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Presso la sede della Caritas Nazionale di Roma, le Fondazioni Antiusura hanno dato vita al "cartello" contro la nuova droga del "gioco d'azzardo". Nell'ambito della riunione, tenutasi il giorno 31 gennaio alla presenza del sottosegretario all'Interno, Carlo De Stefano, e del Commissario straordinario del Governo, Giancarlo Trevisone, è stato evidenziato come il gioco d'azzardo sia diventato una miniera d'oro per la criminalità organizzata, un fenomeno intorno al quale ruotano miliardi di euro all'anno, che distrugge persone e rovina famiglie, che ingrassa gli usurai ed induce a dipendenza compulsiva centinaia di migliaia di giovani. Lo stesso sottosegretario ha avuto modo di dichiarare che "…quello del gioco d'azzardo è sicuramente uno dei nuovi affari delle mafie…" sino ad ora sottovalutato. Ed è proprio per questo motivo che le Fondazioni Antiusura hanno inteso promuovere un'iniziativa di sensibilizzazione e di denuncia sui pericoli ed i danni che il ricorso al gioco sta producendo sulle nuove generazioni, che a volte affidano la costruzione del loro futuro all'azzardo piuttosto che al lavoro. Nel 2010, l'anno della grande crisi e della flessione del PIL, gli italiani hanno investito nel gioco d'azzardo ben 61,4 miliardi di euro, saliti a 76 miliardi nell'anno 2011, stimolati da pubblicità martellanti e dalle sempre più numerose offerte di gioco. Vent'anni fa l'erario ricavava dai giochi circa il 32%, oggi si accontenta del 12%, che precipita all'1,8% per i giochi on-line. Briciole, briciole avvelenate.
A fronte di tali dati, sorge il dubbio se sia giusto incassare qualche milioni di euro in più per fini seppure istituzionali, sottraendo però denaro a persone e famiglie che vivono un profondo, e spesso drammatico, disagio economico, acuito dall'illusione di risollevarsi dissolvendo le poche risorse economiche nel gioco d'azzardo. Le considerazioni di cui sopra assumono rilievo ancora maggiore se esaminiamo gli ultimi dati resi noti in data odierna da Eurostat, l'ufficio statistico dell'UE, da cui emerge che ben 14,7 milioni di italiani sono a rischio povertà ed esclusione sociale.



comunicato stampa