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Stato:

Italia

Regione:

Puglia

Provincia:

Foggia

Coordinate:

41°33′0″N 15°8′0″E / 41.55°N 15.13333°E

Altitudine:

456 m s.l.m.

Superficie:

71,17 km²

Abitanti:

2.778

Densità:

41,2 ab./km²

Comuni contigui:

Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Castelnuovo della Daunia, Celenza Valfortore, Lucera, Motta Montecorvino, Volturino

CAP:

71038

Pref. telefonico:

0881

Nome abitanti:

Petraioli

Santo patrono:

Sant'Alberto da Montecorvino

Giorno festivo:

16 maggio

Pietramontecorvino è un comune italiano di 2.778 abitanti della provincia di Foggia. Fa parte del circuito I borghi più belli d'Italia. E' formato da pietra, roccia, e montecorvino che la tradizione identifica con una torre su cui i corvi crearono un nido.

TERRITORIO

Pietramontecorvino sorge nel Subappennino Dauno a 456 m s.l.m., su uno sperone roccioso che domina il Guado degli Uncini, una vallata percorsa dal torrente Triolo, affluente di destra del Candelaro, ha  una superficie complessiva di 71,16 km2. Fa parte della Comunità Montana dei Monti Dauni Settentrionali. Confina con Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Castelnuovo della Daunia, Celenza Valfortore, Lucera, Motta Montecorvino, Volturino. Il suo clima è rigido d’inverno, 2°C e fresco d’estate con 18°C.

STORIA

Non si hanno notizie sull'origine di Pietramontecorvino e allo stato attuale dalle ricerche non è possibile determinarla. Secondo la tradizione La Preta di Monte Corvino porta nel suo nome la memoria del legame con il centro bizantino di Monte Corvino, fondato intorno nell'anno 1000 ed attestato come sede vescovile nel 1018.
Quando, nel 1137, Ruggero il Normanno distrusse il sito di Montecorvino, una parte degli abitanti si stanziò in località Pietra trovando rifugio in alcune grotte poste su uno sperone roccioso, invogliati dalla posizione strategica dell'antico nucleo di Pietra, dalla presenza di acqua e di boschi, che favorirono l'insediamento di pastori e contadini nelle grotte scavate nel tufo.
Il Catalogo dei Baroni, risalente alla seconda metà del XII secolo, è il primo documento che fa memoria di Pietra e la indica come feudo di due soldati (Petram feudum II militum) appartenente alla contea di Civitate del conte Filippo di Civitate.
Le prime abitazioni probabilmente sorsero sulle grotte preesistenti, accanto alla possente torre quadrata, delineando una piccola roccaforte protetta da mura di cinta, con tre ingressi: Porta S. Caterina, Portella e Port'Alta, l'unica ancora esistente con il suo bellissimo arco gotico. Il mutare delle circostanze politiche e dei mezzi tecnici a disposizione dei dominatori che si susseguirono in Capitanata influì sulla trasformazione del feudo di Pietra, arricchendo l'originario nucleo fortificato; i vari sconvolgimenti politici hanno lasciato tracce oltre che nello sviluppo sociale, anche nei manufatti architettonici come le trasformazioni in senso gotico - angioino delle opere di impianto romanico - normanno.
Nel 1195 Pietra, nota allora come Castel di Pietra o Pietra di Monte Corvino, era feudo dei normanni Guglielmo e Ruggero de Parisio. Verso la fine del XIII secolo, nel giro di pochi anni la baronia di Pietra passò tra le mani di Giovanni Bertaldo nel 1274, di Leonardo Cancellario nel 1274, di Enrico Vademont nel1283, fino ad arrivare, nel 1290 nelle mani del principe di Salerno Carlo Martello, primogenito di Carlo II d'Angiò e di Maria d'Ungheria, che dopo soli due anni lo cedette al conte di Belmonte. Il conte di Telese Bartolomeo Siginulfo, già possessore del feudo di Monte Corvino, di Fiorentino e Selvapiana, fu feudatario di Pietra dal 1306 al 1309 quando, accusato di adulterio con la principessa Thamar, moglie di Filippo della Capitanata, fratello del re, e di aver tramato e tentato l'assassinio dello stesso Filippo. Il Siginulfo riuscì a mettersi in salvo in Sicilia, ma la corte lo condannò in contumacia, dichiarandolo decaduto da ogni onore e dignità e ordinò la confisca dei sui beni tra cui anche i feudi di Monte Corvino, Pietra e Fiorentino, che  passarono così nei possedimenti della corona.
Dal 1311 al 1335 Pietra, insieme con altri paesi, fu feudo personale della Regina Sancia di Maiorca, moglie del Re Roberto II D'Angiò. Nel 1337 Carlo de Cabannis, figlio di uno schiavo moro della corte napoletana che, emancipatosi, divenne signore di Pietra; tuttavia nel 1345, accusato di aver ordito l'assassinio di Andrea, marito della regina Giovanna I di Napoli e venne condannato a morte e la baronia passò di mano in mano fra numerosi altri feudatari.
Nel 1433 la diocesi di Montecorvino fu soppressa e nel 1441 l'abitato venne saccheggiato e dagli Aragonesi, impegnati nella guerra contro gli Angioini per la successione al trono di Napoli. Il 5 dicembre 1456 un violentissimo terremoto portò alla completa distruzione di Montecorvino, che alcuni anni dopo risultava del tutto disabitata.
Nel 1482 Pietra divenne proprietà dei conti di Troia Garsia e Didaco Cavaniglia, guerrieri catalani, rimando possesso dell'illustre famiglia Cavaniglia, fino al 1524. Sia Ferdinando II D'Aragona sia Ferdinando il Cattolico ne riconobbero il legittimo possesso al successore Troiano Cavaniglia conte di Montella, il quale per problemi finanziari vendette Pietra con la tenuta di Selvapiana e i casali disabitati di Monte Corvino e di Celle a Sigismondo Carafa, del ramo detto della Spina, conte di Montecalvo per la somma di 25.000 ducati. Nel 1540 la Preta di Monte Corvino fu venduta da Giovan Battista Carafa a Giovanni Antonio Capace che la cedette a Marcantonio Mazza, il quale la vendette nel 1541 al marchese Cesare Miroballo.
Nel 1580 iniziò la dominazione feudale di Pietra ad opera dei duchi di Montalto di Tocco, che furono i padroni indiscussi del feudo fino all'abolizione del feudalesimo, nel 1806.
Fino al 1946 i Montalto di Tocco furono proprietari del palazzo Ducale con l'antica Torre e circa 700ha di terreno seminativo e boschivo; sulla volta di uno dei saloni del palazzo Ducale e' affrescato lo stemma dei Montalto con un motto in latino  Duriora decori- Ho frantumato cose più dure.
Le fasi di costruzione del complesso architettonico, costituito dalla torre normano - angioina, dalla Chiesa Madre e dal palazzo Ducale, si sono susseguite nei secoli: il palazzo Ducale  con il giardino pensile dal 1946 è proprietà della Chiesa, la Torre é proprietà del Comune.

