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GAL tavoliere

“Quel che sta accadendo intorno al Gal Tavoliere è un’operazione grave che non può essere taciuta. Ed è giusto riepilogarla. Nello scorso mese di giugno, attraverso un accordo tra camera di commercio, confagricoltura provinciale e copagri, si decideva l’assalto al Gal senza nessun tipo di concertazione territoriale e senza coinvolgimento dell’ampia compagine sociale, dispiace a tal proposito sottolineare, purtroppo, che in questa congiura ci fosse e ci sia un esponente politico locale che ha ceduto alle lusinghe e alle promesse di chi ha deciso che i gal fossero soltanto organismi per distribuire poltrone. In spregio a qualsiasi regola di trasparenza e di correttezza, senza nessun tipo di verifica sul lavoro svolto e sui programmi in essere, il gruppo raccolto intorno a camera di commercio ha iniziato uno scouting serrato tra i numerosi soci: pubblici, privati e associativi, che compongono la base societaria del gal. E’ evidente, che questa attività si è svolta attraverso le relazioni e i rapporti e soprattutto facendo valere il peso di organismi che, invece, dovrebbero essere garanzia per tutti.
Nonostante ciò, nel corso dell’assemblea del luglio scorso, questa cordata, pur cercando in tutti i modi, compresa la presenza a Cerignola, nella sede del Gal, del presidente di camera di commercio e di tutti i vertici provinciali delle altre realtà, di acquisire altri soci non è riuscita nell’intento di portare a buon fine l’attacco. Al termine dei lavori e verificate alcune eccezioni procedurali la seduta è stata sospesa e rinviata a data da destinarsi. Superate le elezioni regionali, dove molti protagonisti si sono spesi per alcuni candidati, essi hanno riproposto l’assalto. Nella fattispecie, attraverso l’autoconvocazione da parte di un terzo dei soci, è stata annunciata una riunione per il 21 dicembre, nonostante il consiglio di amministrazione avesse già da giorni convocata l’assemblea per il 22 gennaio 2021, in linea con la politica virtuosa che ha caratterizzato tutta l’azione del Gal dal 2017 ad oggi con risultati chiari, come ad esempio la costituzione del distretto Terre federiciane in partenarariato con il Gal Ponte Lama.
Stando così le cose, la domanda sorge spontanea: perché tutto questo accanimento nei confronti di una realtà che, per quanto importante, ha un ruolo non certo di primo piano? Qual è il fine ultimo di questa persistente aggressione? E soprattutto perché tanta fretta?”.