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Stato:

Italia

Regione:

Puglia

Provincia:

Foggia

Coordinate:

41°49′0″N 15°22′0″E/ 41.81667°N 15.36667°E

Altitudine:

73m s.l.m.

Superficie:

52,37 km²

Abitanti:

2.842

 

Densità:

53,80 ab./km²

Comuni contigui:

Apricena, Lesina, San Paolo di Civitate, San Nicandro Garganico

CAP:

71010

Pref. telefonico:

0882

Nome abitanti:

Poggioimperialesi, Terranovesi

Santo patrono:

San Placido Martire

Giorno festivo:

5 ottobre



Poggio Imperiale è un comune di 2.842 abitanti. Conosciuto con il nome di "Tarranòve", a causa della sua fondazione relativamente recente. Per via del casello autostradale posto sull'A14, la cittadina è detta "Porta della Puglia e del Gargano". Il suo nome deriva Il nome del luogo e si riferisce all'imperatore Placido Imperiale che, creando nel 1874 un palazzo, diede vita al paese. La parola "poggio" deriva dal latino podium, ossia rialzo.


 TERRITORIO

Nel comune non vi sono corsi d’acqua. Confina con Apricena, Lesina, San Paolo di Civitate. Il suo clima è abbastanza mite con inverni un po’ rigidi di circa 6 C° ed estati caldine di 25 C°.


 STORIA

Fu fondato nel 1759 dal principe Placido Imperiale, attratto dalla posizione strategica della collina su cui oggi ha sede il centro abitato. Il principe invitò molti albanesi a vivere nel nuovo paese offrendo loro lavoro, vitto e alloggio. Nel 1764, raggiunsero il borgo molte famiglie dal Principato Ultra del Regno di Napoli, che posero le basi per la costituzione di una consistente comunità amministrativa. Nel 1816, separandosi da Lesina, divenne comune autonomo.




 GONFALONE

 

Un’aquila reale con corona, posata su una cima di montagna, sfondo celeste, riportante in alto su sfondo rosso, due rami: uno di alloro ed uno di quercia legati da un nastro tricolore. Il tutto racchiuso in uno scudo in cima al quale è posta una corona con diademi. Lo stemma è identico a quello del Principe Placido Imperiale fondatore del paese.

 

 
 

MONUMENTI

 
Piazza Placido 


Piazza Placido Imperiale, è una delle piazze più stravaganti d'Europa ed ha una caratteristica quasi unica nel suo genere, infatti sulla piazza è situata la damiera fissa più grande d'Europa.








 

LUOGHI DI CULTO


Santuario di S. Nazario Martire


Sorge presso una sorgente di acqua termale, da cui ha origine il torrente Caldoli. Si narra che il luogo fosse sacro già agli antichi greci, ma la sua notorietà è legata soprattutto alla tradizione che lo vuole visitato dal martire protocristiano Nazario, il quale avrebbe lavato i suoi piedi nella sorgente appoggiandosi su un cippo marmoreo. Questo cippo è ancora oggi conservato nel Santuario e, con il passare del tempo, è stato levigato dalla mano dei fedeli che vi si recano in pellegrinaggio devozionale.

 

 

 



Chiesa parrocchiale di S. Placido Martire


In questa è custodito un dipinto del Patrono risalente al XVIII secolo, donato dal Principe alla comunità terranovese e realizzato dal napoletano Francesco De Mura. Al suo interno sono inoltre conservati i simulacri di san Placido, san Michele Arcangelo, sant'Antonio da Padova, Maria Immacolata, Madonna del Carmine, san Giuseppe e Gesù verso il Calvario, tutti realizzati ad Ortisei.

 

 

 

 

 

Chiesa del Sacro Cuore Di Gesù


La Chiesa del Cuore di Gesù fu fatta costruire dalla congregazione del SS. Cuore di Gesù, nata nel 1828 a scopo religioso filantropico. Costruita in fondo al paese nella parte Nord-Est sulla strada per Lesina, di fronte e ben visibile dalla Chiesa Madre di San Placido M. Fu consacrata e aperta al pubblico nel 1838. Seguì le sorti della congregazione, che fu attiva fino al 1940 e che subito dopo la seconda guerra mondiale tentò invano di riorganizzarsi. Autonoma sia nell'organizzazione che nell'amministrazione, la congregazione si autofinanziava. Nel 1965 fu fatta restaurare dal parroco don Giovanni Giuliani senior, il quale acquistò e rese funzionali alcuni locali adiacenti. Fino al 1965, anno della restaurazione, si poteva ammirare sulla volta un affresco del Cuore di Gesù. Conserva la sua primitiva facciata e il campanile. Ha la pianta rettangolare con due absidi laterali e uno dietro l'altare.

EVENTI

A Poggio Imperiale, durante tutto l'anno, gli eventi solo molteplici.

- Carnevale Terranovese, di antica tradizione, durante il quale sfilano maschere e carri allegorici e si tengono balli in piazza.
- i Riti della Settimana Santa: di particolare rilevanza è la Via Crucis Vivente. Molto sentite dalla popolazione sono anche le processioni del Venerdì Santo (quella delle 5,00 con Gesù verso il Calvario e l'Addolorata in cerca del figlio; quella delle 20,00 con Cristo morto e l'Addolorata).
- Processione del Corpus Domini con preparazione lungo il percorso della processione di caratteristici altarini (i sabbùleke) per l'esposizione del Sacramento.
- Premio Nazionale "Spiga d'Oro" (giugno)
- Festa della Madonna del Carmine con sfilata della banda in mattinata, processione con il simulacro di Maria a spalla per il paese e fuochi pirotecnici a mezzanote il (16 luglio). La festa è particolarmente sentita dai muratori, infatti la Vergine del Monte Carmelo è la loro protettrice.
- Festa di san Nazario martire (27-28 luglio), con pellegrinaggio a piedi sino all'omonimo santuario. La mattina del 28, dopo la Santa Messa, presso il Santuario vi si tiene una breve processione.
- Palio di dama vivente (agosto), con il corteo storico, i gruppi folkloristici e i rappresentanti di tutti i comuni partecipanti.
- Festa Patronale di san Placido martire (5 ottobre): durante la processione mattutina vengono portati a spalla i simulacri di San Placido e San Michele Arcangelo; la sera nelle vie cittadine addobbate con le luminarie e con i nastri colorati si tengono alcuni spettacoli, seguiti dai fuochi pirotecnici.
- Falò dell'Immacolata: durante la processione della Immacolata Concezione, lungo le vie del paese vengono preparati numerosi falò che, simbolicamente, illuminano la via alla Vergine. Al termine della processione, tutto il quartiere si riunisce attorno al falò per passare la serata in compagnia.
- Bambini al microfono, festival canoro riservato ai bambini e organizzato dall'Azione Cattolica, che nel 2010 ha raggiunto la 42ª edizione.