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Stato:              Italia

Regione:

Puglia

Provincia:

Foggia

Coordinate:

41°26′0″N 15°7′0″E/ 41.43333°N 15.11667°E

Altitudine:

732 m s.l.m.

Superficie:

49,26 km²

Abitanti:

1.025

 

Densità:

21,9 ab./km²

Comuni contigui:

Biccari, Lucera, Roseto Valfortore, San Bartolomeo in Galdo (BN), Volturara Appula, Volturino

CAP:

71031

Pref. telefonico:

0881

Nome abitanti:

Alberonesi

Santo patrono:

San Giovanni Battista

Giorno festivo:

30 agosto

Alberona è un comune di 1.025 abitanti, facente parte della Comunità Montana dei Monti Dauni ed incluso ne "I borghi più belli d'Italia". Il suo nome deriva da "pioppaia" ed è composto da "albero" (appunto pioppo) con l'aggiunta del sufisso -one o -ona.

IL TERRITORIO

Alberona è un piccolo paese a 723 metri d'altitudine, e dista circa 30 chilometri dal capoluogo. Sorge sul Subappenino dauno, alle pendici del monte Stilo che domina il Tavoliere delle Puglie. Il territorio, per lo più boschivo, è attraversato da torrenti e canali, interrotto a tratti da piccole cascate. Confina con Biccari, Lucera, Roseto Valfortore, San Bartolomeo in Galdo (BN), Volturara Appula e Volturino.

STORIA

Le origini di Alberona sono antecedenti l'anno 1000 quando, secondo la tradizione, Alberona fu fondata da sette famiglie provenienti dalla Calabria, che si accamparono sotto un gigantesco albero, per rifugiarsi dalle incursioni dei pirati saraceni. Successivamente, quando Federico II conquistò la Puglia nel 1220 e si alleò con i Saraceni creò a Lucera una roccaforte di musulmani, concedendo loro diritti di legnatico nei boschi di Alberona. Nel 1239, con la confisca dei beni degli ordini cavallereschi operata da Federico II in lotta con il papato, fu rievocato il controllo di Alberona sino ad allora esercitato dai Templari.
Durante la dominazione angioina, nel
1297, Carlo II d'Angiò con una lettera ordinò al Capitano di Lucera di far riconoscere il possesso dei Templari su Alberona e nel 1312, con la soppressione dell'ordine dei cavalieri Templari, fu sotto la giurisdizione dell'Ordine dei Cavalieri di Malta, con sede a Barletta, che concesse ad Alberona numerosi privilegi. Alberona, pertanto, fu coinvolta in tutte le lotte che avvennero nel Regno di Napoli fino al 1418. Sotto il regno di Alfonso V d'Aragona (1442-1458), furono distrutte molte fortificazioni del Subappennino Dauno e tra queste Alberona.
Nei secoli XVI e XVII Alberona fu dolorosamente colpita da calamità, passando da una giurisdizione vescovile all'altra finché
monsignor Pisanelli scomunicò gli alberonesi. Nel 1656 fu colpita dalla peste. Nel 1808  terminò la presenza dei Cavalieri di Malta ad Alberona. Dopo la proclamazione dell'Unità d'Italia Alberona passò prima alla diocesi di Volturara e poi a quella di Lucera.

GONFALONE

Riporta tre cime di monti verdi su sfondo azzurro.

Sul Monte centrale si erge un albero rigoglioso di alberi e di foglie. I tre monti, compresi nel territorio comunale, sono Stilo, Pagliarone e Montauro.

 

 

MONUMENTI

                                                        Fontana muta

  La caratteristica struttura urbana è di origine medioevale. All'ingresso del paese si scorge la Fontana mutamonumentale Fontana Muta  (lo scroscio dell'acqua si sente solo avvicinandosi) che reca ai lati due vasche in pietra locale e al centro tre cannelle. Nella piazza principale si trova la Chiesa di San Rocco, in stile gotico, risalente al XVIII secolo.
Citiamo il  Canale dei Tigli, situato tra due montagne popolate da querce, olmi, pioppi e castagni; nel Bosco della Mezzana, ricco di funghi, tartufi, castagne, more e gelsi, è possibile organizzare piacevoli passeggiate ed escursioni. Al Bosco dell'Aria Grande, invece, si accede direttamente dal paese.




Palazzo e Torre del Gran Priore (sec. XII )



Costruito dai Cavalieri Templari, in seguito sede dei Cavalieri di Malta,  si possono osservare oramai solo la torre ed intravederne i sotterranei.

