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Stato:

Italia

Regione:

Puglia

Provincia:

Foggia

Coordinate:

41°30′0″N 15°3′0″E / 41.5°N 15.05°E /

Altitudine:

510 m s.l.m.

Superficie:

51,88 km²

Abitanti:

510

 

Densità:

11,0 ab./km²

Comuni contigui:

Alberona, Celenza Valfortore, Motta Montecorvino, San Bartolomeo in Galdo (BN), San Marco la Catola, Volturino

CAP:

71030

Pref. telefonico:

0881

Nome abitanti:

Volturaresi

Santo patrono:

San Benedetto

Giorno festivo:

18 ottobre

 

Volturara Appula è un comune italiano di 510 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Deriva da Vulturariam, dal latino vultur, ossia avvoltoio, con l'aggiunta del suffisso -aria. La specifica deriva dal latino Apulia, ossia Puglia.

TERRITORIO

Fa parte della Comunità Montana dei Monti Dauni Settentrionali, sorge sul Subappennino Dauno, non lontano dai confini con Molise e Campania. Il territorio è caratterizzato da diverse fonti oligominerali e da alcuni corsi d’acqua. Il territorio è costantemente frustato dai venti di libeccio, proprio per questo il toponimo potrebbe derivare da Vultur, antico nome di questo vento. Confina con Alberona, Celenza Valfortore, Motta Montecorvino, San Bartolomeo in Galdo (BN), San Marco la Catola, Volturino. Il suo clima è molto rigido con inverni freddi di 3°C ed estati fresche di 18°C.

 

STORIA

Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE Secondo alcune fonti storiche Volturara fu fondata intorno al 50 a.C., con il nome di Uluria, da alcune popolazioni indigene, gli Uluri, che successivamente vennero sottomessi dagli Apuli prima che questi territori facessero parte dell’impero romano.
A testimonianza della presenza di questo popolo, nella zona meridionale dall'abitato sono presenti piccole grotte denominate i rutt, che furono dei rifugi per gli abitanti del luogo, fino a quando gli Apuli, distrutte le mura di protezione, li sottomisero. Il nucleo abitato sorgeva su un terreno di natura vulcanica, motivo per cui gli Apuli imposero alla località il nome di Vulcanara, poi modificato in Voltorara prima e Volturara poi, con l'aggiunta di Appula.
In seguito si allearono con i romani per sconfiggere i Sanniti.
Fu sede vescovile dal 969 al 1818, come si evince dalle iscrizioni e i bassorilievi murati negli edifici della piazza principale, governata dai vescovi locali finché non ne divennero feudatari i Caracciolo, che edificarono il Palazzo Ducale sulle rovine dell'antico fortilizio.

La città retta da Paolo Da Molisio, la cui figlia Giovanna la portò in dote ad Alberigo Carafa al quale in seguito fu sottratta per essere restituita al demanio nel 1532, quando Carlo V la concesse a Ferrante Gonzaga. Negli anni a seguire fu un continuo susseguirsi di proprietari: da Ferrante Gonzaga passò più volte di mano, da Francesco Antonio Villani a Vincenzo Carafa e da Bartolomeo Caracciolo ai Pignatelli.

GONFALONE

MONUMENTI

 

Palazzo Ducale Caracciolo

 

 

 

 

 

Costruito nel XVI secolo.

 

Palazzo Cairelli


Risale alla fine dell'Ottocento.

 

 

 

 


 

 

 

Palazzo Pignatelli

Sede della curia vescovile di Volturara-Montecorvino.

 

 

 

 

Taverna e mulino di Campolattaro

Furono costruiti nel XII secolo dall'omonimo nobile di origine longobarda, per assistere i pellegrini che transitavano sulla via di Monte Sant'Angelo e i pastori che scendevano in Puglia durante il periodo della transumanza.

 

Antico Ovile Scaraiazzo

Il suo utilizzo risale al tempo della transumanza.

LUOGHI DI CULTO

 

Cattedrale

Bellissimo esempio di architettura romanica pugliese, risale al XIII secolo, è associata ad un possente campanile a torre, costruita probabilmente su una precedente chiesa. Al suo interno  conserva un altare policromo del XVII secolo e alcune tele seicentesche raffiguranti i santi Pietro e Paolo. Il portale e le tre finestre della facciata presentano un bellissimo effetto di bicromia, grazie ad alcuni conci inseriti in modo alternato. La chiesa subì numerosi rifacimenti che non ne alterarono le sue linee essenziali, ma della costruzione originaria rimangono all'esterno il bellissimo prospetto e all'interno la navata centrale, separata da quelle laterali mediante la presenza di cinque arcate. Il campanile è una massiccia torre quadrilatera alla cui sommità si aprono quattro finestre monofore e, più in alto, una piccola cupside. Le sue tre campane di bronzo contengono una cospicua percentuale d'argento.

