servizi, turismo, sanità, mettendo al bando polemiche inutili e sterili che ledono solo l'immagine della nostra città.
Questa nuova fase di alleanze, non vuole soltanto concorrere al prossimo governo locale, ma si pone l'obiettivo di svolgere un ruolo di primo piano rappresentativo nel Gargano, nella Capitanata e nella Puglia.
La situazione amministrativa, è sotto gli occhi di tutti, rappresentata da documenti e comunicati di una parte della Maggioranza. Per questo motivo le forze politiche di cui sopra vengono alla determinazione, sin da ora, ad un accordo di fine consiliatura, che possa assicurare un percorso sereno, costruttivo, incisivo, fino alla scadenza naturale.
Per quanto riguarda le rappresentanze, fermo restando le prerogative del Sindaco in merito al completamento della Giunta, si ritiene che la squadra di governo dopo regolarmente programmare e pianificare con la Coalizione e i Consiglieri Comunali l'attività e rendicontarla attraverso comunicazioni periodiche ed eventuali iniziative pubbliche. Il processo di ulteriore condivisione dell'azione amministrativa dovrà coniugare il riferimento della Giunta alla rappresentanza consiliare, per assicurare il pieno sostegno alla stessa nell'azione amministrativa ed in seno al Consiglio Comunale.

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casalvecchioIl sindaco di Casalvecchio di Puglia: “Rappresenterò le istanze dei Monti Dauni”

Il Sindaco di Casalvecchio di Puglia, Noè Andreano, è stato eletto Consigliere di ANCI Puglia nel corso dell'assemblea congressuale tenutasi martedì 4 aprile a Taranto che ha visto l’elezione del nuovo Presidente, Fiorenza Pascazio, ed il contestuale rinnovo del Consiglio regionale.
Un risultato importante ottenuto grazie al sostegno di Insieme per la Puglia, la federazione delle civiche regionali coordinate dal Presidente Michele Emiliano con il proficuo supporto di Rosario Cusmai.
“Sono orgoglioso di essere un rappresentante dei Monti Dauni in seno ad un organo così prestigioso - ha dichiarato Noè Andreano. Ringrazio il Presidente Emiliano e Rosario Cusmai che hanno riposto la loro fiducia in me accettando la mia canditura”.
L’elezione in Anci Puglia è un gran bel risultato che dà lustro al grande lavoro che il Sindaco e l’Amministrazione comunale stanno svolgendo con passione e serietà da diversi anni per il Comune di Casalvecchio e per il tutto il territorio anche in seno all’Unione dei Comuni dei Casali Dauni e all’Assemblea dei Sindaci dell’Area Interna dei Monti Dauni.
“Non è un risultato personale – aggiunge il Sindaco – ma di tutta l'Amministrazione Comunale con la quale voglio condividerlo insieme a tutti coloro che con me hanno lavorato a qualsiasi titolo in questi anni”.
L’attività dell’ANCI ha come obiettivo quello di rappresentare e tutelare gli interessi dei Comuni di fronte a Parlamento, Governo, Regioni, con i quali sarà necessario costruire un dialogo proficuo e collaborativo, per condividere le linee strategiche sui bandi e sui temi che interessano i comuni.
“Lavorerò anche in questo contesto – conclude Noè Andreano - con impegno e dedizione, per i Comuni Piccoli, per le Aree Interne, con la fiducia che ogni sforzo non sarà vano”.

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logoPDPD FEDERAZIONE PROVINCIALE FOGGIA, PIERPAOLO d’ARIENZO PROCLAMATO SEGRETARIO E SABINA DITOMMASO ELETTA PRESIDENTE

Venerdì 31 marzo si è tenuta a Foggia l’Assemblea della Federazione provinciale di Foggia del Partito Democratico. Mariano Rauseo ha aperto i lavori. Più di 100 i delegati dai circoli che hanno partecipato all’ultima fase dei lavori congressuali a cui hanno preso parte anche altre forze politiche, sindacati, associazioni. Pierpaolo d’Arienzo (Sindaco di Monte Sant’Angelo) è stato proclamato segretario e Sabina Ditommaso (Presidente del Consiglio comunale di Cerignola) presidente.

Hanno portato i loro saluti: il segretario del Pd Puglia Domenico De Santis, il presidente della Provincia di Foggia Giuseppe Nobiletti, Maurizio Carmeno (segretario provinciale Cgil), Luca Maggio (segretario provinciale Uil), Domenico Rizzi (Arci), Innocenza Starace (Europa Verde) e le altre forze politiche con Massimo Colia (Civici di Emiliano), Mario Nobile (segretario provinciale di Sinistra Italia); Michele Santarelli (Partito Socialista); Pino Lonigro (Socialismo Dauno).

