ORSARA DI PUGLIA
Il paese, che molto probabilmente risale ad epoca assai remota, fu fondato su un pianoro circondato da tre torrenti che ne costituivano la difesa naturale contro gli assalti dei nemici.
Ad est scorre il Canale Catella proprio a poca distanza dalla cinta muraria, che ancora si erge con le sue maestose torri, ad ovest scorre il Canale Botte e a Nord il torrente Canale della Grotta, nel quale i primi due confluiscono chiudendo la magnifica difesa naturale con un notevole dirupo.
A sud le mura di cinta e il terreno scosceso chiudevano l'abitato come una sorta di castello. I resti delle mura, così come li possiamo ammirare, sono indubbiamente dell'alto medioevo.
Dopo le mura di cinta si passa al palazzo di Torre Guevara
Si trova nella piana compresa tra i due affluenti Sannoro e Lavella, a nord del torrente Cervaro, nel territorio di Orsara di Puglia. La costruzione rientrava nell’elenco delle dimore reali della corte aragonese. Il palazzo è eretto sul versante nord della conca attraversata dal torrente Cervaro, in un’area ricca di cacciagione. La zona, oltre a fornire relax ai vari feudatari e regnanti di passaggio, veniva utilizzata per il ripopolamento faunistico.
Tra le chiese da visitare ci sono:
Abbazia di Sant'Angelo o dell'Annunziata
Edificata fra VIII e XI secolo in stile bizantino e originariamente monastero dei santi Nicandro e Marciano. La sua origine è tradizionalmente localizzata in Asia Minore - in Frigia , intorno al III secolo; nel IV è nota la dedicazione di una Chiesa all'Arcangelo da parte di Costantino.
Grotta di San Michele Arcangelo, meta di pellegrinaggio del VIII secolo
Nei pressi della cittadina di Orsara in epoca romana esistevano, a Monte Squarciello " una villa "; a Masseria Magliano, 1 km a SE della Masseria Belladonna, una " grande villa con necropoli "; a Cervellino, 2.5 km ad E di Orsara e a S di Monte Vrecciaro, una " fattoria " da cui provengono un bel mosaico e una status acefala di un togato.
TROIA
La città fu fondata nel 1019 sullo stesso sito dell'antico centro apulo di Aecae. La città è nota soprattutto per essere la sede di un importante monumento del romanico pugliese: la Cattedrale dell'Assunta, posta nella zona centrale del paese. Durante l'XI secolo, nell'area in cui esisteva già una chiesa dedicata a S. Maria, fu costruito il primo nucleo della cattedrale, che fu completato nel XII secolo, sotto il vescovo Guglielmo II. La facciata è particolarmente impreziosita da originali sculture zoomorfe e fantastiche; il portale, realizzato da Oderisio da Benevento nel 1119, presenta formelle in bronzo nelle quali è descritta la storia della città. Adiacente alla Cattedrale ci sono i locali che ospitano il ricco Tesoro.
La chiesa di S. Basilio appartiene, invece, al periodo protoromanico, sorta probabilmente contestualmente alla fondazione bizantina della città: presenta un aspetto molto semplice, con una facciata che conserva ancora alcuni elementi originali quali il portale, la bifora e due fregi, probabilmente riciclati.
Da visitare anche il Museo Civico che conserva reperti che vanno dall'epoca romana a quella medievale, e il Museo Diocesano, in cui sono conservati alcuni rotoli dell'Extultet prodotti nello scriptorium della città durante il periodo bizantino.
A 7 km dalla città si trovano le rovine della città di Vaccarizza, nata come insediamento longobardo, fortificata dai Bizantini nel X secolo e abbandonata nel XII secolo, dopo essere diventata un castrum romano.
BICCARI
A Biccari è possibile ammirare la Torre di Biccari, costruita in un periodo di tempo compreso tra il 1116 e il 1122. Alta 23 metri, si eleva su una scarpata cinta alla sommità da un toro sottile; ha un diametro esterno di circa 13 metri ed i suoi muri, alla base, superano lo spessore di 3 metri. E' una costruzione massiccia a pietre irregolari, sfaccettate e cementate con una malta argillosa. Era divisa in quattro vani di cui uno interrato al quale si accede attraverso una breccia praticata nelle fondazioni verso l'esterno. Dalle torre si passa poi alle chiese.