 

Santuario della Madonna della Sanità

Fu costruita nel XVI secolo dal principe Bartolomeo Caracciolo in segno di riconoscenza per essere rimasto illeso durante un incidente avvenuto mentre viaggiava con la sua carrozza, anche se ci sono diverse versioni riguardo le cause e i motivi secondo cui fu eretto il Santuario. Una di queste narra che il Principe Bartolomeo Caracciolo, caduto dalla propria carrozza proprio in quel punto, fu tratto in salvo dall'apparizione della Madonna, decidendo così di donare al paese in segno di riconoscenza il santuario che è ancora oggi visibile nel proprio aspetto originario. La storia che più si avvicina alla realtà narra che il Principe, uomo pio e religioso, colpito da una grave malattia, fece voto alla S.S. Vergine, che, in caso di guarigione, avrebbe costruito una chiesa in suo onore: la guarigione arrivò in breve tempo e tenendo fede alla promessa fatta, la realizzò.

NATURA

 

Tratturo Regio

Attraversa il territorio di Volturara Appula dalla località Crocelle di Motta, attraversa la valle del torrente la Catola, sale da Campolattaro fino al Casone Ciarelli, sito sulla cima della Serra Marano, per poi costeggiare il confine con San Bartolomeo in Galdo e scendere in prossimità del confine con San Marco la Catola.

Bosco Sant'Antonio
Sito in località Macchia Rossa, non è  molto distante dalla vecchia via per San Marco la Catola.

 

Sentiero boschivo in località Bufera

Sorgente Fontana Uizzo

 

EVENTI

- Festa di Maria Santissima della Sanità, durante la quale si svolge una processione per le vie cittadine.


- Festa dell'Emigrante, si tiene ogni anno ad agosto.


- Fiera di San Luca, il 18 ottobre. Istituita, secondo la tradizione, da Federico II di Svevia è celebre per la contemporanea sagra dell'anguilla che si tiene da oltre cento anni. Il santo protettore di Volturara è San Luca, e si narra che la fiera fu allestita in suo onore ad opera di Federico II, nel XIII secolo: da allora si ripete ogni anno, con la tradizionale vendita delle anguille di Lesina.
Anticamente la fiera durava da una settimana a quindici giorni e vedeva la partecipazione dei paesi circostanti, ma attualmente si svolge in una sola giornata, seppur mantenendo un'affluenza di una certa portata.

 

 

 

Volturara Appula è un comune italiano di 510 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Deriva da Vulturariam, dal latino vultur, ossia avvoltoio con l'aggiunta del suffisso -aria. La specifica deriva dal latino Apulia, ossia Puglia.

TERRITORIO

Fa parte della Comunità Montana Monti Dauni Settentrionali. Il piccolo centro abitato sorge sul Subappennino Dauno non lontano dai confini con Molise e Campania. Il territorio è caratterizzato da diverse fonti oligominerali e da alcuni corsi d’acqua e particolarmente esposto ai venti di libeccio. Il toponimo potrebbe essere una derivazione da Vultur, antico nome di questo vento.

Confina con Alberona, Celenza Valfortore, Motta Montecorvino, San Bartolomeo in Galdo (BN), San Marco la Catola, Volturino. Il suo clima è molto rigido inverni freddi 3° ed estati fresche 18°.

Storia

Secondo alcune fonti storiche la città venne fondata col nome di Uluria nel I secolo a.C.[senza fonte] da popolazioni indigene, gli Uluri, che successivamente vennero sottomessi dagli Apuli prima che la zona entrasse nella sfera di influenza romana. La cittadina fu alleata di Roma nelle guerre sannitiche.

Sede vescovile dal 969 al 1818, il paese e il suo contado furono amministrati dai vescovi locali sinché non ne divennero feudatari i Caracciolo. Retta poi dai De Molisio, la città fu cedura per dote ad Alberico Carafa prima di essere restituita al regio demanio nel 1532. Fu concessa quindi a Ferrante Gonzaga per passare più volte di mano, da Francesco Antonio Villani a Vincenzo Carafa e da Bartolomeo Caracciolo ai Pignatelli.

Le origini di volturara

Le iscrizioni e i bassorilievi murati negli edifici della piazza principale ricordano che il paese fu sede vescovile fino al 1818. Secondo alcune fonti storiche Volturara fu fondata intorno al 50 a.C. e abitata per alcuni secoli dagli Uluri da cui prese il nome di Uluria. A testimonianza della presenza di questo popolo, a Sud dall'abitato sono presenti piccole grotte denominate "i rutt" che funsero per decenni da rifugio per gli abitanti del luogo, fino a quando gli Apuli, distrutte le mura di protezione, li sottomisero. Riscontrando che il nucleo abitato sorgeva su un terreno di natura vulcanica, gli Apuli imposero alla località il nome di Vulcanara, poi modificato in Voltorara prima e Volturara poi, con l'aggiunta di Appula (Apula).In seguito si allearono con i romani per sconfiggere i Sanniti. Durante il periodo compreso tra l'VIII e il IX secolo la comunità volturarese conobbe il dominio feudale in particolare dei Vescovi e Volturara fu sede vescovile dal 969 al 1818. Successivamente l'intero feudo volturarese ricadde sotto il dominio della famiglia Caracciolo, che edificò il Palazzo Ducale sulle rovine dell'antico fortilizio.
La città retta da Paolo Da Molisio, la cui figlia Giovanna la portò in dote ad Alberigo Carafa al quale in seguito fu sottratta per essere restituita al demanio nel 1532, quando Carlo V la concesse a Ferrante Gonzaga. Quindi passò di mano più volte, da Francesco Antonio Villani a Vincenzo Carafa e da Bartolomeo Caracciolo ai Pignatelli