“È un onore essere stata eletta Presidente del Partito Democratico Provinciale di Foggia. Insieme al nuovo Segretario Provinciale Pierpaolo d'Arienzo inizia un nuovo cammino nel solco dell'unità, della condivisione e della pluralità. Buon lavoro a tutti i segretari di circolo e ai componenti del direttivo” - ha dichiarato la presidente Ditommaso.

Il segretario provinciale Pierpaolo d’Arienzo ha raccontato un pezzo della sua esperienza da amministratore come Sindaco di Monte Sant’Angelo: “Abbiamo puntato sulla legalità, sulla bellezza, sulla cultura, che sono gli stessi temi sui quali può e deve ripartire questo territorio. Metto la mia esperienza al servizio del Partito Democratico e del territorio”.

Si sofferma anche sulle prossime elezioni comunali a Foggia. “Il Comune di Foggia deve ripartire dalla legalità. La legalità in una pubblica amministrazione si fa mettendo persone oneste, competenti, persone che non sparano dal balcone con una pistola né che intascano tangenti o si fanno corrompere”. Ha ricordato anche Francesco Marcone nel giorno dell’anniversario. “Per eleggere il sindaco di Foggia penso ad un percorso ampio, lo stesso percorso che abbiamo fatto, per esempio, per eleggere il presidente della Provincia”.

La sua visione del nuovo Partito Democratico. “Noi la dobbiamo smettere di andare da soli, noi la dobbiamo smettere di non saper dialogare con gli altri e confrontarci. Noi la dobbiamo smettere di fare i radical chic e pensare che solo noi siamo intelligenti. Perché la politica non si fa così, la politica si fa con il dialogo, con il confronto, con la condivisione e se le tue idee sono buone, se sei capace, la gente lo riconosce. Perché i nostri cittadini sono intelligenti. Il Partito Democratico è uno dei pochi partiti, forse l’unico, che in ogni Comune ha una luce accesa e ha una targa fuori che, fondamentalmente, dice: qui dentro si incontrano delle persone, si siedono intorno ad un tavolo e discutono di dove deve andare questo Paese, questa città, questo territorio. Lo fanno, a volte, anche aspramente? sì, perché ci crediamo, perché ci mettiamo passione, perché ci mettiamo il cuore nelle cose che facciamo… quella luce deve restare accesa e le porte devono essere aperte e di quelle luci ne dobbiamo accedere ancora altre, in altri comuni”.

“Rimettiamo al centro i temi” - ha detto - “Non ci interessano le persone, le facce belle eccetera… ci interessano i temi, ci interessano i contenuti, ci interessa la visione: come cresce questo territorio? mettendo al centro la legalità, ripartendo dalla bellezza, con la cultura e il turismo, rimettendo l’agricoltura al centro dei processi: noi siamo il granaio d’Europa, i nostri pomodori vengono esportati nel mondo, noi siamo grandi ma ce lo dimentichiamo, forse… il futuro di questo territorio è fatto anche di grandi imprese e industrie che producono, esportano in tutto il mondo”.

d’Arienzo ha chiuso utilizzando l’orgoglio: “Noi dobbiamo tornare ad essere orgogliosi di essere del Partito Democratico: io sono orgoglioso di appartenere e di avere una tessera al Partito Democratico… Insieme ce la faremo”.

La diretta streaming con gli interventi di tanti ospiti: https://youtu.be/K1_Z08DcH5E
Tanti gli ospiti nella diretta streaming condotta dal nuovo portavoce del Pd Capitanata, Pasquale Gatta: Davide Emanuele (segretario Pd Foggia), Daniele d’Alessandro (Segretario Pd Cerignola), Giuseppe Nobiletti (Sindaco di Vieste e presidente Provincia di Foggia), Maurizio Carmeno (segretario provinciale Cgil), Lia Azzarone (segretario uscente del Pd Capitanata), Paolo Campo (consigliere regionale), Vittorio Presutto (segretario organizzativo uscente del Pd Capitanata), Leonardo Cavalieri (Sindaco di Troia), Maria Dibisceglia (vicesindaco di Cerignola), Michele Merla (Sindaco di San Marco in Lamis), gli interventi integrali del segretario del Pd Puglia Domenico de Santis, del vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, Stefano Pastucci (segretario provinciale Giovani Democratici), della nuova presidente del Pd Capitanata Sabina Ditommaso e del nuovo segretario provinciale Pierpaolo d’Arienzo.