GONFALONE


MONUMENTI

Il centro storico di Pietramontecorvino - detto Terravecchia - mantiene le impronte architettoniche dell'originario tessuto urbanistico medievale, con le abitazioni in tufo, che sono in parte ricavate scavando direttamente la roccia tufacea. L'abitato, di forma circolare, era un tempo cinto da opere di fortificazione lungo le quali si aprivano le tre porte, dette Porta di Santa Caterina, Portella e Port'Alta, del quale rimane un pregevole arco ogivale. La Torre Normanna, alta circa 30 metri, svetta non lontana da palazzo ducale, mentre poco lontana si trova l'ultima casa-torre superstite.

Castello


La costruzione del complesso originario a doppia torre risale alla metà del XII secolo.
La torre normanna - angioina, aveva esigenze militari come elemento architettonico essenziale del castello, infatti le sue caratteristiche strutturali sono compatibili con quelle delle altre torri normanne presenti nel Sub Appennino settentrionale e meridionale. Il piccolo nucleo fortificato creato dai Normanni fu utilizzato dagli Svevi e trasformato dagli Angioini fino a raggiungere le dimensioni attuali.
La torre presenta due differenti stili architettonici che corrispondono alle due fasi di costruzione: la parte inferiore normanna, la superiore tardo - angioina ornata da merlatura guelfa, la facciata sud e' arricchita da due eleganti bifore gotiche, mentre sulla facciata est si apre un balconcino. L’ingresso alla torre avviene attraverso una scalinata esterna a chiocciola in legno di 116 gradini che collegava i vari piani, il primo dei quali aveva un'apertura adiacente al balcone e che immetteva su una scalinata nel cortile piccolo. In corrispondenza di questa apertura e' posizionata la caditoia per bersagliare a piombo con pietre, pece, acqua bollente l'assediante che cercava di forzare la porta. Attualmente i piani crollati sono stati solo in parte ricostruiti.