Monumenti

  • Palazzo Ducale Caracciolo, del XVI secolo.

  • Palazzo Cairelli, risalente alla fine dell'Ottocento.

  • Palazzo Pignatelli, già sede della curia vescovile di Volturara-Montecorvino.

  • Taverna e mulino di Campolattaro, costruiti nel XII secolo dall'omonimo nobile di origine longobarda, per assistere i pellegrini sulla via di Monte Sant'Angelo e il popolo della transumanza

  • Antico Ovile Scaraiazzo, impiegato al tempo della transumanza.

LUOGHI DI CULTO

  • Cattedrale romanica del XIII secolo, con possente campanile a torre. Di stile romanico pugliese, conserva al suo interno un altare policromo del XVII secolo e alcune tele seicentesche raffiguranti i santi Pietro e Paolo.

La cattedrale

La cattedrale del XIII sec. si può annoverare tra i capolavori architettonici del Romanico pugliese e conserva tracce di una chiesa precedente. Alcuni conci inseriti in modo da creare un suggestivo effetto bicromo, decorano il portale e le tre finestre della facciata. La primitiva costruzione della chiesa subì numerosi rifacimenti che non deturparono le sue linee essenziali. Della costruzione originaria rimangono all'esterno il bellissimo prospetto e all'interno la navata centrale, separata da quelle laterali mediante cinque arcate. Il campanile di Volturara è una massiccia torre quadrilatera alla cui sommità si aprono quattro monofori e, più in alto, una piccola cupside. Le sue tre campane di bronzo contengono una cospicua percentuale d'argento.



  • Santuario della Madonna della Sanità, risalente al XVI secolo. Fu costruita dal principe Bartolomeo Caracciolo un segno di riconoscenza per essere rimasto illeso in un incidente durante uno spostamento con la sua carrozza.

Il Santuario di Maria S.S. della Sanità:

Sono molte le storie che descrivono le cause e i motivi riguardo ai quali il Santuario fu eretto. Una racconta che fu costruito dal Principe Bartolomeo Caracciolo, che cadde dalla propria carrozza proprio in quel punto, tratto in salvo dall'apparizione della Madonna, decise di donare al paese in segno di riconoscenza il santuario che tutt'oggi mantiene il proprio aspetto originario. La storia che più si avvicina apparentemente alla realtà narra che il Principe Bartolomeo Caracciolo, molto abile ai principi di pietà e di religione, colpito da una grave malattia face voto alla S.S. Vergine, che, in caso di guarigione, avrebbe costruito in suo onore una chiesa. La guarigione avvenne in breve tempo e, tenendo fede alla promessa, la realizzò.



NATURA

  • Tratturo Regio, che attraversa il territorio di Volturara Appula dalla località Crocelle di Motta, attraversa la valle del torrente La Catola, sale da Campolattaro fino al Casone Ciarelli, sito sulla cima della Serra Marano, per poi costeggiare il confine con San Bartolomeo in Galdo e scendere poi presso il confine con San Marco la Catola.

  • Bosco Sant'Antonio in località Macchia Rossa, non distante dalla vecchia via per San Marco La Catola.

  • Sentiero boschivo in località Bufera (Vufara).

  • Sorgente Fontana Uizzo.

Cultura

Eventi

  • Festa di Maria Santissima della Sanità, durante la quale si svolge una processione per le vie cittadine.

  • Festa dell'Emigrante (ad agosto)

  • Fiera di San Luca, il 18 ottobre. Istituita, secondo la tradizione, da Federico II di Svevia è celebre per la contemporanea sagra dell'anguilla che si tiene da oltre cento anni.

DARE UN’ OCCHIATA AL SITO UFFICIALE DEL COMUNE CI SONO UN SACCO DI EVENTI.

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La fiera di San Luca

Come tutti i paesi anche Volturara ha il suo santo protettore, San Luca. Si racconta che fu Federico II nel XIII secolo a istituire la fiera di San Luca. Da allora puntualmente ogni anno si ripete con la tradizionale vendita delle anguille di Lesina.
Anticamente la fiera durava da una settimana a quindici giorni e vedeva la partecipazione dei paesi limitrofi. Attualmente la fiera si svolge in una sola giornata ma ciò non toglie che l'affluenza sia ancora di una certa portata.