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GegèTelesforoDomani a “Lettere”
Primo appuntamento della rassegna “Parole che fanno bene” organizzata dall'Università di Foggia in collaborazione con il Consiglio degli Studenti.
Il discepolo di Renzo Arbore: «Felice di tornare nella mia città, nella sua Università di cui leggo e apprendo, anche se da lontano, cose molto interessanti».
Si chiama Parole che fanno bene (titolo tratto da una canzone di Niccolò Fabi) la rassegna che l'Università di Foggia sta organizzando in collaborazione con il proprio Consiglio degli Studenti: testimonianze, racconti e confessioni ad esclusivo uso e consumo degli studenti. Il che non vuol dire che da questo ciclo di incontri – concepito senza limiti e senza format – sarà esclusa la partecipazione della cittadinanza, ma più semplicemente che queste conversazioni saranno calibrate soprattutto per soddisfare la sete di conoscenza e di esperienze degli studenti dell'Università di Foggia. A cominciare dalla scelta degli ospiti, la maggior parte dei quali ha già accettato l'invito rivoltogli dall'Università di Foggia anche se vanno concordate date e presenze (evidentemente da incastrare nel fitto calendario di impegni di ciascuno di loro). Si parte domani 12 marzo con il musicista foggiano Gegè Telesforo, talento riconosciuto soprattutto all'estero, jazzista autentico, dotato di grande versatilità e maestro di un linguaggio musicale universalmente riconosciuto come scat. Gegè Telesforo – dalle ore 18,00 in poi, presso l'aula magna del Dipartimento di Studi Umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione in via Arpi 155 a Foggia – terrà una conversazione molto interessante e a tutto campo con la prof.ssa Rossella Palmieri. «Felice di tornare nella mia città, nella sua Università di cui leggo e apprendo, anche se da lontano, cose molto interessanti – ha dichiarato il musicista Gegè Telesforo nel presentare brevemente l'incontro –. Sono anche felice di essere il primo ospite della rassegna, nella speranza di portare fortuna a un progetto che mi pare coraggioso e comunque in linea con quello che chiedono gli studenti al giorno d'oggi: un dialogo che possa aiutarli a crescere, se possibile a sognare».

Per ulteriori informazioni:

Dott.ssa Rossella Palmieri
Cattedra di Letteratura Teatrale Italiana