Sito Archeologico di Monte Corvino

Monte Corvino fu fondata nell'anno 1000, diventando un fiorente centro abitato e sede vescovile, che fu completamente distrutta del XV secolo in seguito a terremoti, guerre, incendi e pestilenze. Il sito archeologico di Monte Corvino, a cinque chilometri da Pietra, conserva pochi ma interessanti ruderi: le strutture di fondazione della cattedrale, una torre diroccata simile alla torre di Pietra negli elementi strutturali, e, reperti conservati nel museo della chiesa Madre di Pietra.
La torre e' di probabile origine normanna, anche se non si può escludere che a Monte Corvino, potesse esistere un precedente nucleo di fortificazioni bizantino.
Il rudere della torre presenta una base quadrangolare, l'altezza raggiunge i 24 m ed e' strutturata su tre piani. La muratura e' tipica dell'arte normanna, la stessa tecnica la si trova nei ruderi della cattedrale, che molto probabilmente sorgeva al centro della città di Monte Corvino.
La cattedrale si sviluppava in senso longitudinale, lo spazio interno era diviso in tre navate come e' chiaramente indicato dalle tre absidi parzialmente visibili.
Tutta l'area su cui sorgeva la città e' in stato di abbandono da secoli, una campagna di scavi archeologici potrebbe offrire nuove e più complete indicazioni sull'assetto urbano e sulle vicende storiche e culturali di Monte Corvino.
Ogni anno, il 16 di maggio, il popolo di Pietra si reca in pellegrinaggio presso i ruderi dell'antica città, portando in processione la statua di Sant'Alberto, patrono di Pietramontecorvino, vescovo di stirpe normanna che esercitò il suo ministero pastorale nell'XI secolo a Monte Corvino.


Palazzo Ducale

Fu proprietà dei duchi Montalto di Tocco fino al 1946. La presenza di uno stemma angioino e alcune bifore riccamente ornate attestano l'origine duecentesca del complesso che prende il nome di Palazzo Ducale, un edificio di tre piani la cui ala nobile, quella meridionale, presenta un ingresso sormontato da un mascherone che conduce nel salone di rappresentanza, sulla cui volta compare un affresco con lo stemma dei duchi Montalto di Tocco e il motto Duriora decoxi - Ho frantumato cose più dure.

LUOGHI DI CULTO

Chiesa di Santa Maria Assunta

La chiesa matrice di Pietramontecorvino fu probabilmente costruita alla fine del XII secolo. Nel XVIII secolo importanti lavori di ristrutturazione ne capovolsero l'orientamento interno originario, che prevedeva l'altare maggiore, di matrice barocca, rivolto ad oriente. La scalinata esterna, il loggiato e il portale risalgono al periodo settecentesco, mentre sono riconducibili al nucleo originario dell'edificio il portale laterale con triplice arco ogivale e bassorilievo dell'Agnus Dei, e il primitivo presbiterio gotico. L'interno conserva anche una cappella di gusto rinascimentale e il cenotafio della famiglia Tinto (1567). La torre campanaria ha forma quadrangolare ed è di tipico assetto medievale, sormontata da una cupola maiolicata sui toni del verde e del giallo

EVENTI

- 16 e 17 gennaio Festa di S. Antonio Abate ( in ogni quartiere - Terra Vecchia , Colle Rosso , S. Martino) vengono bruciai grossi falò.

- 16 e 17 maggio Festa di S. Alberto

- 16 luglio  Festa della Madonna del Carmine ( protettrice dei muratori)

- 26 luglio- Festa di S. Anna (protettrice della maternità, la statua è portata da donne, non ci sono uomini alla processione)

- 17 - 18 - 19 agosto Festa di Maria SS. di Costantinopoli ( patrona di Pietramontecorvino)

- III domenica di Settembre  Suoni, sapori e colori di Terra Vecchia ( nuova edizione della tradizionale festa di S. Matteo che era andata praticamente persa).