Chiesa dell'Annunziata
Le sue origini si perdono nel tempo, e fu destinata a confraternita laicale. Degni di nota sono la pala d'altare raffigurante l'Annunciazione di Maria e gli affreschi raffiguranti i 4 evangelisti, dipinti da Domenico Maestà di Lecce nel 1906, che ornano la cupola. Avendo subito gravi lesioni in seguito al terremoto del 1962 è stata recentemente restaurata.
La Chiesa di San Quirico
È uno dei luoghi di culto più antichi del paese, ed è un bellisimo esempio di architettura sacra tardo rinascimentale, da sempre sotto il patronato dell'Università (Comune) di Biccari.
La Chiesa ha accesso dalla via omonima, nei pressi dell'antica porta facente parte della cinta muraria, ed e' formata da un unico ambiente con retrostante sagrestia. Guardando l'altare centrale, la Chiesa ha sui lati tre arcate di cui solo due per parte contengono altari formati da unica mensola in pietra. La facciata e' caratterizzata dalla terminazione cuspidale, dal cornicione concavo, dalle due monofore e dal portale in pietra grigia e dal campanile a vela sul lato sinistro.
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Per il pranzo o la cena puoi gustare gli ottimi pranzi e rilassarvi al nei bellissimi ambienti dei posti a Lucera.
ALBERONA
La caratteristica struttura urbana è di origine medioevale. All'ingresso del paese si scorge la monumentale Fontana Muta (lo scroscio dell'acqua si sente solo avvicinandosi) che reca ai lati due vasche in pietra locale e al centro tre cannelle. Nella piazza principale si trova la Chiesa di San Rocco, in stile gotico, risalente al XVIII secolo.
Citiamo il Canale dei Tigli, situato tra due montagne popolate da querce, olmi, pioppi e castagni; nel Bosco della Mezzana, ricco di funghi, tartufi, castagne, more e gelsi, è possibile organizzare piacevoli passeggiate ed escursioni. Al Bosco dell'Aria Grande, invece, si accede direttamente dal paese. Possiamo ammirare i:
Palazzo ed Torre del Gran Priore (sec. XII )
Questo Palazzo venne edificato e costruito dai Cavalieri Templari. Successivamente L'edificio divenne la sede principale dei Cavalieri di Malta.
Possiamo notare le bellezze dell'archittetura passata e del quale si possono osservare, purtroppo, oramai solo la torre ed intravederne i sotterranei;
Palazzo Cassitto ( sec.XVII )
Costruito sulle rovine della cinquecentesca chiesa ed romitorio di S.Rocco, il Palazzo si sviluppa intorno ad un vasto cortile fiancheggiato da un giardino pensile.
Arco dei mille
L'arco presenta una tipica pavimentazione dell'epoca, che veniva effettuata e costituita da ciottoli di fiume. Una volta superata la sua apertura si può guardare ed ammirare un bellissimo panorama, dove è possibile guardare quasi tutto il territorio Dauno. Uno splendore.
Tra le chiese è possibile visitare:
Chiesa Madre o Priorare ( natività di SS. Maria)
Fu costruita sui resti di una rocca dei Cavalieri Templari, nei corsi dei secoli ha avuto molti rifacimenti ed conserva ancora alcune testimonianze storiche della dominazione sia dei Cavalieri Templari sia deiCavalieri di Malta.
La Chiesa Madre all'interno custodisce le ossa di San Vitale e un'ampollina piena di sangue, rinvenute nella cappella privata di una importante famiglia del luogo, i Cassitto, una tela del 700 raffigurante S. Francesco Fasani che visse ad Alberona dal 1709 al 1712 e diverse statue della ditta Gaucci di Lecce, una statua lignea di S.Martino del sec. XVI e un organo a mantice del sec. XVII. Vicino alla Chiesa matrice, sorge la Torre del Gran Priore, costruita intorno all'anno 1000, appartenuta prima ai Templari e divenuta nel XIV secolo residenza del Gran Priore dell'Ordine dei Cavalieri di Malta di Barletta, quando si trasferiva nel suo feudo di Alberona.
Ancora oggi sono visibili le carceri ricavate nei sotterranei della chiesa.
Chiesa di San Giuseppe (sec.XVI )
Presenta un portale in stile gotico finemente lavorato e all' interno un altare in pietra.