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Un altro bene sequestrato alla criminalità organizzata passa al Comune di Cerignola. E' un terreno agricolo di undici ettari, in Contrada Toro, consegnato all'Amministrazione dall'Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati. Un passaggio avvenuto oggi a Palazzo di Città, alla presenza del Prefetto di Foggia, la dottoressa Luisa Latella; della dottoressa Daniela Aponte, coordinatrice del Nucleo di Supporto al Comune, in rappresentanza della stessa Agenzia Nazionale, e del Sindaco Antonio Giannatempo. All'incontro hanno preso parte anche i vertici locali delle forze dell'ordine; gli assessori alla Sicurezza e al Bilancio, Francesco Reddavide e Nicola Gallo; il direttore dell'Agenzia Comunale per le Attività produttive, Michele Romano; e i rappresentanti di quelle cooperative sociali che, insieme a Libera, stanno giocando un ruolo determinante nel recupero e nella valorizzazione a fini sociali dei beni tolti ai clan malavitosi del territorio: Pietro Fragasso, per Pietra di Scarto; Vincenzo Pugliese e Dora Giannatempo, per AlterEco. "Il Comune di Cerignola è il principale destinatario, in Capitanata, di beni confiscati alla mafia: con questo diventano cinque - ha rimarcato il Prefetto Latella -. Ora rappresenta un esempio da questo punto di vista in provincia di Foggia, come dimostrano gli splendidi risultati ottenuti nella gestione dei beni stessi. Il momento è delicatissimo, perchè contrassegnato da un fortissimo disagio sociale ed economico che aggrava la situazione di un territorio che da anni deve fare i conti con una criminalità che non dà tregua. Per questo occorrono risposte forti da parte di tutte le istituzioni impegnate in prima linea, chiamate più che mai ad unire le forze". Sulla stessa lunghezza d'onda il Sindaco, Antonio Giannatempo, che ha ringraziato il Prefetto "per la grande disponibilità mostrata nei nostri confronti con il suo arrivo oggi a Cerignola e per la costante attenzione alle problematiche della nostra città, una realtà ad altissima densità criminale ma capace, allo stesso tempo, di esprimere forze sane come quelle rappresentate dalle cooperative sociali qui presenti, che stanno trasformando quelli che erano i simboli del potere economico delle mafie in luoghi di speranza, in opportunità di crescita economica e sociale". Il primo cittadino ha poi rimarcato la necessità di recuperare i tanti giovani, molti dei quali minorenni, a rischio di devianza, per i quali vanno studiati progetti ad hoc in grado di reintegrarli nella società. A questo proposito, Giannatempo ha sottolineato i ritardi del Ministero dell'Interno nell'erogazione dei fondi previsti nell'ambito del Pon Sicurezza, utili a mettere in atto tre progetti di grande valenza sociale a Cerignola, chiedendo al Prefetto di sollecitare il Viminale, così da riuscire a velocizzare i tempi per la realizzazione di questi interventi. Il Sindaco, inoltre, ha ribadito la necessità di una nomina in tempi brevi del nuovo Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza. "Ciò dovrebbe avvenire a gennaio", gli ha risposto Latella, che ha anche preannunciato l'installazione di impianti di videosorveglianza sul tratto della Statale 16 compreso tra Cerignola e Carapelle. Una notizia positiva, accolta con soddisfazione da Giannatempo, che ha però aggiunto: "Ci vorrebbero anche sui due tratti autostradali". Diventati, fatto tristemente noto, teatro delle scorribande di batterie di rapinatori specializzati in assalti a furgoni portavalori e Tir.



comunicato stampa