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Il gran caldo che stringe nella morsa la Capitanata accompagnerà anche le operazioni di raccolta delle produzioni di punta della nostra agricoltura. Il pomodoro da industria è tra queste: le previsioni, sulla base delle segnalazioni che ci giungono da tutta la provincia, dicono che avremo una riduzione del 30-40% su tutto il raccolto con una perdita stimata di valore aggiunto non inferiore, allo stato, ai 50 milioni di euro. La preoccupazione tra gli agricoltori è forte, ma si continua a guardare avanti. "Siamo un po´ come quel giocatore che aspetta alla roulette il numero buono, ma intanto continua a perdere", l'amaro commento del presidente di Confagricoltura Foggia Onofrio Giuliano. "Il pomodoro è messo male, non so in quali condizioni arriverà se perdura questo caldo. Per la vite viene già stimato un calo del 20% del raccolto e potrebbe non essere finita qui: attendiamo le proiezioni sugli ortaggi". Si è detto che il crollo del raccolto per il pomodoro potrebbe essere un vantaggio per il mercato, perchè farebbe salire i prezzi alla pianta. "Vero - dice Giuliano - ma fino a un certo punto. Innanzitutto perchè un calo consistente del 30-40% sarebbe una cosa drammatica per chi quel crollo lo subisce. Poi nel suo complesso il mercato ne gioverà pure, ma le conseguenze sul singolo agricoltore sarebbero devastanti. In secondo luogo andiamo sul mercato con la penalizzazione, per le aziende agricole, del prezzo libero improntato al ribasso nonostante ci sia in giro meno prodotto da trasformare".



comunicato stampa