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Ieri sono entrate in vigore le disposizioni previste dall'art. 62 del decreto legge 24 gennaio 2012 sui rapporti all'interno della filiera e sui termini di pagamento per le cessioni di prodotti agricoli e alimentari.

Confagricoltura valuta l'art. 62 un provvedimento utile per gli agricoltori, di cui ha approvato i principi ispiratori, ma che andrà rivisto perchè, per quanto riguarda i termini di pagamento, non tenendo conto del ciclo produttivo agricolo e degli acquisti interni ai settori, crea problemi ad alcuni comparti importanti come, ad esempio, florovivaismo e zootecnia. Anche quello vitivinicolo rischia di entrare in sofferenza con una norma che entra in vigore proprio nel momento clou della vendemmia.

"Adesso - spiega l'Organizzazione - un produttore che acquista una piantina, o del mangime, e fa crescere la pianta o l'animale, si troverà nella situazione di dover pagare a 60 giorni ma poi a rivendere a distanza di mesi".

"Inoltre - aggiunge Confagricoltura - non si sono considerate appieno le dinamiche di specifici mercati, soprattutto nelle contrattazioni internazionali. Si rischia così di far crollare la competitività delle aziende, perchè saranno preferiti fornitori di altri Paesi che operano con condizioni più flessibili".

Confagricoltura ha quindi chiesto che la norma venga perfezionata e si proceda a tutelare gli anelli più deboli della filiera.


comunicato stampa