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Ho deciso di pubblicare quest’importante testimonianza, che mi è giunta a mezzo e-mail personale da un carissimo amico, Michele Loporchio ex libraio di Foggia (nella foto), per rendere note le difficoltà in cui versa il mittente. La sua è una situazione disperata, concausa della crisi globale che attanaglia il Paese, ma anche e soprattutto della gravosa situazione finanziaria cui il Comune di Foggia da qualche anno è protagonista. Non vi nascondo che conoscendo il mittente dietro questa missiva si celano pensieri non belli per la sua vita. E ciò fa rabbia e mi da, come dovrebbe farla avere ad altri, la forza d’intervenire. Ve la propongo affinché qualcuno o molti, mossi da umanità e principalmente doverosa carica, aiuti l’amico e tutta la categoria cui apparteneva.

 

 

 

 

 

Gentile Sig° Ministro Corrado Passera

P.C. Sig° Presidente del Consiglio

P.C. al mio amico Nico Baratta

 

Gentile Sig° Ministro Corrado Passera

 

Ero un libraio di Foggia che non potendone più del comportamento del Comune, causa la sistematica violazione che esso pratica del diritto allo studio!

Dal primo di gennaio duemiladodici ho cessato la mia attività, oggi sono un disoccupato in più.

La popolazione scolastica, grazie alle furbizie di altri librai, è costretta a pagare anticipatamente le cedole Ministeriali, subendo una grande ingiustizia.

Il sottoscritto, da anni si è battuto per la legalità e non per ultimo fui costretto allo sciopero della fame per otto giorni lo scorso anno, per ottenere i miei e i diritti dei cittadini.

Questo stato di cose evidentemente, fa comodo agli amministratori locali, in quanto provvedono al rimborso delle fatture in tempi molto lunghi ( circa un anno) dalle emissioni delle fatture.

E’ evidente che, non ottemperando in tempo utile al pagamento delle fatture emesse, hanno inesorabilmente messo in crisi la mia attività commerciale!

Negli anni scorsi si raggiunsero intese con l’ente pubblico. Tre protocolli sono intercorsi tra i funzionari responsabili ed i rappresentanti di categoria; ma poi, puntualmente sono stati disattesi!!!

Da circa quattro anni, mi sono categoricamente rifiutato di distribuire i testi Ministeriali ai cittadini

di questa Città, per non chiedere anticipazioni a loro. Tale mia correttezza, ha fatto si che in questo lasso di tempo i miei fatturati si sono ridotti di oltre trecentomila euro, ed hanno procurato un danno irreversibile per la mia attività e verso le banche che mi diedero fiducia e affidamenti.

E’ rimarchevole la condotta di questo Ente che si permette di violare palesemente una legge dello Stato.

E’ chiaro che oltre ad essere calpestata la mia ed altrui dignità, si appalesa un notevole dispregio verso i Principi Costituzionali.

Oggi io vi scrivo, e mi permetto di Disturbarla se non altro per i miei principi morali, per poter e cogliere l’occasione di esprimermi indicando una proposta per poter onorare la fiducia che mi fu concessa indicando una soluzione alla problematica.

Tale soluzione potrebbe aprire uno spiraglio alla crisi generale che attanaglia il nostro Paese, e fare in modo che tutti questi suicidi possano fermarsi anche se vi dico che, tale soluzione si paventava nella mia mente, per poi distogliersi grazie all’intervento del mio parroco don Daniele D’Ecclesia.

Vengo al dunque, la mia proposta è, tenendo ben presente che debbo alle banche oltre centocinquantamila euro per affidamenti e prestiti personali, e che non ho nulla di proprietà o altro, ma solo una grande volontà di poter onorare il mio dedito, se le banche mi aprissero una nuova libreria, divenendo di fatto un loro dipendente e retribuendomi il minimo indispensabile per la sopravvivenza mia e della mia amata moglie, peraltro invalidante del novanta per cento, potrei nell’arco di cinque anni restituire ciò che spetta loro in modo onorevole e congruo.

Sono certo che nella storia della filosofia bancaria non c’è un simile precedente, e mi auguro che tale proposta possa essere di supporto per poter salvare attività e uomini in grande difficoltà.

Certo di un Vostro positivo riscontro, Le Porgo sin da ora Distinti Saluti.

FOGGIA 01/05/2012 da un umile lavoratore

Michele Loporchio



Nico Baratta