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La mobilitazione del Comitato dei sindaci del cratere sismico pugliese per la mancata proroga dello stato di criticità per la ricostruzione post-terremoto comincia a dare i primi frutti. Da Bari, a seguito dell’incontro svoltosi venerdì pomeriggio, 10 febbraio, tra il presidente della Giunta regionale e i sindaci dei comuni interessati giungono infatti notizie rassicuranti - anche se non bisogna ancora abbassare la guardia - circa un impegno forte e deciso della Regione Puglia sul Governo centrale per garantire la proroga dello stato di criticità fino al 31 dicembre 2012.
<<La Regione Puglia si è impegnata a incontrare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà per sollecitare un intervento del Governo riguardo ai problemi dei Comuni del Subappennino dauno i quali, in seguito al mancato rinnovo della proroga dello stato di criticità dallo scorso 31 dicembre, non possono più utilizzare le risorse a disposizione per la ricostruzione dei territori colpiti dal terremoto del 31 ottobre 2002. Inoltre, la Regione si è impegnata ad utilizzare circa 15 milioni di euro dei fondi Fas di propria competenza per la ricostruzione dell'edilizia abitativa nei territori colpiti dal sisma>>, è quanto dichiarato al termine dell’incontro da Pasquale De Vita, sindaco di Casalnuovo Monterotaro e portavoce dei primi cittadini che hanno partecipato alla riunione con il presidente Nichi Vendola e l'assessore alle Opere pubbliche della Regione Puglia Fabiano Amati.
La delegazione dei sindaci del cratere era composta, oltre che dal sindaco Pasquale De Vita, dai sindaci di Casalvecchio di Puglia Mauro Piccirilli, di Castelnuovo della Daunia Ernesto Cicchetti, di Pietramontecorvino Rino Lamarucciola e di San Marco La Catola Michele Fascia. <<L'impegno del presidente Vendola è stato confortante - ha detto De Vita - anche perchè è una situazione del tutto paradossale, in quanto abbiamo gli stanziamenti pronti per essere utilizzati, abbiamo una ricostruzione in corso, ma non abbiamo la possibilità normativa e legislativa di poter continuare i lavori>>.
Il meccanismo burocratico - è stata la denuncia unanime dei sindaci - si è inceppato da quando la Protezione civile non ha prorogato lo stato di criticità. <<Questo – hanno sottolineato i sindaci intervenuti - ha comportato la perdita da parte di Vendola dell'incarico di commissario straordinario per la ricostruzione e la conseguente assenza di una figura autorizzata a gestire le risorse>>. <<La Protezione civile – ha affermato il sindaco De Vita - che di anno in anno prorogava lo stato di criticità, quest'anno ha ricevuto parere sfavorevole del ministero dell'Economia secondo il quale noi operiamo in regime straordinario. Ma questo non è vero perchè noi operiamo in regime ordinario, facendo ad esempio le gare per assegnare gli appalti dei lavori>>.
<<Tuttavia - hanno aggiunto i sindaci - ora non possiamo più pagare le imprese e neppure rimborsare gli affitti delle abitazioni ai cittadini che hanno provveduto all'autonoma sistemazione>>. <<Solo nel mio Comune – ha ricordato  il sindaco di Casalnuovo - sono bloccate 60 pratiche, sette milioni di euro e 30 cantieri. Se la trattativa per ottenere i 15 milioni di euro dei Fas per la ricostruzione dovesse andare in porto, ne servirebbero ancora 95 per arrivare ai 110 milioni necessari a ricostruire l'atro 50% delle case, ma per noi l'importante è non fermare la ricostruzione>>.
<<Ora, dopo l’incontro di Bari, l’auspicio e anche la speranza di tutti – ha concluso il sindaco De Vita -  è che il Governo dia in tempi brevissimi le risposte alle richieste avanzate, dando uno sbocco positivo alla delicata situazione>>.

 

Comunicato stampa, sabato 11 febbraio 2012

Per l’Ufficio stampa Comune di CASALNUOVO MONTEROTARO
Dino De Cesare