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logoPDLIA AZZARONE PRESIDENTE DEL PD PUGLIA, d’ARIENZO: “ORGOGLIO E IMPORTANTE RICONOSCIMENTO ALLA PROVINCIA DI FOGGIA”

“L’elezione a presidente del Partito Democratico di Puglia della nostra Lia Azzarone è motivo di grande orgoglio per la Capitanata democratica ed è un importante riconoscimento all’intera provincia di Foggia” - ha dichiarato Pierpaolo d’Arienzo, segretario provinciale di Foggia del Partito Democratico.

Lia Azzarone è stata, dal 2017, segretario provinciale di Foggia del Partito Democratico e poi consigliere comunale al Comune di Foggia, la più suffragata.

“Il Pd pugliese riparte dalla provincia di Foggia, riparte da un territorio meraviglioso ma difficile. Riparte dal comune di Foggia, uno dei pochi capoluoghi di provincia ad essere stato sciolto per mafia. Ripartiamo da questi temi con gente onesta e competente, aperti al dialogo e al confronto. Ripartiamo dai circoli e dai territori, la nostra luce, la nostra anima. E ripartiamo da una nuova consapevolezza, che il cambiamento è in atto anche all’interno del Partito sperando che questa nuova aria possa riavvicinare le persone alla democrazia e alla politica” - continua il segretario provinciale d’Arienzo.

“A Lia e al Pd pugliese offriremo tutto il nostro supporto perché insieme possiamo costruire un Partito ed un territorio sempre più coeso e forte” - termina d’Arienzo.

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Cataneo
Chi vuole 20 sanità o 20 politiche energetiche? Io no!
Dichiarazione di Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale

Sono sempre stato convinto che l’autonomia differenziata sia una previsione in contraddizione con l’impianto complessivo del nostro ordinamento costituzionale. Fu un tentativo maldestro, compiuto nel 2001 con il centrosinistra al governo del Paese, per arginare la “fregola federalista” che sembrava aver contagiato tutti alla vigilia del voto. La Lega voleva la secessione, si rispose con questo pastrocchio e con lo sconsiderato aumento delle materie a potestà concorrente tra Stato e Regioni.
Oggi quelle previsioni trovano conferma con la scellerata intesa politica nel centrodestra, compiuta con la consapevolezza che essa possa essere l’anticamera della dissoluzione dell’unità nazionale.
Ne sono sempre più convinto e l’ho ribadito in occasione dell’incontro organizzato dalla Cgil Foggia a Pietramontecorvino, a cui ho avuto il piacere di partecipare insieme al segretario provinciale Maurizio Carmeno, il sindaco Raimondo Giallella e il presidente provinciale dell’ANPI Michele Galante.
Affrontiamo quotidianamente gli esiti infausti della riforma costituzionale fatta 22 anni fa e proprio questa esperienza dovrebbe dissolvere ogni dubbio sulla pericolosità dell’autonomia differenziata ulteriormente rafforzata.
Alcune delle funzioni concorrenti da allora attribuite alle Regioni hanno nel tempo prodotto conflitti istituzionali, aggravato il peso della burocrazia, arrecato disagi ai cittadini e ritardi alle imprese. Soprattutto, quella scelta non ha favorito la coesione tra aree geografiche che mantengono tutt’oggi gravi squilibri e sotto molteplici punti di vista.
Se, per ipotesi, tutte quelle stesse materie diventassero di competenza esclusiva delle Regioni, per un verso, i conflitti con lo Stato e le conseguenze di tali conflitti si aggraverebbero; per altro verso, allo Stato rimarrebbe la piena potestà legislativa solo per sicurezza, difesa e politica estera. Proprio lo Stato, soprattutto, non avrebbe più le risorse necessarie a riequilibrare le distanze e le differenze, come detta l’articolo 3 della Costituzione, perché sarebbero per la gran parte appannaggio di quella parte del Paese, le regioni ricche del Nord governate dalla destra, che del Paese non s’interessa.
La destra, utilizzando lo strumento del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, vuole esautorare il Parlamento delle sue funzioni e dar vita ad un nuovo patto sociale fondato sugli interessi di pochi a discapito di tanti, soprattutto dei più deboli.
La mia modesta proposta è che si metta all’ordine del giorno una nuova riforma del Titolo V della Costituzione, che aggiorni quanto deciso alla fine del ‘900 e faccia tesoro, anche, della tragica esperienza della pandemia e del drammatico impatto dei cambiamenti climatici sulla nostra vita. Davvero si vogliono 20 sanità e 20 politiche energetiche in Italia? Io non le voglio!

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