 

 

 

 

 


 



Palazzo Cassitto ( sec.XVII )

Costruito sulle rovine della cinquecentesca chiesa e dormitorio di S.Rocco, il Palazzo si sviluppa intorno ad un vasto cortile fiancheggiato da un giardino pensile.



Arco dei mille

 

 Presenta una tipica pavimentazione costituita da ciottoli di fiume e attraverso la sua apertura, si gode un bellissimo panorama.

 

 

 




I LUOGHI DI CULTO


Chiesa Madre o Priorare ( natività di SS. Maria)

Fu costruita sui resti di una rocca dei Cavalieri Templari, nei corsi dei secoli ha avuto molti rifacimenti e conserva ancora alcune testimonianze storiche della dominazione sia dei Cavalieri Templari sia dei Cavalieri di Malta.
La Chiesa Madre all'interno custodisce le ossa di San Vitale e un'ampollina piena di sangue, rinvenute nella cappella privata di una importante famiglia del luogo: i Cassitto; una tela del 700 raffigurante S. Francesco Fasani che visse ad Alberona dal 1709 al 1712 e diverse statue della ditta Gaucci di Lecce; una statua lignea di S.Martino del sec. XVI e un organo a mantice del sec. XVII. Vicino alla Chiesa matrice, sorge la Torre del Gran Priore, costruita intorno all'anno 1000, appartenuta prima ai Templari e divenuta nel XIV secolo residenza del Gran Priore dell'Ordine dei Cavalieri di Malta di Barletta, quando si trasferiva nel suo feudo di Alberona. Ancora oggi sono visibili le carceri ricavate nei sotterranei della chiesa.



Chiesa di San Rocco

La chiesa di San Rocco, venne edificata nel XVI secolo, era situata nel luogo ove oggi sorge l’imponente Palazzo Cassitto. Per volere dei nobili Cassitto che vollero costruire il loro palazzo proprio in quel posto dove sorgeva la chiesa, fecero domanda per abbattere l’edificio con l’impegno di ricostruirla a loro spese in un altro luogo. Il progetto dei Cassitto fu approvato nel 1794, così alla fine del XVIII secolo la cinquecentesca chiesa di San Rocco fu abbattuta e ricostruita nel luogo attuale. La chiesa venne poi modificata successivamente a fine ‘800 fu rifatta la facciata in uno stile eclettico dalle vaghe reminiscenze neogotiche e bizantine. Nel 1934 fu aggiunto il campanile con il coronamento a tempietto cuspidato. All’interno è conservata una statua di San Martino proveniente dall’omonima scomparsa chiesetta e un organo ligneo del XVIII secolo.

 



Chiesa di San Giuseppe (sec.XVI )

 

Presenta un portale in stile gotico finemente lavorato e all'interno un altare in pietra.

La chiesa di San Giuseppe fu costruita nel 1649 per volere di don Pietro de Nigris, vicario generale di Alberona, vittima nel 1656 della terribile pestilenza che in quell’anno colpì l’Italia e che fu magistralmente descritta dal Manzoni ne “I promessi sposi”.

Don Pietro de Nigris alla sua morte ordinò che tutti i beni di sua proprietà venissero utilizzati per assegnare ai poveri e alla popolazione di Alberona larghe e stabili forme di assistenza.
Sull’architrave del portale, in pietra di Roseto, un’iscrizione ricorda l’edificazione e la dedicazione della chiesa.


   Chiesetta del Calvario

 


Percorrendo la SP130 in direzione Roseto si incontra la graziosa Chiesetta del Calvario: una moderna ricostruzione in pietra e metallo che dell’antico edificio  ha mantenuto le fattezze. Sulla facciata risalta un crocifisso.

 

 

 

 

 


EVENTI

   Principali feste e fiere di Alberona

Il 29  e il 30 Agosto  Festa del santo patrono San Giovanni Battista culto importato dai Cavalieri Templari.

Prima domenica di ottobre Antica fiera di bestiame e merci  in onore della SS. Madonnna del Rosario.

17 Gennaio S.Antonio Abate, vengono preparati tradizionali falò di fascine e legna raccolte dai ragazzi nei boschi circostanti e così suonando e ballando si dà inizio al Carnevale.

Il 2 Febbraio S.Biagio: benedizione delle pagnottelle.

Il 19 Marzo S. Giuseppe: processione e Palo della cuccagna.

Ultimo sabato di Aprile tradizionale festa popolare in onore della Madonna Incoronata di Foggia con carri ed animali addobbati.

13 Giugno S.Antonio da Padova.

25 luglio Fiera di S.Giacomo: antichissima fiera di bestiame ormai in disuso.

13 Dicembre S. Lucia: fiera e festa con fiaccolata.