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Vieste, Cagnano Varano, Carpino, Casalnuovo Monterotaro, Castelluccio dei Sauri, Castelnuovo della Daunia, Faeto, Motta Montecorvino, Rignano Garganico, San Marco la Catola, Volturara Appula, Volturino, Deliceto, Panni e Sant'Agata di Puglia sono i quindici i Comuni della Capitanata per i quali la Regione Puglia ha adottato un provvedimento di nomina di commissari ad acta per non essere stati in grado di superare la soglia del 15% in materia di raccolta differenziata dei rifiuti. E' un provvedimento che ha raggiunto in tutto 46 comuni pugliesi. L'obiettivo di questo e altri collegati provvedimenti della Regione, osserva il WWF Foggia, è condivisibile in quanto è quello di realizzare una raccolta differenziata efficace in un territorio che oggi, purtroppo, è al primo posto ma solo per le discariche abusive. Fondamentale per realizzare una raccolta differenziata estesa ed efficace è, ricorda il WWF, la cosi detta "ecotassa" cioè la Legge regionale che determina i criteri per una corretta gestione della raccolta dei rifiuti. In base a tale provvedimento legislativo, aumentando significativamente la raccolta differenziata i cittadini risparmieranno notevolmente sulla TARSU (Tassa Rifiuti Solidi Urbani) e ciò come conseguenza del risparmio che il Comune realizzerà per lo sversamento in discarica. Al presente però a Foggia stanno solamente arrivando gli avvisi di pagamento della salatissima TARSU aumentata del 30% lo scorso anno fra le proteste dei cittadini e le rassicurazioni degli amministratori di una soluzione dell'emergenza rifiuti alla luce dei fatti poi disattesa. 'Quello che non si riesce bene a comprendere - ha evidenziato Carlo Fierro presidente del WWF Foggia - è il criterio utilizzato dalla Giunta Regionale per individuare i comuni non ricicloni commissariati. Ci si chiede, infatti, perchè a Foggia la raccolta differenziata funziona? L'unico dato certo che appare ai cittadini è quello di una sporcizia indifferenziata'.



comunicato stampa