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Percorso Gargano attraverso la statale Garganica:

Si parte da Apricena. Da Apricena una strada verso nord-ovest, porta a Poggio Imperiale che deve il nome al principe Placido Imperiale che vi costruì un palazzo attorno al quale si sviluppò poi il paese, si arriva a Lesina, graziosa località situata su una penisoletta che prende il nome dall'omonimo lago.
Di nuovo sulla « Garganica », si comincia a salire, giungendo a Sannicandro Garganico, dove troviamo, in posizione elevata, il castello (sec. XV), con varie torri cilindrìche e con una leggiadra loggetta a fianco della facciata. Nei dintorni della cittadina si aprono alcune grotte e doline carsìche assai interessanti.
La più grande di queste voragini, detta Pozzatìna (una delle maggiori d'Italia) è lunga 650 metri, larga 400 circa e si sprofonda, con pareti verticali, per più di cento metri. Da Sannicandro si prosegue fino a Cagnano Varano, anch'esso con unla go detto: Lago di Varano, passando per Carpino, dove un tempo sorgeva la città di Uria, sommersa dalle acque. Da qui in poi sorgono rigogliosi boschi di olivi, fino ad ammirare lo splendido panorama sull'Adriatico con la visione di Rodi Garganico, pittoresca borgata raccolta sopra un promontorio roccioso fra lussureggianti aranceti. Da qui nasce la Riviera Garganica. Si arriva dunque a San Menaio, località balneare dominata da un torrione seìcentesco, ed il cui nome deriva da San Menna, un tempo venerato in una vecchia chiesa ora scomparsa. Iniziamo ad addentrarci nel cuore del Gargano raggiungendo la Foresta Umbra. la strada sale finoa Vico del Gargano, centro di produzione dì agrumi e d'olive, con un castello medioevale.
Procedendo sempre sulla Garganica affiorano delle case bianche, quella è Peschici, pittoresco e caratteristico paese dall'aspetto orientale, con un castello che si erge sul ciglio della rupe a picco sopra il mare.
Si inizia quindi ha percorrere il tratto di strada litorale. Lungo questo tratto di litorale si vedono enormi grotte suggestive come la Grotta della Campana, alta 47 metri sul mare, le cui acque assumono all'alba magnifiche colorazioni. Un'altra località di grande interesse turistico, in questa zona, è Merinum con l'omonimo Santuario e con le rovine di una città rasa al suolo dai Saraceni.
Giunti a Vieste,località balneare proteso fra due archi di spiaggia all'estremità orientale del Gargano. Città antica, come dimostrano i ritrovamenti di una necropoli del III secolo. Qui si possono percorrere due strade che da Vieste sportano, verso sud, la prima porta direttamente a Manfredonia.
La seconda quella costiera, costellata di torri di vedetta, che tocca, direttamente Pugnochiuso e Baia delle Zagare. Entrambe queste strade confluiscono a Mattinata. La conca è chiusa a sud dalla roccia a picco del Monte Saraceno, sul quale sono state rinvenute, di recente, numerose tombe con vasi e sculture forse appartenenti all'antica località dauna di Matinum. Si arriva a Manfredonia, cittadina con numerose stazioni balneari, ed un castello. Si arriva così a Monte Sant'Angelo, uno degli esempi più belli dell'architettura garganica, creazioni, attraverso i secoli, inimitabili equilibrii di casine sovrapposte, di terrazze, di scale e di comignoli, inimmaginabili altrove. Qui troviamo il Santuario di San Michele Arcangelo. Da Monte Sant'Angelo, la « Via Francigena » procede verso ovest sull'ondulato altopiano garganico fino ad arrivare all'importante cavità sotterranea del Gargano: la Grava di Campolato, ampia voragine che sprofonda per un centinaio di metri, addentrandosi, poi, nelle viscere della montagna con una galleria lunga circa un chilometro che s'inabissa di altri 200 metri. Il paesaggio, ora dominato, da nord, dal Monte Calvo, il più alto del Gargano. Si arriva così a San Giovanni Rotondo, dove troviamo il piccolo ma celebre Convento di Santa Maria delle Grazie, dove visse Padre Pio da Pietralcina. Si arriva cosi a San Marco in Lamis, al centro della quale, sopra un poggio isolato, giganteggia il Convento di San Matteo, fondato in epoca longobarda (sec. VI). Scendendo giungiamo al Santuario della Madonna di Stignano, anch'esso meta di pellegrinaggi e di convegni spirituali. Da San Marco, invece, dirama una stradina che raggiunge, a sud-ovest, Rignano Garganico, paese agricolo che, per la sua splendida posizione panoramica sul ciglio del Gargano, è detto Balcone della Puglia.