L’Amministrazione Comunale candida per la ristrutturazione il Canile Sanitario.
L’Amministrazione Comunale di San Severo ha ritenuto partecipare alla presentazione delle proposte di intervento per la Realizzazione e/o ristrutturazione di Canili Sanitari e/o rifugi art 8 e 9 della Legge Regionale 12/1955 – art 7 della Legge Regionale 36/2017.
“Abbiamo pensato di candidare il nostro canile sanitario – dichiara l’Assessore dr. Raffaele Fanelli - che non è stato totalmente ultimato e quindi è ancora privo di agibilità. Lo studio di fattibilità dei tecnici individuerà il possibile recupero funzionale e sanitario per consentire lo svolgimento delle attività a cui è preposto, evitando che possa cadere in uno stato di abbandono totale. Sono stati tanti, anche nel recente passato, gli episodi di randagismo che nel nostro ambiente urbano e suburbano creano situazioni di rischio per l’incolumità dell’uomo e per l’igiene pubblica. A differenza del canile rifugio, il canile sanitario ha funzione di prima accoglienza sotto la diretta responsabilità del Servizio Veterinario Ufficiale”.
La legge quadro 281/91 prevede che i comuni, singoli o associati, provvedano al risanamento dei canili e alla costruzione dei rifugi per animali d’affezione, nei quali siano assicurate adeguate condizioni di salute e benessere degli animali ospitati. Tali strutture devono rispondere ai requisiti previsti da leggi e regolamenti di applicazione della 281, emanati in ambito regionale. Il canile sanitario, oggetto di recupero funzionale, è situato in aperta campagna lungo una strada secondaria che porta a Lucera in Contrada Torretta Zamarra, adiacente al Rifugio “Giardino dei Ciliegi“. La sua edificazione risale a circa 10 anni fa e da allora non è stato mai ultimato definitivamente . La struttura sanitaria possiede tutti gli spazi per garantirne l’attività a cui è destinata. L’abbandono a se stessa per tanti anni, ha provocato un decadimento che potrebbe diventare irreversibile se non si interviene in tempi rapidi.
“Gli interventi previsti nel progetto di fattibilità hanno riguardato maggiormente gli elementi esistenti, senza alterare in maniera sostanziale il profilo architettonico della struttura. Sono stati previsti interventi di adeguamento alle norme igienico sanitarie e di sicurezza, nonché la sostituzione di strutture e apparecchiature, obsolete o non funzionanti. Il progetto ha previsto interventi di riqualificazione energetico-ambientale attraverso l’uso di corpi illuminati, con tecnologia LED e l’impiego di pompa di calore per la climatizzazione estiva ed invernale abbinata ad un impianto fotovoltaico.
L’intervento di recupero dovrà essere ispirato ai principi di sostenibilità ambientale nel rispetto, tra l’altro, della minimizzazione dell’impegno di risorse materiali non rinnovabili e di massimo riutilizzo delle risorse naturali impegnate dall’intervento e della massima manutenibilità, miglioramento del rendimento energetico, durabilità dei materiali e dei componenti, sostituibilità degli elementi, compatibilità tecnica ed ambientale dei materiali ed agevole controllabilità delle prestazioni dell’intervento nel tempo.
Il Portavoce
Michele Princigallo