Egr. Sig. Sindaco,
se fossimo stati in consiglio comunale avremmo provveduto ad inoltrarle per via istituzionale questa nostra interpellanza, ma il GADD (gruppo amici della domenica) non è un partito, non vuole esserlo , e non lo sarà, con buona pace di tutti. Ad ognuno il suo: ai partiti il compito di creare classi dirigenti e fare da cinghia di trasmissione tra esigenze dei cittadini e soluzioni dei problemi. A noi il compito di evidenziare i problemi.
Siamo qui a scriverle sotto questa forma di pubblica interpellanza per tornare su una questione che abbiamo già avuto occasione di evidenziarLe: il premio di 5000 euro per il premio d’assicurazione dell’auto dei VV.UU.
Ci torniamo con lo spirito di voler capire e di evidenziare eventuali errori, non con lo spirito giustizialistico tanto in voga in questo periodo, ma per far tesoro degli stessi e così correggere comportamenti viziati che possano arrecare danni alla nostra comunità.
Nella sua cortese risposta alla nostra prima interpellanza sulla questione ci fu detto, da parte sua, che il premio così alto era legato all’eccessiva sinistrosità dell’auto mezzo in questione.
Prendemmo atto allora della volontà di provvedere alla soluzione del problema con la rottamazione della macchina, restammo perplessi sulla giustificazione, lo restiamo ancora e per questo torniamo sulla questione.
Ci chiedemmo allora e Le chiediamo oggi se una macchina, e non piuttosto il comportamento di chi guida, possa essere "sinistroso"? In questo caso, ed atteso che a guidare la stessa macchina non sia sempre lo stesso vigile, le chiediamo di appurare quanti siano stati i sinistri in cui la macchina è rimasta coinvolta ed appurarne le dinamiche.
Si resta sconcertati di fronte ad un’auto guidata, si presume, da un vigile urbano coinvolta in numero tali di incidenti da portare il premio a quella somma per la continua responsabilità negli stessi da parte della macchina del Comune.
Gli scriventi sono a chiedere, con la presente, che si faccia luce su questa situazione che apre le porte a immaginifici scenari che minano la fiducia che si deve avere nella macchina amministrativa, con la mancanza della quale viene meno il collante che tiene insieme la comunità.
Servono piccoli gesti di chiarezza, che presuppongono un rigore nella ricerca della verità sulla gestione della cosa pubblica da parte di funzionari pagati per essere al servizio della comunità e della gestione dei soldi della stessa.
Di piccoli gesti si nutre una comunità per far continuare a coltivare alla stessa la speranza che non tutto e perduto e soprattutto non lo dovrà essere mai l’onore.
L’onore di una comunità si difende lavorando per l’efficace ed efficiente gestione dei soldi pubblici come deve fare un buon padre di famiglia che deve animare un buon amministratore.
Sicuri di un suo riscontro ci salutiamo suoi
AMICI DELLA DOMENICA.